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Lago di Agaro 1.599 m. (Italia – Alpe Devero)
semplice giro di trekking in un ambiente montano piacevole e particolare, nel nostro caso, i colori autunnali hanno
dato un tocco di magia alla giornata

tunnel lago di agaro


Località di partenza:
Ausone Opso 1.467 m.

Località di arrivo: Lago di Agaro 1.599 m.
Quota di partenza: 1.467 m.
Quota di arrivo: 1.599 m.
Dislivello complessivo: 132 m.
Posizione: il Lago di Agaro si trova nella zona dell’Alpe Devero al confine con la Valle Antigorio
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 1h e 50 minuti per la tratta che da Ausone Opso porta al paese di Spygher permettendo il giro completo del lago 
Periodo: da inizio maggio a metà novembre (previa verifica delle condizioni di innevamento)

Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: per la via di salita
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Oggi vi raccontiamo il giro di trekking che abbiamo fatto attorno al Lago di Agaro che si trova nella zona dell’Alpe Devero,
al confine con la Valle Antigorio.

Un bacino artificiale realizzato dall’Enel, nel centro di una conca della montagna che si rispecchia nelle acque di
questo grande lago.

Luogo particolare e piacevole che ci ha riservato alcune sorprese inaspettate.
Benvenuti o bentornati sul nostro sito.
Siamo a metà del mese di ottobre, la giornata è splendida, il cielo è sereno e il sole brilla dietro le montagne prima di
“levarsi in volo” e riscaldarci con gli ultimi raggi di tepore autunnale.

Il percorso di avvicinamento in auto prevede di prendere l’autostrada A26 in direzione Gravellona Toce e proseguire sulla
strada statale fino all’uscita di Crodo.

Da qui bisogna seguire la strada per la Val Formazza e arrivati a un tornante, poco dopo il centro di Baceno, si gira
a sinistra seguendo per l’Alpe Devero.

Si prosegue in direzione dell’Alpe Devero fino a raggiungere una deviazione sulla destra che porta ad Ausone e Agaro.
Inizia qui una salita su strada stretta e tortuosa, asfaltata fino al minuscolo paese di Ausone Opso 1.467 m. 

Da Ausone Opso in poi, è possibile proseguire con l’auto ancora per qualche minuto, ma su strada sterrata e
bisognerà parcheggiare sul lato della mulattiera negli spazi che si riescono a trovare, o nel minuscolo piazzale poco
prima di una galleria della quale parleremo a breve.

Noi abbiamo parcheggiato sul bordo della mulattiera e in pochi minuti abbiamo raggiunto a piedi il tunnel che è l’unica via
di accesso al Lago di Agaro salendo dalla strada dell’Alpe Devero.

Questo tunnel è lungo 1,5 km, è ricavato nella roccia e bisogna interamente percorrerlo a piedi.
Gli unici due interruttori della luce si trovano all’ingresso e all’uscita del tunnel, non sono presenti interruttori all’interno
della galleria.

Il timer ha una durata di 30 minuti.
Anche se trovate la luce accesa, prima di entrare nella galleria, premete il pulsante di accensione della luce per
azzerare il timer e far ricominciare dall’inizio i 30 minuti che, sono più che sufficienti per attraversarla in tutta la
sua lunghezza.

All’interno della galleria parecchio umida e con diverse infiltrazioni d’acqua, troverete una temperatura costante nelle
varie stagioni dell’anno di circa 11°.

Al vostro fianco un enorme tubo della condotta forzata, vi farà “compagnia” per tutto il tragitto.
Usciti dalla parte opposta del tunnel, troviamo la prima brina del mattino che imbianca leggermente i prati.
Sulla destra si individua facilmente una strada poderale che sale e che in circa 5 minuti ci porterà all’inizio del Lago di Agaro,
dove troviamo una piacevole e ampia mulattiera immersa in una pineta di larici.

lago di agaro
lago di agaro alpe devero

Da questo lato (vedi percorso verde sulla cartina), la passeggiata è semplice e piacevole.
Nel nostro caso, complice l’autunno con i suoi colori, abbiamo apprezzato il giallo / marroncino / rossastro delle foglie,
in parte ancora attaccate sugli alberi e in parte già cadute sul terreno.

Il colore marrone degli aghi dei larici sono di tonalità chiara dove filtrano i raggi del sole, e di tonalità più scura nei punti
d’ombra, con il verde delle acque del lago e l’azzurro del cielo: un susseguirsi di colori meravigliosi.

L’ampia mulattiera ci permette di raggiungere in circa mezz’ora il minuiscono borgo di Spygher 1.601 m. che troviamo
all’estremità opposta del lago.

La prima sorpresa della giornata si nasconde nelle acque del Lago di Agaro, dove a una profondità di circa 30 metri,
si trova l’antico villaggio Walser (Ager), che venne interamente sommerso nel 1938 per dar vita a questo grande bacino
che permette la produzione di energia elettrica.

Qui abitava un popolo tenace formato da una novantina di abitanti che ha vissuto per anni sfidando il gelo dei
lunghi inverni montani.

La comunità era molto chiusa, anche perché difficilmente intratteneva rapporti con l’esterno, essendo le strade impraticabili
a causa della neve che per molti mesi dell’anno ricopriva tutto.

