Campione sul Garda – Pieve di Tremosine – Campione sul Garda
– giro ad anello lungo il “sentiero degli operai” con vista dalla “Terrazza del Brivido” –
(Italia – sponda occidentale del Lago di Garda)
supereremo gallerie, percorreremo sentieri intagliati nelle strapiombanti pareti rocciose, ci ritroveremo prima lungo
le rive del Lago di Garda e poi a oltre 400 m. di altezza, con scorci e paesaggi di una bellezza unica:
preparatevi a 3h 1/2 di poesia
Località di partenza: Campione sul Garda 74 m.
1° Punto intermedio: Pieve di Tremosine 413 m.
2° Punto intermedio: Pregasio 483 m.
Località di arrivo: Campione sul Garda 74 m.
Quota di partenza: 74 m.
Quota di arrivo: 74 m.
Dislivello: circa 409 m.
Posizione: sponda occidentale del Lago di Garda, nell’area bresciana
Difficoltà: E / EE [scala delle difficoltà]
Ore: 3h 30 minuti per completare l’intero giro ad anello, con partenza e arrivo a Campione sul Garda
Tempistica che non considera la visita presso il borgo di Pieve di Tremosine, stimata nel nostro caso,
in ulteriori 45 minuti
Periodo: tutto l’anno, ma sconsigliato in caso di pioggia, neve o forte vento
Attrezzatura richiesta: classica da trekking e casco di protezione
Segnavia: n° 150 – 141 – 142 – 110 BVG
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
La particolarità del trekking di oggi è un giro ad anello che, all’andata si snoda lungo le sponde del Lago di Garda,
percorrendo la “vecchia” Statale Gardesana, (oggi dismessa e accessibile solo ai pedoni), mentre il ritorno lo faremo in quota,
guardando dall’alto verso il basso un panorama che non smetterà mai di stupirvi, dall’inizio alla fine.
L’ambiente che incontreremo cambierà continuamente: attraverseremo gallerie, risaliremo sentieri lungo tratti rocciosi,
passeremo frequentemente a filo delle pareti verticali, raggiungeremo la “Terrazza del Brivido”, attraverseremo fitte
boscaglie, per ridiscendere lungo antichi percorsi che si addentrano in tunnel scavati a mano…
Se vi trovate nella zona del Lago di Garda, questo trekking vi consiglio di inserirlo nel vostro programma di viaggio,
perché oltre ad essere ultra panoramico, vi riporterà al punto di partenza, lungo un tracciato completamente diverso
da quello effettuato all’andata.
Mettetevi comodi, perché abbiamo un bel pò di cose da farvi vedere, con decine di fotografie e un racconto dettagliato
di questo straordinario giro ad anello.
In una mattinata di metà aprile, abbiamo raggiunto in auto il paese di Campione sul Garda, localizzato sulla sponda
bresciana del Lago di Garda.
Bisogna parcheggiare l’auto, nell’ampio spiazzo che si trova nella zona dell’ex villaggio operaio, riconoscibile dalle vecchie
fabbriche oggi abbandonate e completamente dismesse.
A piedi incamminatevi in direzione di Tremosine (quindi tenendo il Lago di Garda alla vostra destra), e raggiungendo
in pochi minuti l’Hotel Campione Univela.
Qui nei pressi di una rotonda, trovate l’indicazione per il sentiero n° 150 in direzione di Pieve di Tremosine.
Quasi subito abbandonerete il tratto asfaltato e vi ritroverete su un’ampia strada in terra battuta che si addentra
in diversi tunnel, che andrete a superare ritrovandovi sulla vecchia Strada Statale Gardesana, costruita tra il 1929 e il 1931,
di grande valore paesaggistico e oggi percorribile solo a piedi.
Questo primo tratto è caratterizzato dalle strapiombanti pareti rocciose che avrete alla vostra sinistra e il Lago di Garda
con i tantissimi cipressi, alla vostra destra.
Sulla sponda opposta del lago, intravvediamo il Monte Baldo, e il Monte Stivo.
Piccoli balconcini in pietra e muretti ad arco, contrastano con il blu scuro dell’acqua che data la sua ampiezza,
è rassomigliante a un mare piuttosto che a un lago.
Pensate che prima della realizzazione della “vecchia” Strada Gardesana, alcuni paesi quali ad esempio
Tremosine e Limone, erano solo accessibili via lago o tramite articolati sentieri.
