Sentiero Crodo – Navasco – Fariolo – Cravegna (Italia – Valle Antigorio)
escursione semplice, dal dislivello limitato, che in circa un’oretta di cammino, da Crodo conduce ad altre 3 piccole borgate
di montagna, attraversando dei boschi. Piacevole nel periodo autunnale, con il fogliage, o in primavera quando si risveglia
l’ambiente circostante e i fiori tornano a colorare i prati e i pascoli
Località di partenza: Crodo 508 m. (Valle Antigorio)
1° Punto intermedio: Navasco 720 m.
2° Punto intermedio: Fariolo 780 m.
Punto di arrivo: Cravegna 850 m.
Quota di partenza: 508 m.
Quota di arrivo: 850 m.
Dislivello: 342 m.
Posizione: si parte da via Della Miniera a Crodo e si segue il sentiero G11 che attraversando dei boschi
conduce alle varie borgate
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 1h in andata e circa 45 minuti al ritorno
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: G11
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Quattro piccoli borghi della Valle Antigorio, collegati tra loro da un sentiero che risale la montagna, attraversando
delle fitte aree boschive.
Due di questi paesini sono minuscoli, formati da poche case in pietra, con qualche camino fumante.
Qui c’è silenzio e tranquillità.
Un tracciato che abbiamo scoperto, dopo aver trascorso la mattinata alla fiera BiancoLatte di Crodo, generalmente
in programma il primo weekend del mese di ottobre, presso il Foro Boario.
In questa occasione, vengono presentati e venduti i formaggi locali, che rappresentano l’Oro dell’Alta Val d’Ossola
e delle vallate limitrofe (oltre ad essere squisiti).
L’escursione che vi documentiamo oggi, è semplice, poco impegnativa, e la si completa in circa un’oretta di salita.
Ideale da scoprire se avete poco tempo a disposizione, ma non volete comunque rinunciare a una “breve uscita”
per immergersi nella montagna.
O in alternativa, è consigliata per una salita pomeridiana, in una giornata autunnale, per ammirare i caldi colori
che offre questa stagione.
Il punto di partenza del breve trekking di oggi è il paese di Crodo, il principale centro abitato della Valle Antigorio,
raggiungibile tramite la A26, andando in direzione di Gravellona Toce, e successivamente proseguendo sulla superstrada
fino all’uscita di Crodo.
La Valle Antigorio è spesso considerata come una “terra di passaggio”, infatti la maggior parte del turismo escursionistico
prosegue per la Val Formazza.
Questa è una zona meno conosciuta, formata prevalentemente da pascoli utilizzati per l’allevamento del bestiame.
Qui i sentieri sono meno frequentati, un pò dimenticati, in questo ambiente solitario, che meriterebbe di essere
maggiormente valorizzato.
Arrivati nel paese di Crodo, il consiglio è quello di lasciare l’auto nei vari parcheggi disponibili, e raggiungere a piedi
via Della Miniera, nei pressi del Foro Boario.
Il sentiero G11 ha inizio qui, su questa strada asfaltata secondaria, che attraversa le ultime case di Crodo,
per poi trasformarsi in una strada poderale, che ben presto si addentra in un fitto bosco.
Dopo una decina di minuti si supera un ponte in metallo che permette di attraversare il Torrente Alfenza, un tempo in questa
zona, sembra ci fossero alcune miniere d’oro.
Si prosegue in un “tunnel” di castagni che in circa 30 minuti ci ha portato al piccolo paese di Navasco 720 m.
Navasco è una frazione di Crodo, formata da una decina di case.
Quello che ci è piaciuto è la sua “via principale di accesso”, che permette di raggiungere il minuscolo paese,
attraversando a piedi un prato.
Questa semplicità e naturalezza l’abbiamo apprezzata particolarmente.
Il sentiero G11 prosegue deviando sulla sinistra, e inerpicandosi ci fa nuovamente inoltrare all’interno di un altro bosco,
in direzione della prossima meta, Fariolo, raggiungibile da Navasco in una decina di minuti.
Fariolo 780 m. è una frazione curata, con le sue casette in pietra, la legna preparata per l’inverno, tutta accatastata in ordine,
l’erba dei prati tagliata, le piante potate.