Gli abitanti vivevano dei pochi beni che avevano: formaggio, patate e polenta.
Sotto le acque del lago, si trovano le antiche case del paese sommerso.
Abitazioni realizzate a mano, che dovevano resistere alle difficili condizioni meteo di questi luoghi.
La Diga di Agaro è stata costruita dal 1936 al 1940 è alta 56 metri e larga 243 metri e crea un lago dalla capacità
massima di 20.000.000 di metri cubi.

Il pietrame della muratura è stato preso in loco, mentre parte della sabbia per la malta cementizia è stata presa dal
greto del fiume Toce nei pressi di Crego e trasportata alla diga con una teleferica lunga 6 km.

Le acque del Lago di Agaro alimentano la centrale di Goglio che produce corrente per 27.000.000 di Kwh all’anno,
pari al fabbisogno medio annuo di 10.000 famiglie italiane.

Lungo la sponda del lago è possibile rilassarsi, sedersi sui grandi massi e osservare le calme acque con i riflessi di tutto
quello che fa da contorno al paesaggio.

Alle spalle, alcune pareti della montagna, sono adibite a palestre di roccia, dove gli alpinisti si allenano e
si esercitano scalandole.

Il nostro giro prosegue e una volta raggiunto il minuscolo borgo di Spygher, che conta in totale 5 casette e un caseificio
dei pastori, ci portiamo all’inizio della riva opposta a quella da poco lasciata.

Qui l’ampia e semplice poderale che abbiamo percorso, non esiste e lascia spazio a un sentiero che si addentra in
una fitta boscaglia.

Questa sponda del Lago di Agaro è completamente diversa dalla precedente.
E’ qui che troviamo la seconda e inaspettata sorpresa della giornata.

Addentrandoci nel bosco, ci imbattiamo in un sentiero che richiede attenzione.
La fitta boscaglia non permettendo il passaggio dei raggi del sole, porta il terreno ad essere particolarmente umido e le
pietre sono ricoperte dal muschio che le rende scivolose.

Alcune zone del percorso presentano una lieve esposizione e proseguendo troveremo un tratto attrezzato con alcune
catene e due scalette per superare una zona piuttosto scoscesa.

Segnalo inoltre che questo sentiero probabilmente poco frequentato, in molte parti è parzialmente ricoperto e nascosto
da una fitta vegetazione che lo rende poco visibile e non sempre facilmente individuabile, oltre a dover superare e
scavalcare diverse piante cadute in precedenza.

La vista è molto bella anche da questo lato del Lago di Agaro con all’orizzonte, oltre il muraglione della diga, tutta una
serie di montagne tra cui il Corno Cistella 2.689 m. avvolte dalla leggera foschia classica autunnale.

Alla nostra destra le calme acque del lago dal colore verde petrolio contrastano con il marrone / grigio chiaro della riva.
All’orizzonte tutte le creste delle vette che confinano con l’azzurro del cielo.
La montagna riesce sempre a farmi emozionare.

In circa 40 minuti di cammino, arrivo al muraglione della diga alle volte chiuso da un piccolo cancello facilmente
superabile.

Dalla diga mi fermo ad osservare l’orizzonte, lasciando alle mie spalle il Lago di Agaro.
Resto “stregato” dal susseguirsi delle vallate, dai lunghi raggi del sole che creano dei particolari riflessi e da una lieve
foschia che rende l’ambiente particolarmente magico.

Un colpo d’occhio stupendo, un panorama incantevole.
Approfittiamo del tepore degli ultimi raggi, per goderci la conclusione di questa giornata che ci riserverà una
terza sorpresa.

Superato il muraglione della diga, ripercorriamo a ritroso in circa 20 minuti il tunnel per raggiungere l’auto.

lago di agaro

Mentre scendiamo, ci fermiamo nel minuscolo paese di Ausone Opso 1.467 m. dove, complici i colori autunnali e
il sole che tramonta dietro al versante svizzero, ci ritroviamo in un posto incantato che rassomiglia più a un quadro
che a una realtà.

Sopra una serie di piccole e verdi collinette con un prato piacevolissimo da attraversare, sorge questo piccolo
paesello montano formato da una quindicina di casette con la loro chiesetta e una strada sterrata che gira
parzialmente attorno.

Le mucche pascolano brucando l’erba, le piante hanno le foglie dai colori giallo rossiccio marrone.
Il sole oramai giunto al tramonto allunga le ombre delle forme che incontra, regalandoci una chiusura di giornata che
resterà a lungo nei nostri ricordi.

Alcuni camini fumano, e col calare della sera, la pace di questi luoghi avvolge tutto.
All’orizzonte una serie infinita di creste della zona dell’Alpe Devero, mi porta a immaginare e sognare la prossima
meta in questi fantastici luoghi, nei quali non vi nascondo di aver lasciato una parte del mio cuore.

Si conclude così la giornata.

Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano e Andreina Baj

ausone opso


Note:
escursione semplice con dislivello praticamente nullo in un ambiente montano piacevole e rilassante.

La poderale che percorre il Lago di Agaro (vedi tratto verde sulla mappa), è adatta a tutti, mentre il sentiero (vedi tratto
rosso sulla mappa), richiede attenzione in quanto scivoloso e in alcuni punti parzialmente ricoperto dalla vegetazione.

Particolare la galleria da percorrere a piedi per circa 1,5 km.
Al ritorno consiglio di fermarvi al paese di Ausone Opso, sedervi su una collina e osservare quello che c’è attorno.
Non serve altro.