E’ passato oltre un secolo…
Dopo circa 30 minuti di cammino, andremo a intersecare per un breve tratto una strada secondaria asfaltata che
percorreremo per circa 600 metri, prima di addentrarci nuovamente sulla “vecchia” Gardesana.
Le indicazioni lungo l’intero percorso ad anello sono ottime: cartelli e bollini bianchi e rossi, si trovano sempre
nei punti giusti, permettendo un facile orientamento anche a colui che non è pratico o non conosce la zona.
Lungo questo primo tratto, è consigliato indossare il casco di protezione.
Il percorso è semplice, ma i frequenti passaggi a filo delle ripidi pareti rocciose e i tanti detriti presenti a terra,
evidenziano la non così remota possibilità di caduta di pietre dall’alto.
Raggiungeremo e supereremo la zona “Falesia Porto Tremosine”, con le sue 15 linee di arrampicata, arrivando
dopo circa 1/4 d’ora di cammino dalla falesia, a intersecare il sentiero n° 141
Sentiero che zigzagando, sale deciso e senza sosta, portandoci in circa un’ora a raggiungere direttamente il borgo
Pieve di Tremosine.
Questo sentiero, stretto e ripido, grazie anche a cavi in acciaio e scalini in pietra, consente di superare agevolmente
i quasi 400 m. di dislivello che ci separano dalla riva del lago, al borgo.
Sembra quasi di salire in ascensore….
Man mano che si prende quota, il Lago di Garda si materializza maggiormente nella sua estensione, regalando degli
scenari di una bellezza unica.
I fiori colorati, si confrontano con il blu scuro dell’immenso specchio d’acqua, “macchiato” dalle nuvole del cielo
che si riflettono sulla sua superficie.
All’orizzonte, le punte bianche delle montagne da poco innevate, l’azzurro del cielo e il verde dei ripidi pendii, regalano
dei panorami bellissimi, accompagnandoci lungo tutta la risalita del sentiero n° 141
Il borgo Pieve di Tremosine, si “materializza” all’improvviso.
Infatti il sentiero in terra battuta e pietre, si interrompe bruscamente lasciando spazio a una scalinata tra le mura
di due case, che rappresenta l’accesso al paese.
Siamo così arrivati a Pieve di Tremosine località Cimaporto che è il punto di sbocco del sentiero che sale dal
Porto di Tremosine a Pieve.
Il sentiero ha rappresentato per molti anni la principale via di ingresso di persone e merci all’altopiano di Tremosine.
Il piccolo porto fu per molto tempo il punto di attracco di barche e chiatte.
I battelli più grandi si fermavano al largo, mentre merci e persone raggiungevano la terraferma mediante una barca.
Nel 1907 la costruzione di una teleferica a contrappeso d’acqua, facilitò (tra il lago e l’altopiano) l’arrivo delle merci,
che prima di allora venivano trasportate a forza di gambe lungo il sentiero n° 141, quello che abbiamo percorso noi oggi.
Pochi metri dopo aver lasciato il sentiero n° 141, troverete alla vostra destra la “Terrazza del Brivido”, che oltre ad essere
una tappa irrinunciabile per chi passa da queste parti, è anche uno dei punti panoramici più famosi della zona del Garda.
Questa terrazza, costruita tra gli anni 50 e gli anni 60, è sospesa a quasi 400 m. di altezza, ed è qui per regalare a tutti
un momento davvero unico.
Grazie a una prospettiva esclusiva, si ammira una grossa fetta del Lago di Garda, si individua facilmente l’abitato
di Campione (nostro punto di partenza) e tutta la sponda orientale del lago che, dal punto più alto del Monte Baldo,
scende immergendosi direttamente nelle acque blu.
Siamo a metà del giro di trekking di oggi, che si snoda anche tra i vicoli del caratteristico borgo di Pieve di Tremosine
Il paese, con la sua altitudine di 413 m. si trova sulla sommità di una falesia scavata da un ghiacciaio, ed è entrato
a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Che storia, eh….
Pieve di Tremosine, si trova esattamente a metà del nostro anello di trekking.
Dal borgo, bisogna dirigersi verso la chiesa, proseguire lungo un viale di cipressi, per poi girare a sinistra.
Si segue per circa 25 minuti un tratto di strada asfaltata, lungo il sentiero n° 142 giungendo fino al paese di Pregasio.
