Lago di Varese 265 m. – pista ciclopedonale – (Italia – Varese)
piacevole percorso ciclopedonale di 28 km che si snoda lungo tutto il perimetro attorno al Lago di Varese, alternando
l’attraversamento di zone di campagna a zone dove si costeggiano le rive del lago
Località di partenza: La Schiranna 264 m. (Varese), ma l’accesso alla pista ciclopedonale è fattibile
da molte altre zone lungo il perimetro
Punto di arrivo: La Schiranna 264 m. (Varese)
Quota di partenza: 264 m.
Quota di arrivo: 264 m.
Dislivello complessivo: 0 m.
Segnavia: —
Difficoltà: T [scala delle difficoltà]
Periodo: tutto l’anno
Lunghezza complessiva: 28 km per percorrere l’intera tratta
Attrezzatura richiesta: classica da trekking oppure casco per la bicicletta
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
La pista ciclopedonale del Lago di Varese è un esempio di come la Regione Lombardia, assieme all’Unione Europea,
abbiano saputo non solo valorizzare il lago, ma bensì creare un lungo percorso di trekking e un lungo percorso per
biciclette, accanto a una città.
Perché qui, di città, c’è veramente poco.
Anzi, si attraversa la campagna, si costeggiano i campi, i prati, si lambiscono le acque, si attraversano
“tunnel naturali tra i boschi”, e abbiamo anche trovato una fattoria.
In questa relazione vi raccontiamo e vi documentiamo il bel giro di oggi.
Benvenuti o bentornati sulle pagine del nostro sito.
E’ una splendida e calda giornata di inizio giugno.
L’idea è quella di percorrere l’intero perimetro del Lago di Varese.
Un giro lungo 28 km che lambisce 9 comuni, ma che ci permette di restare sempre a contatto con la natura, e in molti
tratti saremo lungo le sponde del lago.
Per completare in giornata l’anello di 28 km, abbiamo deciso di noleggiare due biciclette e salvo una nostra
disattenzione, abbiamo trovato solo un luogo dov’è possibile rivolgersi e recuperare le bici.
Il consiglio è quello di arrivare sul presto la mattina, o prenotare il noleggio, per evitare di recarsi sul posto e non
trovare più nessun mezzo disponibile.
Il nostro punto di partenza è stato in località La Schiranna, ma è ovviamente possibile raggiungere la pista
ciclopedonale dai molti accessi che si trovano lungo il perimetro del lago.
Arrivati sul presto a La Schiranna, ci siamo recati presso il b&b “I Giardini del Lago” dov’è possibile parcheggiare l’auto,
noleggiare le biciclette e volendo il gestore prepara anche il pranzo al sacco con i prodotti artigianali della loro azienda.
Pronti e via!!
Si parte.
Con le nostre due biciclette ci siamo diretti verso Galliate Lombardo, andando successivamente a percorrere l’intero
perimetro del lago in senso orario, che si presenta con sali scendi poco impegnativi e adatti anche ai meno allenati.
Dopo qualche minuto di pedalata, eccoci già in aperta campagna, costeggiando prati dov’è stato fatto il primo taglio
dell’erba con la raccolta del fieno e il suo caratteristico profumo.
Proseguiamo su una stradina asfaltata che si alterna con tratti parzialmente sterrati lungo l’intero percorso.
Attraversiamo una prima “galleria tra gli alberi” e ci dirigiamo in direzione di Buguggiate e poi verso il Santuario della
Madonna del Lago, di Azzate che troviamo alla nostra destra.
La pista ciclopedonale è invitante, piacevole, un’ottima valvola di sfogo per chi abita in queste zone e soprattutto un
gran bel percorso dove allenarsi in qualsiasi periodo dell’anno.
Inoltre una parte di questa lunga via, ha un paesaggio piuttosto vario.
Ad esempio, dalla zona di Azzate andando verso Galliate Lombardo, troviamo alla nostra destra una fattoria / agriturismo
con coltivazioni e animali.
