Monte Comana 1.210 m.
“Sentiero delle Espressioni” – giro ad anello
(Italia – Valle Intelvi – Schignano Località Posa)
rilassante percorso di trekking che si snoda in prevalenza all’interno di fitte foreste e che riporta al punto di partenza,
formando un giro ad anello. Il dislivello contenuto, un tracciato molto ben segnalato e le tante sculture in legno che
troverete lungo il sentiero, avvalorano non di poco questa escursione
Località di partenza: Schignano Località Posa 840 m. (Valle Intelvi)
1° Punto intermedio: Alpe Nava 950 m.
2° Punto intermedio: Cascina del Comitti 1.008 m.
3° Punto intermedio: Alpe Comana 1.096 m.
4° Punto intermedio: Monte Comana 1.210 m.
5° Punto intermedio: Pian d’Erba 1.110 m.
6° Punto intermedio: Roccolo del Messo 1.165 m.
7° Punto intermedio: Colma di Binate 1.133 m.
Punto di arrivo: Schignano Località Posa 840 m. che rappresenta sia il punto di partenza, che il punto di arrivo
di questo giro ad anello
Quota di partenza: 840 m.
Quota massima raggiunta: 1.210 m.
Quota di arrivo: 840 m.
Dislivello: circa 370 m.
Posizione: Valle Intelvi, presso il paese di Schignano in Località Posa 840 m.
E’ anche possibile trovare parcheggio superando la frazione di Schignano in Località Posa e arrivando in pochi minuti
alla frazione Almanno
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: circa 2h 1/2 per completare l’anello, con partenza e arrivo a Schignano Località Posa
Periodo: tutto l’anno, previa verifica delle eventuali condizioni d’innevamento
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: seguire i bollini gialli “sentiero delle espressioni”
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Piacevole e semplice giro ad anello, che senza essere mai impegnativo, permette di arrivare al Monte Comana,
dal quale si apprezza una vista molto ampia sul Lago di Como e su tutte le vette circostanti.
La maggior parte del percorso del trekking di oggi, (ottimamente segnalato), avviene in prevalenza all’interno di fitti boschi,
con visuali sull’entroterra e sui vari paesini arroccati sulle dorsali delle montagne.
Particolari e piacevoli le tante rappresentazioni in legno che troverete lungo tutta la tratta, dalla quale prende il nome
“Sentiero delle Espressioni”.
Vi raccontiamo i dettagli dell’escursione di oggi, che ha come unico “difetto”, quello di essere piuttosto frequentata.
Benvenuti o bentornati sulle pagine del nostro sito.
In una delle prime calde giornate di inizio primavera, abbiamo optato per “un’escursione tranquilla”, dal dislivello
contenuto, a nostro avviso, particolarmente adatta nella stagione primaverile, (nell’attesa di uscite più impegnative),
o in autunno, per apprezzare i colori del foliage.
Il “Sentiero delle Espressioni”, inaugurato nel 2014 è un percorso in continua evoluzione, ed è nato dalla collaborazione
tra ERSAF (ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), il Comune di Schignano e gli artisti dell’Associazione
la M.A.SCH.E.R.A, conosciuti per le tradizionali maschere carnevalesche.
Per arrivare fin qui, impostate sul navigatore “Schignano Località Posa”.
Percorrerete la panoramica SS340 del Lago di Como, che da Como conduce ad Argegno, per poi inerpicarsi poco dopo,
su una stradina asfaltata, che tortuosa, risale fino a portavi nei pressi della frazione di Schignano.
Lungo i bordi della carreggiata, una volta giunti a Schignano Località Posa, troverete alcuni spazi con la possibilità
di parcheggio.
I posti a disposizione, non sono molti, e il consiglio è quello di arrivare sul presto la mattina.
Noi abbiamo superato Schignano Località Posa e ci siamo fermati nella piccola frazione appena dopo: Almanno.
Su strada asfaltata, abbiamo percorso a ritroso un breve tratto di pochi minuti, fino a incrociare alla nostra destra
il percorso di salita per il “sentiero delle espressioni”.
Si trovano fin da subito le indicazioni per l’Alpe Nava e per l’Alpe Comana che rappresentano due delle tappe
del giro ad anello di oggi.
Il tracciato inizia con un breve tratto in cemento, per poi trasformarsi poco dopo nel classico sentiero di salita,
che si addentra in un fitto bosco e in circa 20 minuti conduce all’Alpe Nava, riconoscibile per alcune case in pietra
che troveremo a bordo del tracciato.
L’Alpe Nava 950 m. ha un’estensione complessiva di 18 ettari e il suo nome indica “conca prativa o piano tra i boschi”.
Viene utilizzata prevalentemente per ospitare il bestiame, composto in gran parte da vacche e capre.
