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Lagoa do Congro 406 m. (Azzorre – São Miguel)
semplice e breve escursione a un lago dal colore verde, poco conosciuto e mascherato da una fitta vegetazione

lagoa do congro


Località di partenza:
 lungo la strada provinciale EN4-2A poco distante dal paese di Ribeira Seca

Punto di arrivo: Lagoa do Congro 406 m.
Quota di partenza: 526 m.
Quota di arrivo: 406 m.
Dislivello: 120 m. (dislivello negativo)

Posizione: nella zona quasi centrale dell’isola di São Miguel, poco distante dal paese di Ribeira Seca e equidistante tra
il Lagoa di Furnas e il Lagoa do Fogo

Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 30 minuti per l’arrivo al lago che prevede un tratto in discesa, essendo incastonato in una conca
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: inesistente

Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Immerso all’interno di una fitta foresta, il Lagoa do Congro non è uno tra i laghi più conosciuti e più frequentati
dell’isola di São Miguel e non si trovano molte informazioni sulle guide turistiche della zona.

Il percorso di avvicinamento prevede di prendere la strada provinciale EN1-1A e raggiungere la piccola località di
Ribeira Seca, per poi andare a prendere la strada provinciale EN4-2A e percorrerla fino a trovare l’indicazione
del Lagoa do Congro.

In alternativa, digitando su Google Maps Lagoa do Congro, arriverete a destinazione.
Il parcheggio è lungo la strada provinciale EN4-2A, nei piccoli spazi a disposizione.

Una volta parcheggiata l’auto, si prende a piedi una strada poderale abbastanza ampia che inizialmente attraversa
dei campi coltivati e man mano che la si percorre, si addentra sempre più all’interno di un bosco che diventa
sempre più fitto.

Questa volta a differenza di tutte le escursioni che abbiamo fatto in zona, per raggiungere il lago, non saliremo,
ma scenderemo.

Infatti il punto di partenza di questo semplice e breve trekking è più in alto rispetto al punto di arrivo.
Considerate un dislivello negativo di circa 120 m. con un tracciato ben evidente e ben segnalato e parecchio selvaggio
che in circa 30 minuti ci porta dal parcheggio all’unica sponda accessibile.

Il Lagoa do Congro con le sue acque di colore verde, è incastonato all’interno di un cratere vulcanico ampio e basso,
quasi perfettamente tondo con un diametro di circa 500 m. e una profondità di 16 m. e circondato da una fitta vegetazione.

Sembra che il magma abbia interagito con l’acqua provocando grandi esplosioni che hanno successivamente modellato
la conca dove attualmente risiede.

La sua formazione risale a circa 3.900 anni fa a seguito di una potente eruzione e si trova nel complesso vulcanico
di Achada Das Furnas, in una delle zona sismiche più attive delle Azzorre.

Questo lago è alimentato da tre sorgenti e da un piccolo torrente e purtroppo non è possibile aggirarlo.
Arrivati tramite il sentiero sulla sponda (l’unica accessibile), non è possibile andare in nessun’altra direzione a causa
della fitta vegetazione e dell’assenza di qualsiasi tracciato.

E’ un luogo selvaggio, e una delle sue caratteristiche è rappresentata propio dalla ricca vegetazione che fa da contorno
al lago mascherando le pareti del cratere vulcanico.

Anche in questo caso ci troviamo all’interno di un’area protetta, e qui vengono a riprodursi molti uccelli migratori
tra cui l’airone.

E’ un’escursione semplice, breve, che consigliamo nel caso vi ritrovate da queste parti con due ore libere a
vostra disposizione.

In realtà, in zona c’è un secondo lago, denominato Lagos dos Nènufares, che pare essere molto più piccolo rispetto al
Lagoa do Congro e interamente ricoperto dalle ninfee.

Ma attenzione che in questo caso il percorso di arrivo non è indicato, di difficile accesso e molto fangoso.
E’ quindi sconsigliato avventurarsi in solitaria.
Il percorso di rientro è il medesimo di quello affrontato in andata.
Si chiude così un semplice trekking che ci ha portato a vedere un “altro spicchio” dell’isola di São Miguel.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Andreina Baj e Gaia Giordano


Note:
il Lagoa do Congro si trova incastonato all’interno di un cratere di origine vulcanica.

Dal colore verde, non è aggirabile ed è circondato da una fitta e selvaggia vegetazione.
Il percorso di accesso è semplice e in poco più di venti minuti dal parcheggio, si giunge a destinazione.