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“Sentiero S3” a Monforte d’Alba – giro ad anello
(Italia – Monforte d’Alba)

servono circa 3h abbondanti per completare questo trekking ad anello che si snoda tra i vigneti, ma attraversa
soprattutto dei fitti boschi, dove l’ambiente di campagna si trasforma radicalmente.

Troverete un forte contrasto tra le colline e le viti perfettamente allineate, e il bosco lasciato al suo stato naturale,
dove non esiste la “mano dell’uomo”

sentiero S3 Monforte D'Alba


Località di partenza: 
Monforte d’Alba 480 m. (Langhe)

1° Punto intermedio: Località Ornati (vedi “A” sulla mappa)
2° Punto intermedio: Laghetto (vedi “B” sulla mappa)
3° Punto intermedio: Chiesetta di San Sebastiano (vedi “C” sulla mappa)
Punto di arrivo: Monforte d’Alba 480 m.
Quota di partenza: 480 m.
Quota di arrivo: 480 m.
Dislivello: circa 137 m.
Posizione: partenza da Piazza Umberto 1° a Monforte d’Alba, andando a prendere via Vallada e seguendo
successivamente le indicazioni “S3”

Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: circa 3h 1/2 per completare l’anello del “Sentiero S3”
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: S3
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

In una giornata di inizio primavera, con una natura ancora “parzialmente sonnecchiante” dal periodo invernale,
ma con qualcosa già in “fase di risveglio” e una timida fioritura grazie al tepore di fine marzo, siamo andati a scoprire,
percorrere e documentare il giro ad anello del “Sentiero S3” di Monforte d’Alba.

Vi anticipo che vi illustreremo un percorso parecchio diverso rispetto al “Sentiero S1” che vi abbiamo raccontato
nelle scorse settimane e che trovate dettagliato all’interno del nostro sito.

Il trekking di oggi, della durata di circa 3h 30 minuti, prevede lunghi passaggi all’interno di fitte boscaglie di castagni
e di querce, ed è piuttosto particolare, meno comune rispetto ai classici percorsi ai quali siamo abituati in queste zone,
che generalmente prediligono e attraversano ampie coltivazioni di vigneti e noccioleti.

noce sul sentiero S3 di Monforte d'Alba

Il punto di partenza del “Sentiero S3” si trova in Piazza Umberto I a Monforte d’Alba.
Dalla piazza prendiamo la strada in acciottolato, denominata via Vallada, che percorriamo per circa 50 metri,
fino ad arrivare in prossimità della chiesa Beata Vergine della Neve.

Manteniamo la destra e scendiamo lungo una strada asfaltata secondaria che lentamente si snoda portandoci
fuori dal centro storico.

Alla nostra destra posto sopra una collina, è ben evidente il Borgo di Novello, e “appena dietro”, l’intera catena delle Alpi,
dalla quale svetta la punta del Monviso, oggi offuscata dalla nuvole, ma che ben presto si andranno a diradare,
regalandoci una giornata dal sapore quasi estivo.

Nel mezzo, tra il Borgo di Novello e la catena della Alpi, troviamo la Valle Tanaro, dove scorre l’omonimo fiume.
Fermatevi e osservate le colline.
Tra i vigneti, sono ben evidenti decine di strade poderali e sentieri, che risalgono e ridiscendono questi luoghi magici,
andando a unire paesini, borghi antichi di millenni, torri, castelli medioevali, lambendo vecchi cascinali, vecchie chiese,
attraversando una campagna meticolosamente curata in ogni dettaglio, quasi pettinata.

E’ qui in queste zone, dove avviene il particolare e inseparabile connubio “tra vita” e vite”, che nascono i prestigiosi vini,
esportati e apprezzati in tutto il mondo.

Noi, stiamo cercando di “mappare” almeno una parte di questi tracciati, con l’obiettivo di documentare a far conoscere
dei luoghi che ogni volta regalano paesaggi da cartolina, in ambienti rilassanti e unici in tutto e per tutto.

sentiero S3 Monforte d'Alba

Continuando a scendere lungo la stretta stradina asfaltata, si giunge nei pressi di una cabina gialla dell’Enel,
dove gireremo a destra seguendo le indicazioni e arrivando così in Località Ornati (vedi punto “A” sulla mappa).

