Henningsvaer (Norvegia – Lofoten)
due isole, unite insieme da un ponte che formano un unico caratteristico paese.
Un tempo villaggio di pescatori, e oggi in parte trasformato e abbellito con molte botteghe artigiane, dove si riscopre
una vita concepita sul valore delle persone e della loro capacità artistica
Località di partenza: Henningsvaer 6 m.
Punto di arrivo: Henningsvaer 6 m.
Quota di partenza: 6 m.
Quota di arrivo: 6 m.
Dislivello: 0 m.
Posizione: Henningsvaer si trova al largo della costa meridionale della grande isola di Austvågøya
Difficoltà: T [scala delle difficoltà]
Ore: circa 1h 30 per visitare la cittadina e le varie botteghe artigianali
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: ==
Segnavia: ==
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
In una giornata piovosa, con nuvole basse che hanno ricoperto e avvolto tutte le montagne, siamo andati
a visitare Henningsvaer, questo piccolo paese, abitato da circa 500 residenti, e ubicato al largo della costa meridionale
della grande isola di Austvågøya, a circa 25 km da Svolvær.
Henningsvaer è una realtà formata da piccole isolette collegate tra loro da un sistema di ponti, caratteristica piuttosto
frequente qui alle Lofoten.
La cittadina è sostanzialmente divisa in due parti, e attraversata da un grande fiordo.
Una parte del paese si trova sull’isola di Heimøya e l’altra parte sull’isola di Hellandsøya.
E’ raggiungibile percorrendo la E10 e arrivando nei pressi del Lago Rørvikvatnet, dove troviamo la deviazione su una
strada secondaria, che per circa 9 km scende verso sud, portandoci a Henningsvaer, posto sulla punta estrema
di un promontorio.
Questo villaggio di pescatori, oltre ad aver avuto un ruolo significativo nella storia della pesca, nel corso degli anni,
ha sviluppato diverse attività legate all’artigiano locale.
Qui troverete molte botteghe con le relative esposizioni dei loro prodotti.
C’è un centro culturale (uno tra i più importanti delle Lofoten), con diverse mostre nelle quali espongono artisti locali
e di fama mondiale.
Passeggiando lungo le vie, si respira “l’atmosfera di una volta”, dove non esistono i centri commerciali,
qui (fortunatamente) tutto ruota attorno ai piccoli negozi di artigiani, dov’è possibile acquistare oggetti unici nel loro genere
e nelle loro forme.
Il paese è un vivace centro artistico e culturale, con molti talenti giovani che creano prodotti particolari, pratici, belli e colorati.
Mentre si cammina lungo la strada principale, siamo entrati e usciti dalle tante botteghe presenti lungo il percorso.
C’è chi lavora le ceramiche, chi disegna i gioielli, chi lavora il vetro, chi produce le candele: tutti prodotti artigianali.
Se volete comprare qualcosa da portare a casa, come ricordo di questo entusiasmante viaggio, il paese di Henningsvaer
è sicuramente il luogo giusto.
Quello che c’è piaciuto particolarmente è la pulizia e l’ordine dei laboratori, dove ogni cosa è collocata al suo posto,
tutto perfettamente allineato.
Chiamata anche la “Venezia delle Lofoten”, qui troviamo decine di “rorbuer”, le vecchie casette in legno dei pescatori,
posate su dei pali che fuoriescono direttamente dall’acqua dal mare.
Quelle che un tempo erano le dimore dopo il lavoro di pesca e di ricerca dei merluzzi, oggi, si sono “trasformate”
in accoglienti e calde abitazioni per i turisti e vengono regolarmente affittate.
E’ una bella esperienza rilassarsi all’interno di queste confortevoli casette, e i prezzi anche se non “così economici”,
sono comunque allineati a quelle di altre strutture quali alberghi e b&b, ma nei “rorbuer” avrete una maggiore libertà e privacy.
Henningsvær è uno degli ambienti culturali protetti della Norvegia.
L’obiettivo è stato quello di preservare uno dei villaggi di pescatori più antichi e importanti delle Lofoten.
Un intreccio della storia e dello sviluppo costiero, che nel tempo si è evoluto e trasformato, da semplice e tradizionale
villaggio di pescatori a un moderno paese con molte attività commerciali riferito soprattutto all’artigianato locale.
Un patrimonio importante per questi luoghi.
Sono diversi i locali dov’è possibile fermarsi per assaporare i piatti tipici norvegesi, molti dei quali a base di ottimo pesce
(soprattutto merluzzo e stoccafisso), egregiamente cucinato e presentato sulla tavola.
All’interno di una casa utilizzata nel passato dai pescatori per lo stoccaggio del pesce, oggi è stata trasformata in una
“galleria” di quadri e dipinti di pittori norvegesi.
Le riproduzioni, riguardano in particolare i classici paesaggi e ambienti della natura, delle montagne e del mare norvegese.
Non abbiamo potuto scattare delle foto, in quanto non era consentito, ma vi consiglio di fare una visita, perché ci sono
delle riproduzioni veramente belle.
Non mancano i festival e diversi eventi culturali a Henningsvær, che la popolazione di questa piccola isola, ha sempre
saputo coltivare e portare avanti nel tempo, creando così una ulteriore attrazione con un’esperienza unica nel suo genere.
Ma questa località è anche una delle mete preferite dagli scalatori, che qui vengono per provare le grandi pareti di roccia,
poste a nord della montagna, che presentano più vie di salita, ideali per le arrampicate.
Festvågtinden è la montagna che sovrasta Henningsvær e che permette di vederla dall’alto verso il basso.
Per chi invece ama il mare, è possibile immergersi nelle (fredde) acque azzurre e tramite delle visite guidate,
si può osservare questo grazioso paese sia sotto che sopra la superficie.
Se vi trovate in zona e volete riposarvi da intense giornate di trekking lungo i magici sentieri delle Lofoten,
Henningsvær, il “paese dei pescatori” è una valida e piacevole alternativa.
Troverete sicuramente qualche oggetto e qualche pensiero da acquistare per portarlo a casa, come ricordo di un viaggio
entusiasmante, in uno dei posti tra i più belli della Norvegia.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj
Note: Henningsvær, l’antico paese di pescatori, nel tempo si è trasformato, ma ha saputo mantenere intatto il suo fascino,
la sua atmosfera, mettendo in risalto le molte attività artigianali che sono vitali per lo sviluppo, la continuazione e il futuro
di questo luogo.
C’è piaciuta l’atmosfera che abbiamo respirato tra le vie della cittadina, dove il tempo sembra essersi fermato, e dove
si riscopre uno stile di vita (anche commerciale), completamente diverso da quello al quale siamo purtroppo soggetti.
Museo della fotografia, uscite con il gommone, trekking, sono diverse le possibilità offerte da queste due isole,
unite insieme da un ponte e che formano un’unica particolare cittadina.