Greenway Lago di Como (Italia – sponda occidentale Lago di Como)
semplice percorso di trekking ma piuttosto lungo che conta tra andata e ritorno, un totale di quasi 20 km da percorrere
a piedi e l’attraversamento di ben 7 borghi
Quota di partenza: 215 m.
Quota di arrivo: 217 m.
Dislivello: praticamente nullo
Tempo impiegato: 3h 30 minuti per il percorso di andata e 3h 30 minuti per il percorso di ritorno
Difficoltà: T [scala delle difficoltà]
Percorso semplice privo di difficoltà
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
La Greenway del Lago di Como è un’escursione di trekking semplice ma piuttosto lunga che parte dal
Borgo di Colonno e arriva fino al Borgo di Griante.
Il percorso completo attraversa i borghi di: Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra, Tremezzo e Griante e
si sviluppa su una lunghezza complessiva di 9,7 km in andata.
Sono da considerare ovviamente altri 9,7 km per il ritorno.
Benvenuti o bentornati sul nostro sito.
Oggi vi raccontiamo la nostra esperienza sulla Greenway del Lago di Como.
Siamo nella prima settimana del mese di novembre, in una splendida giornata di sole che si annuncia con temperature decisamente più calde rispetto alle medie della stagione.
Il percorso di avvicinamento in auto prevede di raggiungere la città di Como per poi impostare il navigatore in modo che
ci accompagni fino al Borgo di Colonno, punto di partenza dell’escursione.
Il nostro consiglio è quello di arrivare sul presto la mattina, in quanto il parcheggio è piuttosto scarso, quasi inesistente
lungo la litorale del Borgo di Colonno.
Noi siamo risaliti verso l’entroterra, dov’è stato ricavato qualche “terrazzo” adibito a parcheggio, parliamo di una
trentina di posti, più qualche altro posto lungo la carreggiata, ma la capienza è largamente insufficiente alla richiesta.
L’alternativa è un parcheggio a pagamento a Colonno in via Cappella.
Per semplicità di narrazione, suddivido il percorso in un totale di “6 tratte”.
1° tratta: da Colonno a Sala Comacina
Arriviamo a Colonno poco dopo le ore 9:00 della mattina, e all’inizio del borgo, (precisamente in via Luigi Civetta),
troviamo il cartello di inizio del percorso della Greenway che debutta su una strada asfaltata decisamente più in alto
rispetto alla strada statale che corre a bordo lago.
Poco dopo, la strada asfaltata, si trasforma in una stradina acciottolata che si addentra tra le strette vie del paesino fino a
portarci alla Piazzetta, dove proseguiamo senza scendere lungo le vie che ci porterebbero al lago.
Proseguendo verso l’uscita dal paese, all’improvviso la visuale si apre sul Lago di Como permettendoci di vedere dall’alto
i tetti di Colonno e il campanile della Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, la curva di uno dei rami del lago e
all’orizzonte il paese di Argegno.
Restiamo affascinati dalle montagne ricchissime di vegetazione che contornano il lago e scendono a picco nelle sue acque.
Da Colonno dobbiamo considerare 9,7 km per arrivare alla fine del percorso, così come è indicato dal cartello.
Il sole ci riscalda fin da subito e camminando senza fatica, il terreno si trasforma da acciottolato a sterrato e ci porta verso
il borgo di Sala Comacina.
All’orizzonte intravvediamo l’Isola Comacina mentre proseguiamo su un largo sentiero in parte protetto alla nostra destra
da un muro di pietra.
Attorno a noi i colori dell’autunno e le foglie gialle e rosse degli alberi.
2° tratta da Sala Comacina a Ossuccio
Il nostro cammino prosegue sulla vecchia Strada della Regina tra uliveti e terreni, offrendo degli scorci sul lago molto belli,
con il sole che brilla nell’acqua, formando un infinito luccichio.
Tra i tetti del borgo di Sala Comacina, spunta il campanile della Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e gran parte di
questo tratto di strada, si snoda in un contesto romantico formato da un muretto e una pavimentazione in pietra che si
disperde tra la vegetazione.
Proseguendo si attraversa la strada statale, portandosi sulla riva del lago, si passa accanto a un piccolo porticciolo e si
raggiunge il Borgo di Ossuccio.
Ci infiliamo tra le strette vie che si aggirano tra le case, tra i muri in pietra, con saliscendi e brevi tratti di scalinate fino a
trovarci davanti alla chiesa del paese in stile romanico.
Si prosegue camminando in stretti corridoi tra le case e si superano diverse arcate.
Alla nostra destra, tra i muri delle varie abitazioni, ecco il Lago di Como che spunta all’improvviso.
Approfittiamo per una brevissima deviazione, fino a raggiungere la riva del lago, dove troviamo ormeggiate delle piccole imbarcazioni su uno specchio d’acqua calmissimo.
3° tratta da Ossuccio a Lenno
Camminando lungo la riva del lago lo sguardo è rivolto alla prima neve che compare sulle vette delle montagne.
L’acqua trasparente, ha il suo moto ondoso che viene solcato da anatre e papere, le barche sono ormeggiate, tutto in
un contesto di relax e tranquillità.
Nel borgo di Ossuccio troviamo un’area giochi per bambini e un piccolo bar per il ristoro.