Si oltrepassano alla nostra sinistra delle antiche case di corte, per poi abbandonare il tratto asfaltato e prendere
sulla sinistra una stradina sterrata che risale una collinetta, portandoci nel pieno dei vigneti.

sentiero S3 monforte d'alba
sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba

Si passeggia così per una ventina di minuti immersi tra i filari, con lo sguardo perso nell’orizzonte, “macchiato”
da infiniti terreni coltivati, con colori che variano dal marrone al verde scuro, dal verde acceso, al beige.
I pali delle viti (migliaia), sono posati uno accanto all’altro, tutti alla stessa distanza, con le piantine già potate e ripiegate
saggiamente da mani esperte, per permettere ai grappoli di svilupparsi e crescere al meglio durante il corso delle
prossime stagioni.

Anche questo trekking regala per quasi tutta la tratta, un senso di pace e di relax difficilmente descrivibile.
Sono sensazioni che si riescono a provare, solo frequentando questi luoghi, dove il silenzio è di casa.
Il tracciato è ben segnalato, sia dalle frecce che riportano il numero del sentiero (nel caso specifico “S3”),
sia dai frequenti bollini alcune volte bianchi e gialli e altre volte rossi e bianchi.

Solo in due punti, a nostro avviso servirebbe qualche indicazione maggiormente dettagliata, che al nostro passaggio
sono risultate meno evidenti e meno intuibili.

Il primo punto dove prestare attenzione è quello che incontrerete al termine della ripida discesa del primo vigneto,
che porta nei pressi del primo bosco che andremo ad attraversare per intero.

Qui, l’ingresso del sentiero che si addentra all’interno del bosco è marcato solo da un timido bollino bianco e giallo
segnato sopra un tronco d’albero: poco evidente. (vedi “Allegato 1”)

sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba

L’attraversamento del bosco, ci “catapulta” in un altro mondo, completamente diverso dalle “coltivazioni pettinate”
che vi abbiamo appena descritto.

Qui tutto è restato allo “stato naturale”, dove i tronchi d’albero caduti, in parte ostruiscono il sentiero.
Il muschio verde ricopre pietre e legname, e il terreno è prevalentemente formato da un fitto manto di foglie scese
dagli alberi in autunno che sono restate lì, posate a terra.

Il sentiero che attraversa questa “zona selvaggia”, richiede circa 20 minuti di cammino per essere completato.
Il tracciato, sempre evidente, corre quasi per intero, parallelo a un Rio, che in qualche caso andremo facilmente
ad attraversare.

Col termine “Rio” in piemontese, si intende identificare il ruscello o il piccolo corso d’acqua che qui in queste zone,
serve per irrigare la campagna, oltre a nutrirla grazie a tutta una serie di caratteristiche chimiche che si trovano nel terreno.

sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba

Il sentiero dopo aver attraversato per intero il bosco, sbuca nei pressi di un laghetto, utilizzato come riserva idrica
per l’irrigazione e dove l’unica accoglienza a noi riservata, è stata quella delle anatre che indispettite dalla nostra
presenza, sono volate via (vedi punto “B” sulla mappa).

Il laghetto, è la seconda zona del trekking di oggi, dov’è necessario prestare attenzione, perché mancano sia i cartelli
che i simboli, lasciando “in dubbio” sul proseguimento da intraprendere.

Arrivati nei pressi del lago, tenete lo stesso alla vostra sinistra e dopo aver percorso la poderale che lo costeggia,
bisogna risalire il campo coltivato, per portarsi sulla sua sommità e proseguire “in cresta” (vedi “Allegato 2”),
arrivando così il Località Riviera.

sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba
sentiero S3 Monforte d'Alba

Seguendo le indicazioni, si girerà a sinistra su ampia (e solitaria) strada asfaltata, fino a giungere nei pressi
della chiesetta di San Sebastiano, costruita nel lontano 1.700 (vedi punto “C” sulla mappa).

Siete a circa metà strada del percorso ad anello del “Sentiero S3”.
Fermatevi nei pressi della chiesetta di San Sebastiano e fate il giro del piccolo parco, per ammirare le colline
e il paesaggio con una visuale a 360° che spazia dalla catena delle Alpi, al borgo di Novello, dalla Valle Tanaro,
alla zona di Monforte.

Volendo è possibile sostare su due panche in pietra, poste lungo il muro della chiesa.
Nel nostro caso, riscaldati dai raggi del sole di metà del mese marzo, abbiamo particolarmente apprezzato questo
momento di relax e pace.

chiesetta di San Sebastiano a Monforte d'Alba
chiesetta di San Sebastiano a Monforte d'Alba

Il “Sentiero S3” prosegue per un breve tratto su strada asfaltata, per poi svoltare nettamente a sinistra,
e attraversare una seconda fitta boscaglia.

