Balcone d’Italia – Vetta Sighignola 1.320 m.
(Italia – Alta Valle Intelvi – Como)
vista ineguagliabile sul Lago di Lugano, su tutti i monti che lo circondano e su tutta la catena delle Alpi
Località di partenza: Lanzo d’Intelvi
Quota di partenza: 1.050 m.
Quota di arrivo: 1.320 m.
Dislivello: 270 m.
Posizione: nella Valle d’Intevi (provincia di Como)
Difficoltà: T [scala delle difficoltà]
Ore: 20 minuti
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: per la via di salita
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Balcone d’Italia è un posto che offre una vista ineguagliabile sul Lago di Lugano, su tutti i monti che lo circondano
e su tutta la catena delle Alpi.
Una terrazza di straordinaria bellezza che si trova sulla sommità del Monte Sighignola a 1.320 m. di altezza.
Per raggiungere la località, è sufficiente digitare “balcone d’Italia” in google maps.
In alternativa, prendete la direzione per Menaggio e successivamente Valle d’Intelvi.
La strada per raggiungere questo luogo è asfaltata, tortuosa, ma non presenta difficoltà da segnalare.
Solo la parte finale è in cattive condizioni con molte buche alle quali è necessario prestare attenzione.
Il comune si chiama Lanzo d’Intelvi, noi abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio adiacente al ristorante / locanda
“la baita lanzo”.
Ci siamo addentrati nel bosco e in circa 20 minuti abbiamo raggiunto la vetta e la splendida balconata.
Nel bosco, il percorso è ben segnalato da curiose indicazioni, scritte con la vernice direttamente
sulla corteccia degli alberi.
Data la sua bellezza, la “balconata d’Italia” è difficile da descrivere, perché le tante parole, non riuscirebbero
a far risaltare lo splendore.
Per questo vi lascio al video che ho realizzato.
Nel nostro caso, abbiamo avuto la fortuna di essere in questo luogo in una giornata limpida del mese di febbraio.
Dalla vetta del monte, si gode di un panorama sul bacino del Lago Ceresio, detto anche Lago di Lugano.
Verso sud e sud-est lo sguardo si spinge fino alle terre del Comasco e del Varesotto, mentre verso ovest e
nord-ovest la vista spazia verso il ponte diga di Melide, la città di Lugano e i rilievi montuosi del Cantone Ticino.
Nelle giornate limpide, fra le cime innevate del Vallese, si distinguono facilmente il massiccio del Monte Rosa
e la punta del Cervino.
Sulla terrazza dalla quale è possibile ammirare tanta bellezza, ci sono due grandi fotografie del luogo,
sulle quali sono stati indicati i nomi delle varie punte delle montagne e delle città, visibili
a occhio nudo nelle giornate particolarmente limpide.
Poco sopra la balconata, salendo 5 minuti a piedi attraverso il bosco, è possibile raggiungere la “chiesetta alpina”,
una piccola costruzione dedicata agli alpini.
Luogo tranquillo e di riflessione.
Appena sotto la balconata, è stata invece ricavata una zona di svago per i bambini con alcuni giochi
e un’area picnic.
Quest’aera di svago, prende il nome di Laura Scotti, una donna che si è sempre dedicata all’aiuto dei bambini
orfani dopo la guerra tra il Kosovo e la Serbia.
Purtroppo Laura Scotti è deceduta a 36 anni per la caduta di un aereo durante una missione umanitaria, nella quale
persero la vita altri 20 operatori umanitari e 3 membri dell’equipaggio.
Il Monte Sighignola alto 1.320 m. è un monte di confine, situato a cavallo del confine italo-svizzero.
Il versante svizzero, che guarda verso la Val Mara, a strapiombo su Arogno e Campione d’Italia, si presenta impervio
e costellato da imponenti aggregati rocciosi.
Quello italiano invece, degrada dolcemente verso Lanzo d’Intelvi, attraverso boschi prevalentemente popolati dal faggio
e dalla betulla e da varie specie animali quali il cervo, il camoscio, il capriolo e il cinghiale.
Il Monte Sighignola riflette le caratteristiche del massiccio del Monte Generoso, dove predominano le rocce calcaree,
visibili in forma stratificata.
Al suo interno ci sono cavità sotterranee dovute all’azione corrosiva dell’acqua piovana che filtra attraverso
le fenditure, sciogliendo alcune componenti minerali delle rocce.
“Balcone d’Italia” merita una visita.
Se possibile, sarebbe interessante essere sul luogo all’alba o al tramonto con i colori caratteristici di quei
due momenti della giornata.
Relazione, riprese e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj