Rifugio Brigata Tridentina 2.441 m. (Italia – Trentino Alto Adige)
su uno sperone roccioso tra la valle austriaca Krimmler Achental e la valle Aurina con una vista incredibile….
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Località di partenza: parcheggio del centro visite di Casere, ultimo paese della valle Aurina
Quota di partenza: 1.582 m.
Quota di arrivo: 2.441 m.
Dislivello: 859 m.
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 4h 30’ a/r
Periodo: da metà giugno a metà settembre
Discesa: per la via di salita
Posizione: su uno sperone roccioso tra la valle austriaca Krimmler Achental e la valle Aurina con una vista
incredibile su quest’ultima e sul Picco dei Tre Signori
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Il rifugio Brigata Tridentina (o rifugio Forcella del Picco), si trova a più di 2000 m. proprio al termine della
valle Aurina, su un promontorio roccioso in posizione aerea e molto panoramica.
Sembra proprio fare da vedetta e guardia alla valle stessa.
Per raggiungere questo rifugio imbocchiamo a Campo Tures la valle Aurina e la percorriamo fino
all’ultimo paese di Casere, lasciando la macchina presso il parcheggio a pagamento del Centro Visite.
Qui la strada asfaltata termina e lascia il posto ad una lunga strada poderale non asfaltata e non accessibile
alle auto, che conduce ad alcune malghe e punti di ristoro.
Ci si incammina lasciando sulla destra la bella chiesetta di S. Spirito e costeggiando per un’ora buona
il torrente Aurino, fino ad arrivare alla malga Kehrer.
Questa prima parte può essere un po’ monotona, ma ci si distrae facilmente volgendo lo sguardo sui
monti circostanti e osservando alcuni piccoli stagni presso i quali ha preso dimora una colonia di
oche con al seguito i loro piccoli.
Un paesaggio idilliaco con prati, bestiame al pascolo anche a bordo strada, catturano inoltre in ogni istante l’escursionista.
Lungo la strada si incontrano alcune malghe che cucinano piatti tipici spettacolari e da provare assolutamente,
almeno sulla via di ritorno.
Arrivati alla malga Kehrer, inizia il sentiero vero e proprio.
Si supera un primo pendio a fianco sempre del torrente Aurino, e si arriva alla malga Lahner all’inizio di un ampio pianoro.
Da questa malga si vede benissimo il rifugio Tridentina e imponente subito dietro il Picco dei Tre Signori.
Si supera un ponticello di legno, e si percorre un altro tratto pianeggiante acquitrinoso, fino ad arrivare
alla base della cascata dell’Aurino, che segna anche l’inizio dello strappo più faticoso fino al rifugio.
Con pendenza sempre sostenuta, e con numerosi tornanti, ci si innalza su questa balza rocciosa seguendo la cascata.
Ogni tanto si prende fiato o ci si ferma inevitabilmente per l’incredibile vista di cui si gode.
Il pianoro sottostante percorso con gli animali al pascolo e prati verdissimi che sembrano colorati apposta, le numerose
cascate che scendono dal gruppo sulla destra Piè di Cavallo, il gruppo della Vetta d’Italia sono alcuni esempi.
Usciti da questo pendio, il sentiero prende a destra e risale numerosi scalini di legno lungo un pendio erboso
fin sotto al rifugio, che si raggiunge dopo aver attraversato piccoli nevai residui che resistono anche in questa stagione.
Dal rifugio la vista è ancora più ampia sulla valle Aurina.
Si nota sulla destra anche l’ex rifugio Vetta d’Italia, oltre a tutti i ghiacciai che scendono dal Picco dei Tre Signori
alle spalle del rifugio.
Da qui si può ancora proseguire almeno fino alla forcella del Picco, superando ancora qualche nevaio e qualche pietraia.
In questo punto si è proprio sulla cresta che scende dal Picco dei Tre Signori, in uno scenario di alta montagna
veramente unico.
La discesa avviene per la via di salita.
Il rifugio è anche base di partenza per le ascese al Picco e alla Vetta d’Italia
(alpinistica la prima, per escursionisti molto esperti la seconda).
Relazione e fotografie di: Daniele Repossi
Note: escursione bellissima non troppo impegnativa, e con un dislivello moderato, consente di esplorare l’alta
valle Aurina, di ammirarne panorami e monti con una vista incredibile sul Picco dei Tre Signori.
La prima ora da Casere alla malga Kehrer è totalmente in piano su poderale e risulta forse un po’ monotona.