Successivamente, dopo aver risalito un tratto erboso, si sbuca nei pressi di un cascinale, probabilmente disabitato
da tanti anni.

Mi piacerebbe riuscire a ricostruire la storia che queste mura hanno vissuto negli scorsi decenni.
Chissà a chi apparteneva, in quanti erano, di cosa si occupavano e soprattutto perché oggi non c’è più nessuno.
Restano le vecchie ante, “mangiate” dal tempo che passa, le quali contrastano con una finestra aperta che ha ancora
una tenda appesa…

Nell’ampio fienile è restato un rotolone di erba oramai ammuffita e ripiegata su se stessa, insieme a vecchi pali di legno
usati nelle vigne, addossati gli uni agli altri, quasi a sorreggersi tutti insieme.

La recinzione completamente arrugginita e “provata” dalle intemperie, ha alcune parti che si stanno incurvando
verso il terreno.

Il prato fiorito all’interno del cortile, regala un colore e la speranza che un giorno questa casa possa tornare ad avere
le finestre illuminate e il calore di un camino acceso.

Mancano le voci e gli strilli dei bambini che all’interno giocano e crescono e quelle degli adulti che speriamo un giorno,
torneranno a vivere l’ambiente a oggi tristemente buio e silenzioso.

In queste zone, ci sono molti cascinali abbandonati da anni, alcuni dei quali in posizioni e location bellissimi.

il cascinale abbandonato lungo il sentiero S3 di Monforte d'Alba
il cascinale abbandonato lungo il sentiero S3 di Monforte d'Alba

L’ultimo tratto del “Sentiero S3” che ci conduce verso il ritorno al borgo di Monforte d’Alba, (circa 20 minuti di cammino),
avviene lungo la strada provinciale SP9.

Arriviamo così nel centro di Piazza Umberto I, esattamente al punto di partenza da dove siamo partiti questa mattina.
Vi riporto qui sotto alcune fotografie e alcuni dettagli della giornata di oggi.
Ci piace ritornare ad avere la capacità di osservare quello che ci circonda, i vari oggetti, i colori, gli ambienti….
Una curiosità: la mattina quando siamo partiti, dopo circa mezz’oretta di cammino, ci siamo accorti che eravamo
seguiti da un cagnetto, di taglia medio piccola.

Ringo, (il nome del cane), un habitué di queste zone di campagna, ci ha inspiegabilmente accompagnati lungo
quasi tutto il percorso di trekking…

Inizialmente un pò timido, siamo riusciti a conquistare la sua fiducia con una serie di carezze, e successivamente
tramite la medaglietta, abbiamo avvisato il padrone che è tornato a riprenderlo, perché ci eravamo allontanati
veramente tanto dal punto in cui ha incominciato a venirci dietro.

Il “Sentiero S3” di Monforte d’Alba è un trekking piacevole e rilassante.
Un pò meno panoramico rispetto al “Sentiero S1”, ma vale veramente la pena andarlo a scoprire, perché ci ha regalato
dei momenti e degli scorci particolari, così come d’altronde l’ambiente della Langa ci ha da sempre abituato.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj

una noce sul sendeiro S3 di Monforte d'Alba
un fiore sul sendeiro S3 di Monforte d'Alba
una ghianda sul sendeiro S3 di Monforte d'Alba
un cartello sul sendeiro S3 di Monforte d'Alba
una noce sul sendeiro S3 di Monforte d'Alba
una noce sul sendeiro S3 di Monforte d'Alba


Note:
il “Sentiero S3” di Monforte d’Alba è un giro ad anello che lo si completa in circa 3h 1/2 di rilassante trekking.

Parte dal centro di Monforte e riporta allo stesso punto, attraversando i prestigiosi vigneti, ma soprattutto delle fitte
boscaglie, dove l’ambiente di campagna si trasforma completamente.

Troverete un forte contrasto tra le colline e le viti perfettamente allineate, quasi come se fossero state disegnate
con un righello, e il bosco lasciato al suo stato naturale, dove non esiste la mano dell’uomo ed è la natura a gestirsi
in totale autonomia.

Cascinali, colline, campanili delle chiesette, borghi “dispersi qua e la”, che sbucano un pò ovunque, strade poderali
e sentieri che risalgono i crinali, vanno a completare un’altra cartolina meravigliosa di questi posti unici al mondo.

Difficile consigliare quale trekking scegliere tra quelli che vi stiamo suggerendo.
Se avete la possibilità: provateli tutti.
Non resterete mai delusi.