Entrando passiamo accanto a mucche, pecore, capre, asini, galline, tacchini, oche…. siamo praticamente in un ranch.
Ma poco dopo, andando in direzione di Bodio Lomnago, l’ambiente cambia in modo radicale, fiancheggiando la riva
del lago con vedute panoramiche aperte e molto belle che si estendono fino alla sponda opposta.
Accanto a noi il piccolo porticciolo del paese, il pontile in legno, i prati dove rilassarsi.
Sono bastati un paio di chilometri per ritrovare panorami totalmente diversi tra loro.
Il paese successivo che andremo ad attraversare è Cazzago Brabbia conosciuto per la “ghiacciaie” che lungo la
pista ciclabile troviamo alla nostra sinistra.
Stiamo parlando di antiche costruzioni in pietra e mattoni con mura molto spesse e profonde alcuni metri sotto terra che,
protette dall’ombra della vegetazione, erano in grado di mantenere il ghiaccio e la temperatura ideale per la
conservazione del pesce pescato dal lago.
Le lastre di ghiaccio, trasferite dal lago alle ghiacciaie con con carri trainati dai buoi, venivano frantumate e posate sul
fondo della ghiacciaia.
Il ghiaccio veniva compattato e ricoperto con gli scarti dei cereali, in modo da isolare l’ambiente interno da quello
esterno, e così veniva conservato il pesce pescato, messo dentro delle ceste e ricoperto da felci, prima di essere commercializzato.
Le ghiacciaie risalgono al 1700 e oggi rappresentano una testimonianza di come si viveva e ci si “arrangiava” nel
lontano passato.
Dopo una breve sosta ritorniamo sulla nostra pista ciclabile della quale abbiamo percorso una decina di chilometri.
Ci dirigiamo verso Biandronno attraversando prima una fitta zona boschiva con terreno sterrato e poi ritornando
sull’asfalto, nella zona dell’imbarco per l’Isola Virginia.
Siamo quindi tornati a lambire le acque del lago che costeggeremo fino a giungere a Gavirate.
Fermandosi lungo le sponde, è caratteristico vedere le colline ricche di boschi e di vegetazione, i paesi presenti sulla
riva opposta e i campanili delle chiese che “sbucano” tra le piante, immersi nel verde.
La tratta che conduce a Gavirate passa prima all’interno di un fitto bosco e poi dopo aver risalito un caratteristico
ponte di legno nei pressi di una piccola diga, ci porta su un pontile anch’esso in legno che percorreremo per qualche
minuto fino a giungere sul lungolago del paese.
Gavirate è il paese più animato di tutto il giro che stiamo percorrendo, dov’è possibile trovare diversi locali.
Noi continuiamo la nostra escursione in bicicletta dirigendoci verso il grazioso e pittoresco paese di Calcinate del Pesce,
dove ci addentriamo tra le vie poco trafficate, per poi riprendere la pista ciclabile e ritornare a La Schiranna, chiudendo
il giro del lago e riportando a destinazione le bici noleggiate.
In totale abbiamo percorso 28 km in un ambiente vario che alterna passaggi tra i boschi, a passaggi lungo le sponde
del lago, prima su strade poderali e poi su strade asfaltate.
La zona è curata, è ben tenuta, frequentata in prevalenza da sportivi amanti della bicicletta e della corsa a piedi.
Il nostro consiglio è quello di noleggiare o portare le bici per poter completare l’intero anello, fattibile in qualsiasi stagione
dell’anno, con ambienti e colori diversi a seconda dei mesi.
Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: il Lago di Varese ha una pista ciclopedonale di circa 28 km di lunghezza che si snoda tutta lungo il suo perimetro.
In gran parte immersa nel verde, in totale attraversa 9 comuni, alternando tratti in aperta campagna a tratti dove si
costeggiano le sponde del lago.
E’ un percorso ben tenuto, piacevole, mai difficile, adatto sia ai meno allenati che agli sportivi.
Una gran bella valvola di sfogo, fattibile e percorribile in tutte le stagioni dell’anno.