Questo tratto di strada, corre parallelo al sentiero n° 150 percorso questa mattina (quello della vecchia Strada Statale
Gardesana), ma a circa 400 m. più in alto, permettendoci così di ammirare il Lago di Garda questa volta dalla montagna
e non più lambendo la sua riva.
Una delle caratteristiche di questo giro ad anello, è il contrasto tra i due percorsi: il primo in basso, sulle rive,
accanto all’acqua, il secondo in alto sulla montagna.
Arrivati a Pregasio (483 m.), appena superata la piccola chiesetta, si gira subito a sinistra, scendendo lungo via Lò,
dove troviamo le indicazioni per il sentiero n° 110 che ci riporta a Campione del Garda.
La caratteristica del sentiero n° 110 BVG (Bassa via del Garda) è quella di essere stato ricavato e scavato nella roccia,
permettendo il collegamento tra Pregasio e il vecchio villaggio operaio di Campione del Garda.
Inizialmente si scende lungo un tratto di strada asfaltata che dopo una decina di minuti, si trasforma in un’ampia mulattiera
attraversando campi e orti, per poi lasciare spazio al sentiero stretto e tortuoso che rasentando le verticali pareti rocciose,
scende ripido direttamente su Campione.
L’ambiente è formato da cascate, pareti rocciose e vista incredibile sul Lago di Garda.
Ci si addentra così nella zona denominata Forra del San Michele, dove la roccia calcarea è solcata dall’omonimo torrente,
che nasce dal Monte Lavino.
Lungo la discesa, il ripido sentiero, (agevolato nella progressione, dalla posa di frequenti cavi in acciaio che fungono
da corrimano) si alterna con passaggi all’interno di piccole gallerie parzialmente illuminate e ricavate molti e molti anni fa.
Un sistema di opere idrauliche, con condotte forzate e canali di derivazione, servivano un tempo per produrre l’elettricità
necessaria al cotonificio, oggi purtroppo tristemente dismesso e totalmente abbandonato.
Un vero peccato, perché si è così andato a perdere un pezzo della storia professionale di questi luoghi.
Il sentiero di discesa che dal piccolo paesino di Pregasio ci ha riportato a Campione del Garda, lo si percorre in circa
un’ora di cammino e segna così la conclusione del giro ad anello.
L’intreccio dei 4 percorsi di oggi, identificati con i numeri 150 – 141 – 142 e 110 (vedi mappa), permette di partire da
Campione del Garda e ritornare al medesimo punto, attraversando tracciati differenti e unici.
Passerete lungo strade storiche oggi dismesse, risalirete e scenderete sentieri intagliati nella roccia, sfiorando
le pareti a strapiombo, arriverete alla Terrazza del Brivido, per poi attraversare paesi, campi, coltivazioni e frequenti
passaggi all’interno di tunnel.
Abbiamo così cercato di illustrarvi e raccontarvi un giro ad anello spettacolare, di altissimo pregio paesaggistico e storico,
che vi regalerà emozioni e “fotografie di vita” indimenticabili.
Alcuni tratti di questo giro ad anello, in particolare il sentiero n° 141 e 110 sono indicati per “escursioni esperti”, ma
non presentano particolari difficoltà.
Serve attenzione, ma i tratti lievemente esposti sono facilmente superabili.
L’uso del casco è consigliato per i frequenti passaggi a filo roccia.
Escursione da evitare in caso di pioggia, neve o vento forte.
Vi riporto qui sotto alcune fotografie “particolari” scattate con il nostro drone e che vanno ad avvalorare e chiudere
il racconto di una giornata da favola in un posto da incanto.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: trekking molto panoramico lungo l’intera tratta, che permette di passare dalle sponde del Lago di Garda,
alla zona collinare di media montagna, regalando scorci e visuali unici.
La Terrazza del Brivido a Pieve di Tremosine si trova a circa 400 m. di altezza sopra l’acqua del lago.
Il giro ad anello che riporta a Campione del Garda, nostro punto di partenza, richiede circa 3h 1/2 di cammino,
e lo si completa senza particolari difficoltà.
La maggior parte del dislivello si supera in circa un’oretta di sentiero, passando dalla riva del lago, direttamente al borgo
di Pieve di Tremosine: quasi come essere sopra un ascensore.
Tutto il resto del tracciato è un piacevole sali – scendi che alterna frequenti mutazioni del paesaggio accanto a noi.
Sentiero ottimamente segnalato.
