Lago di Annone 224 m. – giro ad anello a “forma di 8” –
(Italia – Isella – Lecco)
percorso di trekking che segue l’intero perimetro esterno dei due laghi e alterna passaggi nei boschi a passaggi
su strade poderali, attraversando ben 5 comuni. Servono un pò più di 4 ore per completare questo anello che lambisce
le rive, ma che spesso si immerge nel pieno della campagna, per poi ritornare a filo d’acqua
Località di partenza: Isella (fraz. di Civate) 232 m.
1° tratta: corre parallela alla SP36
2° tratta: attraversa la zona di Annone Brianza
3° tratta: attraversa il bosco della zona di Donzeno
4° tratta: dalla zona del campeggio, riporta al minuscolo paesino di Isella
Quota di partenza: 232 m.
Quota di arrivo: 232 m.
Dislivello: 0 m.
Posizione: in provincia di Lecco (a pochi km dal capoluogo), nella parte settentrionale della Brianza,
all’imbocco della Valle Magrera
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: oltre 4h per completare l’anello a “forma di 8” che si snoda lungo tutto il perimetro sia del Lago di Annone ovest
(quello più piccolino), che del Lago di Annone est (quello più esteso)
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: inesistente
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Lunga e piacevole escursione ad anello di circa 18 km di estensione che permette di percorrere l’intero perimetro
del Lago di Annone, abbracciando i Comuni di Civate, Galbiate, Oggiono, Annone di Brianza e Suello.
Per completare a piedi l’intera tratta, servono oltre 4 ore di rilassante cammino.
Questo percorso è inserito nel più ampio progetto regionale denominato “ciclovia dei laghi”.
Ideale e fattibile in tutte le stagioni dell’anno, è possibile apprezzarlo con i colori e gli ambienti che variano
col passare dei mesi.
Ci è piaciuto questo trekking, anche se a nostro modesto parere, servirebbe una migliore indicazione del percorso
(che tuttavia resta intuibile), e qualche intervento strutturale, che permetterebbe di lambire sempre le acque del lago,
senza dover ricorrere ad alcuni tratti di strada asfaltata.
Benvenuti o bentornati sulle pagine del nostro sito.
Oggi siamo nella parte settentrionale della Brianza, quasi all’ingresso della Val Magrera.
Il Lago di Annone è il più grande dei cinque laghi dell’Alta Brianza, ha una superficie di 5,7 kmq, un perimetro superiore
ai 15 km e una profondità di 11 metri.
Immaginate il numero “8”, con la sua forma un pò più piccolina nella parte superiore e un pò più “cicciottella”
nella parte inferiore.
Se guardiamo il Lago di Annone dall’alto, questo è a grandi linee l’aspetto che ci riserva.
Conosciuto come Lago di Annone, è in realtà costituito da due bacini (di Oggiono a est e di Annone ad ovest)
uniti da un piccolo passaggio.
Infatti le due penisole di Annone di Brianza e di Isella, lo dividono in due parti, troncate in mezzo da un canale largo
pochi metri.
La Pensisola di Isella è una striscia di terra lunga poco più di 1 km e larga circa 400 m. che penetra nelle acque del lago,
dividendolo in due.
Il lago più grande, quello orientale è anche denominato Lago di Oggiono, mentre il lago più piccolino, lato occidentale,
che ha dimensioni inferiori alla metà del Lago di Oggiono, viene denominato in dialetto locale “ul laghet”.
Per arrivare fino qui, bisogna raggiungere la cittadina di Lecco e successivamente il minuscolo paesino di Isella
(fraz. di Civate), dove abbiamo parcheggiato l’auto.
Isella è il punto di partenza del trekking di oggi.
Noi ci siamo incamminati seguendo la stradina che ruota attorno al laghetto più piccolino che abbiamo mantenuto
alla nostra sinistra.
I primi 15 – 20 minuti di passeggiata, corrono paralleli alla strada statale 36 (SS36) ed è la parte meno piacevole
e meno interessante, in quanto parecchio rumorosa.
Ma ben presto il tratto di asfalto lascia spazio a una poderale in terra battuta che si addentra all’interno di un
piccolo bosco.
Qui veniamo deliziati dai fiori e dai colori dei primi giorni di primavera, oltre che dalle foglioline verdi appena sbocciate.