L’Alpe Nava è una delle poche Alpi di queste vallate, ad avere una sorgente d’acqua perenne, che viene captata
anche dall’acquedotto comunale di Schignano per rifornire Comana.
Sul tetto dell’acquedotto, si trova una vasca per la raccolta dell’acqua piovana, successivamente utilizzata per il bestiame.
Il “Sentiero delle Espressioni”, attraversa l’Alpe Nava, passando accanto alla stalla, al fienile e all’abitazione che,
avendo conservato la sua vocazione prettamente agricola, è abitata tutto l’anno.
Ed è qui, all’Alpe Nava, che incominciamo a incontrare lungo il sentiero, le prime grandi sculture in legno,
che troveremo disseminate lungo tutta la tratta del “Sentiero delle Sspressioni”, in circa 60 pezzi.
I Mascherai di Schignano fanno parte dell’associazione culturare la M.A.SCH.E.R.A (Mascherai Artisti SCHignanesi
ed Estimatori Ricercatori Associati), nascono nel 2010 a Schignano con l’intento di condividere la passione per l’intaglio
delle maschere.
Promuovendo ogni forma di arte e di cultura, gli artisti si occupano di conservare e tramandare le tradizioni legate
alla maschera stessa e gli aspetti folcloristici dello storico carnevale di Schignano.
Gli abili intagliatori del legno, hanno dato vita con gli scalpelli, a forme d’arte posizionate all’interno nel bosco.
Le cortecce e i tronchi degli alberi sono così diventati espressioni di allegria e di sorpresa, simboli di saggezza
e di paternità, volti intensi ed emozionanti.
Il sentiero conduce il visitatore alla scoperta di una scultura dopo l’altra, in un piacevole percorso
nella Foresta Regionale Valle Intelvi.
Grazie al sapiente lavoro degli artisti, nuove creature del bosco e nuovi volti intagliati nel legno si aggiungono
di anno in anno, accogliendo il visitatore in un magico cammino tra arte e natura.
Si è cercato di valorizzare il patrimonio naturalistico della zona, con l’artigianato locale.
Dall’Alpe Nava, seguendo fedelmente i bollini gialli, si prosegue arrivando in pochi minuti alle case diroccate
della Cascina del Comitti 1.008 m.
Da qui il tracciato risale una collinetta e superando un breve tratto formato da scalini in legno, si giunge nella
conca dell’Alpe Comana 1.096 m. dove sono presenti un piccolo lago (bolla), dei fabbricati rurali e un agriturismo.
L’Alpe Comana 1.100 m. è una grande estensione di pascoli, interamente circondata da boschi di faggi e betulle.
In questa oasi naturale, accanto a un laghetto, dove viene raccolta l’acqua piovana per abbeverare il bestiame,
troviamo l’agriturismo, le stalle, il caseificio e un locale interrato, che protetto dall’ombra di grossi faggi, è adibito
alla stagionatura dei formaggi.
Il latte prodotto, viene trasformato direttamente in loco per produrre formaggi e ricotta.
Questo piccolo complesso, formato da una stalla, da una grotta per la conservazione degli alimenti e da una casa,
è stato fortunatamente conservato e mantenuto grazie alla realizzazione di un agriturismo.
Il “Sentiero delle Espressioni”, prosegue aggirando la cascina dell’Alpe Comana, passando accanto alla stalla,
e superando e costeggiando il laghetto, risale una deliziosa conca erbosa, per poi virare in modo deciso verso destra.
Si rientra così in un bosco formato prevalentemente da betulle, che conduce a un bivio.
Proseguendo dritto, ci si incammina per raggiungere il Roccolo del Messo (la nostra tappa successiva del giro ad anello),
mentre deviando a sinistra, si risale brevemente un tratto del bosco, che in pochi minuti ci ha portato
al Monte Comana.
La panoramica cima del Monte Comana, apre una spettacolare vista sul Lago di Como, e questo è l’unico punto
dell’escursione di oggi, che ci ha permesso di ammirare il lago.
Il Monte Comana, è raggiungibile in circa 15 minuti dall’Alpe Comana.
Il versante est precipita ininterrottamente per oltre 1000 metri direttamente nelle acque del Lago di Como che troverete
“ai vostri piedi”.
Alla vostra sinistra c’è la biforcazione con la punta di Bellagio, mentre alla vostra destra si individua facilmente uno dei
due rami della “Y” rovesciata: quello che si estende verso Como.
Le barche che attraversano il lago, da qui sono dei “semplici puntini bianchi” che si muovono lentamente nell’acqua.
