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Lago Superiore 2.254 m. 
Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu 2.419 m.

(Italia – Val Formazza)
la lunga e ripida salita, è ampiamente ripagata da un lago considerato come uno tra i più belli della Val Formazza,
con il suo colore blu scuro incastonato tra la roccia e il prato: un incanto.

Dal Passo che segna il confine di Stato, avremo una vista molto aperta su entrambi i versanti

lago superiore val formazza


Località di partenza:
 Fondovalle (fraz. di Formazza) 1.220 m. (Val Formazza)

1° Punto di arrivo: Lago Superiore 2.254 m.
2° Punto di arrivo: Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu 2.419 m.
Punto intermedio: Alpe Stivello 1.594 m.
Quota di partenza: 1.220 m.
Quota di arrivo: 2.419 m.
Dislivello: 1.199 m.
Posizione: Val d’Ossola – Val Formazza
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 3h 20 minuti in andata dal paese di Fondovalle al Lago Superiore e circa 3h 50 minuti in totale per raggiungere
il Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu

circa 3h abbondanti per il percorso di rientro dal Passo a Fondovalle
si parte dal parcheggio di Fondovalle e si segue il sentiero ottimamente indicato G98a
Periodo: da metà giugno a metà ottobre (previa verifica delle condizioni di innevamento e della
stabilità del manto nevoso)

Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: n° G98a
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Ogni angolo di queste vallate regala benessere, pace, panorami, colori, zone di paradiso, spesso (fortunatamente)
poco frequentate.

Da amanti della montagna, se ci chiedessero di stilare una classifica dei laghi più belli della Val d’Ossola,
ci risulterebbe impossibile: hanno tutti il loro “stile”, la loro “personalità”, il loro ambiente.

Tuttavia il Lago Superiore sarebbe da inserire ai primissimi posti, sicuramente sul podio “con il concreto rischio”
di vincere e passare davanti a tutti.

Adagiato in una conca, in parte erbosa e in parte circondata dalle rocce che scendono dal Pizzo Stella,
il Lago Superiore con la sua acqua dal colore blu notte è un’opera d’arte della natura.

Meglio non si poteva fare!!
Forse uno dei laghi naturali più belli che finora abbiamo incontrato nei nostri giri di trekking.
Ma ovviamente non ci siamo accontentati.
Siamo saliti fino al Passo Hendar Furggu sul confine di Stato tra Italia e Svizzera, per vederlo dall’alto,
per vivere a pieno una giornata da oltre 1.200 m. di dislivello e un totale superiore alle 6h 1/2 di cammino
tra andata e ritorno, che ci ha appagato in tutto.

La Val d’Ossola, anche questa volta ci ha fatto un nuovo grande regalo.
Benvenuti sulle pagine del nostro sito: incominciamo…..

lago superiore val formazza

In una mattina del mese di agosto inoltrato, raggiungiamo la Val Formazza e precisamente il paese di Fondovalle
che rappresenta il punto di partenza dell’escursione di oggi.

Il percorso per arrivare a Fondovalle, prevede di prendere l’autostrada A26 in direzione di Gravellona Toce,
per poi proseguire dopo il casello sulla SS33 del Sempione fino a Crodo (km 128), dove lasciamo la strada statale
per prendere la SS659.

Proseguiamo sulla SS659 fino ad arrivare a un bivio (al km 8,5), dove gireremo a destra seguendo le indicazioni
per la Val Formazza.

Arrivati al paese di Baceno giriamo a destra (sempre restando su SS659), come segnalato da un cartello che
indica la Val Formazza a circa 20 km, tralasciando la deviazione a sinistra che porterebbe al Devero.

Attraversiamo quindi il comune di Premia e successivamente varie frazioni intermedie, fino ad arrivare a Fondovalle
che si trova subito dopo la galleria lunga circa 3 km.

Poco dopo il tunnel, sulla destra, prima del ponte sopra il fiume Toce, troviamo un piccolo parcheggio dove
lasciamo la macchina.

Nel caso il parcheggio fosse completo, c’è spazio dal lato opposto della strada statale 659.
Attraversiamo a piedi il ponte e seguendo le indicazioni, ci dirigiamo verso il centro della minuscola frazione,
per poi deviare sulla destra, proseguire su un prato, e prendere una mulattiera che si addentra in un fitto e
grandioso bosco di conifere.

Vi anticipo che il percorso G98a è ottimamente segnalato lungo tutta la tratta da Fondovalle fino al
Passo Hendar Furggu, senza mai lasciare spazio a dubbi o interpretazioni.