La strada in terra battuta, serpeggia all’interno di una fitta boscaglia e ci conduce lungo l’area ciclopedonale
del Comune di Annone di Brianza, lungo il tratto denominato Pescone – Pizzet.
Attraversiamo un ruscello che con delle piccole cascate, è uno degli immissari al Lago di Annone.
Diversi cartelli, informano e spiegano quali sono i molti esseri viventi, animali e vegetali che qui trovano le condizioni
favorevoli per riprodursi, svilupparsi e vivere.
Nel lago si distinguono almeno tre diversi tipi di vita vegetale:
– piante ancorate al fondo o che crescono intorno alle acque, le cui foglie arrivano oltre la superficie dell’acqua (canneto);
– piante galleggianti (ninfee, nannufaro);
– piante sommerse dall’acqua (alghe e fitoplancton)
Il lago non è solo una raccolta d’acqua, ma un meraviglioso mondo dove niente avviene per caso e dove i “viventi”,
sono strettamente legati tra loro e con gli elementi “non viventi”, che fanno parte dell’ambiente che li circonda.
Non appena il bosco si dirada, la vista e il panorama regalano degli scorci bellissimi con l’abitato di Civate sullo sfondo
e, guardando verso l’orizzonte, la catena montuosa della Valtellina.
Il Lago di Annone è di origine naturale, glaciale-intermorenica: esso cioè si è formato dopo lo scioglimento dei ghiacciai
che occuparono, tutta la zona dell’Alta Brianza.
Pensate che l’origine di questo lago risale a circa 70.000 anni fa, quando le immense formazioni glaciali, hanno
incominciato a ritirarsi, lasciando dietro di loro delle depressioni piene d’acqua che formano i due attuali bacini.
Nelle successive fasi climatiche sempre più miti, le lingue glaciali, retrocedendo, abbandonarono immensi depositi morenici.
Ed è in queste depressioni scavate dai ghiacciai che si sono formati quelli che oggi sono proprio i laghi di queste zone:
Lago del Segrino, Lago di Pusiano, Lago di Alserio e il Lago di Annone.
Mano mano che si prosegue lungo la tratta, la strada poderale vi permetterà di aggirare il primo bacino del
Lago di Annone ovest, portandovi all’interno del parco della zona di Annone di Brianza, (vedi “punto A” sulla mappa),
che rappresenta la parte più bella ed elegante del trekking di oggi.
Prati verdi, e piante in fiore, contrastano con lo specchio d’acqua dentro il quale si riflettono le montagne circostanti.
Gallerie di arbusti, creano dei tunnel naturali, all’interno dei quali transita il sentiero che ci conduce fino in Frazione Fornace.
Si prosegue per circa 25 minuti, attraversando un’altra ampia zona boschiva, denominata Strada Roncaccio,
che segna il confine tra il Lago di Annone ovest e il Lago di Annone est.
Infatti da questo punto in avanti, costeggeremo la prima parte del secondo bacino del Lago di Annone est, quello più ampio.
Il tracciato alterna zone immerse all’interno di una fitta foresta, ad ampi prati, dove abbiamo trovato una casetta di legno
con dentro i libri in prestito d’uso.
Una bella idea, perfetta per chi vuole rilassarsi con una buona lettura.
Il tracciato successivamente vi permette di camminare su una strada in cemento a filo d’acqua, che vi condurrà
nei pressi di un campeggio.
Qui a nostro parere, servirebbero delle indicazioni, (assenti al nostro passaggio), in quanto la stradina in cemento,
termina nella zona del campeggio.
Bisogna quindi tenere la destra e proseguire su strada asfaltata, arrivando a incrociare la provinciale SP51
che percorreremo a ritroso per un brevissimo tratto, arrivando fino a una rotonda, (vedi “punto B” sulla mappa)
per prendere una strada asfaltata secondaria che attraversando dei prati ci conduce nei pressi dell’abitato
di Frazione Rossa.
Questo tratto, parzialmente staccato dalla riva del lago, lo si supera in circa mezz’ora, fino ad arrivare nei pressi
di un passaggio a livello che andremo ad attraversare, portandoci nuovamente a lambire le acque del Lago di Annone est
(quello più grande).
Si arriva quindi a concludere l’anello che ci riporta a Isella, (nostro punto di partenza), dopo oltre 4 ore
di piacevole cammino.
La ciclopedonale del Lago di Annone, la possiamo suddividere in quattro macro tratte (vedi mappa).