Scrutando l’orizzonte, in particolare nelle giornate terse, ecco tutta una serie infinita di linee di cresta e di vette tra cui:
il Monte di Tremezzo 1.700 m.; il Pizzo Badile 3.308 m.; il Monte Legnone 2.609 m.; il Pizzo Alto 2.512 m.;
il Monte San Primo 1.682 m.; i Corni di Canzo 1.373 m.; il Resegone 1.875 m.; il Colmegnone 1.383 m….
solo per citare alcune delle montagne visibili a occhio nudo…
Vale la pena fermarsi un momento e sedersi sui grossi massi che fanno da contorno a questa piccola area di sosta,
per godere a pieno di una vista esclusiva.
Molto caratteristico e piacevole.
Dal Monte Comana, per proseguire con il giro ad anello, bisogna per qualche minuto ripercorrere a ritroso
il sentiero che ci ha portato qui, fino a incontrare il cartello che indica la direzione per il Roccolo del Messo.
Ritorniamo così all’interno del bosco, lungo questo sentiero rilassante, piacevole, mai faticoso e ottimamente segnalato.
Accompagnati da decine di sculture e camminando su un tappeto infinito di foglie, raggiungiamo in circa 20 minuti
la zona denominata Pian d’Erba che attraversa il pieno della foresta.
Si risale brevemente e per qualche minuto una collinetta e arriverete alla casetta in pietra denominata
Roccolo del Messo.
Il Roccolo del Messo è una antica costruzione che serviva nel passato per la cattura degli uccelli.
L’invenzione risale alla fine del secolo XVI, nell’alta Val Brembana, dove alcuni monaci, per sopperire alla fame
delle popolazioni locali, pensarono di catturare con reti i numerosi uccelli che transitavano nei periodi autunnali.
Queste costruzioni denominate “roccoli”, sono situate in particolari posizioni topografiche, generalmente su crinali
vicino a selle o passi, cioè in posizioni strategiche lungo le rotte di migrazione degli uccelli.
Dal Roccolo del Messo, il sentiero prosegue attraversando la Foresta della Valle Intelvi, (dove purtroppo diversi alberi
sono stati abbattuti in quanto malati), fino a giungere su un pianoro erboso denominato Colma di Binate 1.133 m.
Alcune vecchie baite in pietra semi diroccate, e la “Cappella degli Alpini”, ci accolgono su una collinetta dalla quale
si apprezza un’ampia vista verso i tanti paesini che compongo la Valle Intelvi: un bel colpo d’occhio.
La Colma di Binate è l’ultimo punto panoramico del trekking di oggi.
Da qui, si prende una mulattiera in cemento che in circa 30 minuti ci ha riportato al punto di partenza di questa mattina.
Si conclude così una giornata trascorsa sui percorsi della Valle Intelvi, in un piacevole mosaico di boschi, pascoli e
di panorami sul Lario.
Il sentiero è di facile percorribilità e consente di osservare le sculture esposte partendo dalla località Alpe Nava
e arrivando fino alla Colma di Binate, lungo l’itinerario denominato “la Conca di Schignano”.
Il tracciato del “Sentiero delle Espressioni” che abbiamo percorso oggi, ha molti “pannelli informativi” che, brevemente,
illustrano e spiegano la storia, le caratteristiche, gli alpeggi e il passato di questi luoghi: un’ottima idea.
Un modo per conoscere e scoprire come si svolgeva molti anni fa la vita tra queste montagne.
Il sentiero, oltre ad essere ben tenuto, è ottimamente indicato dai tanti bollini gialli.
Le sculture in legno, disseminate ovunque, avvalorano ulteriormente il luogo, ideale per una passeggiata rilassante
di qualche oretta.
Questa zona fa parte di un importante patrimonio verde di oltre 23.000 ettari, costituito dalle 20 “Foreste della Lombardia”.
La zona si estende per circa 82 ettari e risulta suddivisa in tre grossi appezzamenti separati tra loro: Alpe Nava-Comana,
Alpe Carolza e Alpe Bedolo, più altre piccole porzioni sparse (Alpe Fontanella).
E’ solo camminando lungo i sentieri e i percorsi di montagna, che mi rendo conto di quanto sia bello il mondo
che ci circonda.
Un mondo naturale che non smette mai di stupirmi.
Tutto il resto non conta nulla.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: il “Sentiero delle Espressioni” che da Schignano Località Posa, sale verso il Monte Comana e ci accompagna
a toccare ben sette punti intermedi che si trovano lungo la tratta, è ottimamente segnalato.
Le tante sculture in legno avvalorano un percorso rilassante, mai faticoso, piacevole in ogni stagione.
Il Lago di Como è visibile solo dal Monte Comana, perché questo trekking si snoda principalmente all’interno di boschi
e grandi foreste di alto valore naturale.
Un bel giro, adatto a tutti, fattibile in qualsiasi stagione dell’anno, (previa verifica delle eventuali condizioni di innevamento
nei periodi più freddi).