Il tratto iniziale all’interno del bosco ci fa camminare su un tappeto infinito di aghi di pino, caduti nello scorso autunno,
il sentiero si snoda con un andamento sinusoidale continuo.

Il patrimonio di queste piante, di questi polmoni naturali è stupendo.
Il profumo della resina delizia i primi passaggi della lunga tratta che ci aspetta, e il sole cerca di filtrare tra i tronchi
per poi andare a illuminare i prati che incontriamo dopo oltre 50 minuti di cammino all’interno nel bosco.

il sole che filtra tra i rami del bosco

Arriviamo così all’Alpe Stivello 1.594 m. dove troviamo una minuscola casetta, credo usata dai pastori quando
portano al pascolo il bestiame.

La salita non molla mai, è continua dall’inizio alla fine per tutta l’escursione.
Il sentiero risale dei prati che i primi raggi del sole rendono dorati, per poi addentrarsi nuovamente, ma per
breve tempo, all’interno di una pineta di larici.

Si prosegue su una ripida conca erbosa, e si giunge nei pressi di un masso posato a terra, sul quale troviamo
alcune indicazioni.

Siamo a un bivio: a destra, oltrepassando il torrente, si va in direzione del Bosco Gurin, che tralasciamo
continuando dritto.

Si procede sul sentiero sempre lungo la conca erbosa, mantenendo alla nostra destra il Torrente Ribo, dove gli ometti,
uniti ai classici segni rossi e bianchi ci accompagnano lungo tutta la tratta.

Il silenzio di queste montagne, è solo interrotto dai fischi delle marmotte che segnalano la nostra presenza e il nostro
passaggio, oltre al piacevole scorrimento dell’acqua lungo il torrente.

Uno sguardo all’indietro e il panorama si allarga sulle montagne alle nostre spalle, con le loro creste grigie che
confinano con l’azzurro del cielo, oggi particolarmente terso e pulito: quanti percorsi, quante possibilità di salita,
non basterebbe una vita intera.

Risaliamo per circa 40 minuti un’ampia conca erbosa andando in direzione di un ripido canalone ricoperto
di pietre e sfasciumi.

Arrivati alla fine della conca erbosa, il sentiero devia a destra di 90°, e un cartello indica la direzione obbligatoria
da seguire.

In precedenza, probabilmente si risaliva il canalone.
Ma adesso per ragioni di sicurezza, il percorso è leggermente variato e vira decisamente a destra facendo
risalire un breve tratto di pietraia, che poi si trasforma in un sentiero per poi ritornare pietraia, passando accanto
a una grande parete rocciosa.

Si risale ancora per una ventina di minuti il sentiero che, attraversando dei prati, ci accompagna su una spianata.
Qui quasi come per un incanto, intravvediamo appena dopo un paletto di legno piantato nel terreno, il blu scuro
delle acque del Lago Superiore.

Ma è avvicinandoci che il lago compare in tutta la sua maestosa bellezza.
Adagiato in una conca naturale, da un lato è circondato dal verde del prato, mentre dal lato opposto confina
con l’imponente parete rocciosa che scende dal Pizzo Stella e si rispecchia all’interno del bacino.

La sua acqua trasparente, blu scura, ha un colore che non sembra reale: un’opera d’arte della natura.
Notiamo una particolarità di questo lago di origine glaciale: non è alimentato da nessun torrente, ma da una sorgente
sotterranea che, chissà con quale curioso e tortuoso percorso, arriva fino qui: un’altra magia.

Siamo in un contesto naturale di altissimo prestigio che, ancora una volta, dovrebbe ricordarci l’importanza
del rispetto e l’attenzione che bisogna porre all’ambiente in generale, ma in particolare per quello montano,
reso fragile anche dal triste cambiamento climatico che stiamo purtroppo vivendo.

La montagna bisogna custodirla con amore e gelosia.
Il Lago Superiore con una profondità di quasi 35 metri, è il secondo lago naturale della Val Formazza.
Si resta incantati davanti a tanta bellezza che abbiamo guadagnato dopo 3h 1/2 di salita e oltre 1.000 m. di dislivello.
Cerchiamo di cogliere le varie sfumature che cambiano a secondo delle angolazioni, regalando fotografie e
momenti unici di montagne straordinarie.

Il colore blu notte dell’acqua, contrasta con il verde del prato e il grigio delle pareti rocciose poste accanto.