La “tratta 1” è quella che corre parallela alla strada provinciale 36 (SP36), ed è la parte meno bella, in quanto
molto rumorosa e disturbata dall’intenso traffico veicolare, ma la si supera agevolmente in circa 20 minuti.
La “tratta 2” attraversa una delle zone più interessanti del trekking di oggi, quella di Annone di Brianza, dove è tutto
molto curato, ci sono ampie estese di prati che si alternando con boschi attraversati da ruscelli e conduce sulla rive
del lago più grande.
Ci è particolarmente piaciuto trovare diversi cartelli, che avvalorano, spiegano e illustrano la “vita e l’ecosistema che ruota”
attorno e dentro il lago.
Abbiamo così scoperto che le rane hanno quattro dita nelle zampe anteriori e cinque in quelle posteriori e diversi
tipi di zampe: ventose per arrampicarsi, unghie per scavare e membrane per nuotare.
Le rane estroflettono la lingua per catturare gli insetti ogni volta che capita l’occasione, contribuendo alla protezione
delle piante ingoiando insetti nocivi, ma sono anche in grado di digiunare per parecchio tempo.
Quando fa troppo freddo o nei periodi di troppo caldo, si rifugiano sottoterra per sfuggire alle condizioni avverse.
La “tratta 3” è quella che attraversando il bosco della zona di Donzeno, conduce fino alla strada in cemento
a filo d’acqua che arriva al campeggio.
Qui a nostro modesto parere, (così com’è stato realizzato per il Lago di Comabbio), sarebbe utile e particolarmente
piacevole, creare una lunga passerella in metallo che a filo d’acqua permetterebbe all’escursionista di evitare il passaggio
lungo strade asfaltate in mezzo ai prati (vedi “tratta 4” sulla mappa).
Si potrebbe così passeggiare sopra le acque del lago, apprezzando l’intero ecosistema.
Un investimento che andrebbe ad avvalorare un trekking che si svolge in ambienti differenti e panoramici.
Indagini subacquee approfondite svolte nel 1973 confermano la presenza di un importante ponte, (per la sua tipologia
di probabile origine romana), che univa le due penisole consentendo così il collegamento stradale fra Lecco e la direttrice
viaria per Como.
Il lago è alimentato da piccole sorgenti sotterranee e da alcuni torrentelli che scendono dalle pendici dei monti circostanti;
unico emissario è il Rio Torto che sfocia nel Lago di Lecco.
Mentre camminate, potrete osservare diversi animali che popolano questa zona, tra cui lo Svasso, il Germano Reale,
la Gallinella d’acqua e l’Usignolo di fiume.
Si conclude così un’escursione piacevole, con assenza totale di dislivello, particolarmente adatta a chi vuole rilassarsi
o chi al contrario, intende svolgere un buon allenamento di cammino.
Spiace trovare rifiuti abbandonati e gettati sia a terra che dentro lo specchio d’acqua, da parte di coloro che non hanno
alcun rispetto verso un ambiente e un luogo che ci accoglie tutte le volte che vogliamo.
In conclusione, desideriamo ricordare che la pulizia dei laghi è importante per preservare l’intero ecosistema,
formato non solo dalle piante, ma anche dalle straordinarie meraviglie della fauna selvatica che popolano questi ambienti
sia di giorno che di notte.
A tal proposito, vi ricordiamo e vi riportiamo qui sotto, le tempistiche di decomposizione dei rifiuti, che forse non tutti
conoscono.
Riflettete, prima di compiere un gesto che lascia il segno per anni e anni.
Ci vuole veramente poco.
Con uno “sforzo” minimo, si ottiene un grandissimo risultato.
Il futuro che avremo, è quello che costruiamo noi, giorno dopo giorno.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: piacevole trekking ad anello, con una estensione di quasi 18 km, che permette di percorrere l’intero perimetro
dei due laghi di Annone, quello a ovest e quello ad est, uno più piccolino e l’altro decisamente più ampio.
Oltre 4 ore di cammino che si alternano tra strade poderali, passaggi nei boschi, tratti asfaltati, sentieri e prati.
La segnaletica è da migliorare, possibilmente aggiungendo il numero del sentiero da seguire per tutto il giro ad anello,
tuttavia il percorso resta sempre intuibile.
Trekking percorribile in qualsiasi stagione dell’anno, sia a piedi che in MTB