Accanto alcuni orti curati in modo quasi maniacale e molti prati, uniti a edifici risalenti al X e XII secolo con
chiese romaniche.
Attraversiamo un piccolo parco e si giunge quindi al Borgo di Lenno rappresentato da una lunga passeggiata a bordo
acqua con il suo porticciolo.
Ci fermiamo per una breve sosta su un pontile in pietra ammirando il Dosso di Lavedo 329 m. mentre il sole ci riscalda.
Approfittiamo di questo tepore prima del lungo inverno oramai alle porte.
Il nostro percorso prosegue attraversando la strada statale e riportandoci verso la collina.
Risaliamo per una decina di minuti una via acciottolata che si congiunge con una strada asfaltata.
La vista è completamente aperta sul Lago di Como e sul borgo di Mezzegra, la nostra prossima tappa.
4° tratta da Lenno a Mezzegra
L’avvicinamento a Mezzegra avviene in un contesto di campagna, dove alla nostra destra troviamo campi con cavalli e
mucche che pascolano, alberi da frutta e dietro il Lago di Como.
Ci siamo fermati ad accarezzare tre cavalli dal pelo marrone chiaro che ci sono venuti incontro.
Guardando in avanti è oramai prossimo l’arrivo a Mezzegra attraverso stretti vicoli con saliscendi, tratti con scalinate in
pietra e tratti tra muri e arcate.
E’ un continuo susseguirsi di ambienti differenti e piacevoli.
Arriviamo sul piazzale della chiesa parrocchiale di Sant’Abbondio, contraddistinto da una vista meravigliosa su
tutto il lago con alcune panche in pietra e il monumento ai caduti.
La Greenway del Lago di Como è molto ben indicata lungo tutto il percorso con decine di cartelli che permettono un
facile orientamento tra le tante vie, e i tanti cambi di direzione.
Curiose placche in metallo di forma tonda, tutte marchiate con la scritta “Greenway del Lago di Como” sono state
posate al suolo lungo le varie tratte, confermando all’escursionista di essere sul giusto percorso: una bella idea che
arricchisce il valore di questo tragitto, oltre ad essere utile per l’orientamento.
5° tratta da Mezzegra a Tremezzo
Si attraversa tutto il Borgo di Mezzegra, passando davanti alla “casa dei presepi” visitabile gratuitamente e superando
piccole, lunghe e strette vie, scendiamo verso Tremezzo.
Stradine tra muri di pietra ci accompagnano nella discesa passando sotto arcate che fanno da unione tra le case.
Arrivati all’imbocco della strada statale, prendiamo in direzione di Tremezzo seguendo le indicazioni della Greeneway.
Da qui in poi il percorso avviene sul marciapiede a bordo lago con scorci molto belli tra i riflessi del sole e le montagne che scendono direttamente nelle acque.
Nel nostro caso, complici i colori autunnali, si è generato un mix di sintonie straordinarie.
Tremezzo è un borgo caratterizzato da palazzi, chiese e ville dal valore architettonico, con portici e negozi; si può
scendere a bordo lago e passeggiare a filo d’acqua.
C’è l’imbarcadero che permette di spostarsi con il battello o caricare direttamente l’auto per raggiungere la sponda
opposta del lago.
6° tratta da Tremezzo a Griante
Siamo giunti all’ultima tratta dopo qualche ora di cammino.
Il percorso da Tremezzo a Griante avviene tutto su marciapiede ma lungo la strada statale, e a nostro avviso è la parte
meno bella in quanto afflitta dal traffico veicolare incessante.
Un percorso molto diverso da com’è stato finora con l’attraversamento di borghi e campagne.
Tuttavia, per dovere di cronaca arriviamo fino a Griante, una piacevole cittadina con diversi locali e splendide ville,
spesso immerse in grandiosi giardini.
Noi abbiamo impiegato oltre tre ore per completare l’itinerario della Greenway del Lago di Como, fermandoci diverse volte
per fare fotografie e per apprezzare i luoghi.
Va considerato il percorso di ritorno che da Griante ci riporterà fino a Colonno dove abbiamo lasciato l’auto nel
parcheggio.
Essendo il mese di novembre inoltrato, le giornate sono molte più corte e giunti a metà della Greenway nei pressi di Lenno
il sole è tramontato.
Abbiamo ammirato la trasformazione dei colori e delle luci e il passaggio dal giorno alla notte.
L’accensione dei lampioni e il loro riflesso nelle calme acque del lago, assieme alle luci delle case e ai campanili illuminati,
hanno creato un’atmosfera quasi da presepe.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: semplice percorso di trekking ma piuttosto lungo che conta tra andata e ritorno, un totale di quasi 20 km da
percorrere a piedi e l’attraversamento di ben 7 borghi.
Il dislivello è quasi nullo, il panorama molto bello e ricco di storia, con scorci sul Lago di Como incantevoli.
Nel caso i 20 km tra andata e ritorno fossero troppi, è possibile usufruire dei battelli della “navigazione
del Lago di Como”.
Meravigliose alcune ville che abbiamo visto, quasi da sogno sia per la posizione che per la loro architettura spesso
moderna
e ben inserita in un contesto particolare ed elegante.