Lungo la “via principale” c’è l’indicazione per la prossima meta Cravegna, insieme a quelle per alcune altre mete europee
e nel mondo, con tanto di informazioni sulla lunghezza del tracciato…
Attraversando le vie, diversi vasi di fiori colorati abbelliscono il paesino, tanto piccolo, quando accogliente.
I tavoli in pietra con le sedie, alcune panche in legno, donano un senso di pace e relax, dove la prima impressione è quella
di un luogo semplice, dove si sta bene, dove si riscopre la vita che scorre con un ritmo normale e tranquillo.
Nei pressi della fontana di Fariolo, abbiamo posato dentro a un vaso, uno dei sassi disegnati da Andreina,
una nostra recente idea e creazione.
Lungo i percorsi di trekking che percorriamo, scegliamo e raccogliamo alcuni sassi che poi a casa, vengono
disegnati da Andreina.
Sul sasso che abbiamo posato in questo piccolo borgo, è stata rappresentata una bimba che tiene per mano la corda
di un palloncino a forma di cuore, con accanto dei fiorellini.
Un modo semplice e simpatico, finalizzato a “regalare un sorriso”, per chi avrà il piacere di raccoglierlo e custodirlo.
Riteniamo che sia importante lasciare e donare un semplice gesto d’amore, in un mondo alle volte arido anche dei sentimenti
più elementari e naturali.
Da Fariolo, seguendo il sentiero G11, in circa 10 minuti si giunge all’ultima tappa prevista nel trekking di oggi:
Cravegna, che rispetto ai due paesini da poco superati è una metropoli…
Un viale alberato con una pavimentazione in lastricato ci ha condotto al santuario Chiesa di San Giulio.
Cravegna, questo paese in provincia del Verbano Cusio Ossola, con i suoi 150 abitanti è stato fino al 1928 un comune
autonomo, e solo successivamente aggregato al comune di Crodo.
Per diversi secoli, l’allevamento del bestiame, l’agricoltura e il commercio con altri paesini poco distanti, hanno
rappresentato la principale fonte di lavoro.
Moltissimi anni fa, gli abitanti che si sono stabiliti da queste parti, hanno dovuto “creare il paese”, facendosi spazio
in un ambiente selvaggio e invaso dalla vegetazione.
Con molta fatica, i terreni sono stati così trasformati in pascoli per le capre.
Nei tempi passati, la vita da queste parti non era sempre così facile.
I pascoli, particolarmente importanti, sono stati fonti di liti per sconfinamenti del bestiame e gli abitanti dovettero così creare
e sviluppare delle regole di vita sociale, per poter convivere pacificamente.
Tuttavia negli anni passati, con l’aumento della popolazione, non trovando sufficienti risorse dai beni prodotti,
portò molti abitanti ad emigrare verso altre città italiane.
Dopo un breve giro tra le vie del paese, abbiamo ripreso il sentiero di discesa, che è lo stesso percorso dell’andata.
Si conclude così un’escursione semplice, ideale se avete poco tempo a disposizione, ma non volete comunque rinunciare
a un’uscita “montana”.
Nel nostro caso, i primi colori autunnali e le nuvole basse, hanno reso il percorso rilassante, regalandoci dei panorami
diversi dal solito, con le vette sul versante opposto, in parte mascherate.
C’è piaciuto il paesino di Fariolo, che, molto curato, con i tanti fiori, con le sue baite, i suoi tavolini in pietra, la sua fontana,
ci ha trasferito un senso di pace e tranquillità.
Vivere qui, in questa piccola borgata, di una valle un pò meno conosciuta e meno frequentata, all’interno di una piccola baita,
non dev’essere niente male…
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: il sentiero G11 che da Crodo conduce fino al paese di Cravegna è un percorso semplice, che richiede circa un’ora
di tempo in andata per essere completato.
Si attraversano dei boschi e nel corso del tragitto, incontreremo prima la borgata di Navasco, poi Fariolo
e successivamente la destinazione finale di Cravegna.
Dislivello limitato, adatto anche a famiglie con bambini.