Lago Superiore Val Formazza
Lago Superiore Val Formazza

Le nuvole bianche che oggi corrono veloci nel cielo, si riflettono all’interno dello specchio d’acqua, andando
a variare i colori e il suo aspetto.

Fotografiamo un ometto saggiamente costruito da qualcuno, con una serie di sassi perfettamente incastrati
tra loro e posto dentro l’acqua.

Il Lago Superiore, raggiungibile sia dal versante italiano che da quello svizzero, pur essendo una meta ambita,
non è particolarmente frequentato e questo impreziosisce e rende magico questa oasi di pace e tranquillità
di altissimo profilo.

Lago Superiore Val Formazza

Dopo una sosta rigeneratrice sulle sponde del lago, mantenendo alla nostra destra il Pizzo Stella,
riprendiamo a salire in direzione del Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu 2.419 m. che rappresenta il
confine di Stato tra Italia e Svizzera.

Questo ci permetterà di vedere il Lago Superiore dall’alto e avremo la vista sia sul versante italiano che svizzero.
Il sentiero si inerpica in modo deciso andando a risalire un costone erboso e in breve tempo il lago visto da una
posizione privilegiata, è ancora più bello di quanto sembrava standogli accanto.

Lago Superiore Val Formazza
Lago Superiore Val Formazza

Il segnavia è sempre il G98a.
Superato il primo tratto erboso del sentiero, l’aspetto cambia totalmente.
Bisognerà risalire per circa 20 minuti e fin quasi in cima, una lunga serie di grossi massi precedentemente caduti
all’interno del canalone posto tra il Pizzo Biela (alla nostra sinistra mentre saliamo), e il Pizzo Stella (alla nostra destra).

Il percorso è anche in questo caso ottimamente indicato, con i bollini bianchi e rossi che passo dopo passo,
permettono un facile e sicuro orientamento tra le rocce di media / grande dimensione.

L’arrivo sul colletto del Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu, segna anche il confine di Stato italo – svizzero.

confine di stato Passo di Bosco, Hendar Furggu

La vista sul versante svizzero è molto aperta, e permette di individuare tutta una serie di vette tra cui
il Pizzo Alzasca e il Pizzo Molinera.

Dal lato svizzero, scende il sentiero (che per un lungo tratto attraversa una grossa pietraia), e conduce nella
vallata opposta che porta a Grossalp e al Bosco Gurin in Val Maggia.

Tre piccoli laghetti, “posati” su un ampio pianoro erboso, rendono particolarmente gradevole il panorama su
questo versante.

Dal Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu, guardando invece il lato italiano, non si individua il Lago Superiore,
visibile solo dopo una quindicina di minuti di discesa, ma abbiamo una vista molto aperta e incantevole su tutte
le montagne frontali che si accavallano una dopo l’altra.

Il percorso di discesa verso Fondovalle è lo stesso affrontato per la salita.
Nessun punto di appoggio è presente lungo la tratta, la copertura cellulare è scarsa.
Quando dal Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu si scende verso il Lago Superiore, la vista sullo stesso
è qualcosa di indescrivibile.

Con queste fotografie che vi lascio qui sotto, si chiude una giornata stupenda trascorsa tra le montagne
della Val Formazza.

lago superiore val Formazza
lago superiore val Formazza

Il Lago Superiore è a nostro avviso, uno tra i laghi più belli in assoluto della zona.
La Val d’Ossola anche questa volta ha saputo farci un regalo di vita magnifico.
L’unico dispiacere è stato quello del dover ritornare a valle, e di abbandonare un luogo nel quale si respira
il benessere della vera montagna.

Quella montagna che si guadagna con la fatica della salita, ma che vi ripaga abbondantemente con scorci magici
e unici in tutto.


Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
il Lago Superiore in Val Formazza è forse uno tra i più belli della Val d’Ossola.

Incastonato in una conca, tra la parete rocciosa che scende dal Pizzo Stella e un terrapieno erboso,
ha un colore blu scuro incredibile.

Il riflessi delle nuvole e delle montagne che si specchiano al suo interno, le ondine sull’acqua spinte dal vento,
il suo affluente nascosto sotto la sua superficie e quindi non visibile, rendono questo lago una meravigliosa creazione.

Bisogna mettere in conto quasi 3h e 30 minuti e circa 1.000 m. di dislivello per arrivare al lago e quasi
4h e oltre 1.200 m. per arrivare al Passo di Bosco / Passo Hendar Furggu.

Il percorso è ottimamente segnalato lungo tutta la tratta.
Posto non molto frequentato e questo aggiunge un valore non da poco alla poesia.