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Monte Piambello 1.125 m. (Italia – Prealpi Varesine)
il percorso di salita avviene per tutta la tratta all’interno di meravigliosi boschi di faggi, castagni, betulle e abeti…

monte piambello

il percorso di salita dall’Alpe Tedesco al Monte Piambello


Località di partenza:
Passo del Tedesco 785 m.
Quota di arrivo: Monte Piambello 1.125 m.
Dislivello: 340 m.
Posizione: Parco delle 5 Vette di Cuasso al Monte
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 1h 45 minuti
Periodo: tutto l’anno (previa verifica delle condizioni di eventuale innevamento)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: lungo lo stesso percorso di salita
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Il Monte Piambello è una montagna che sorge nell’area territoriale di Varese e si trova nel Parco delle
5 Vette di Cuasso al Monte.

Il percorso di salita avviene per tutta la tratta all’interno di meravigliosi boschi di faggi, castagni, betulle e abeti,
quindi fresco d’estate e soprattutto magico in autunno con i classici colori giallo / rossiccio delle foglie cadenti.

Per raggiungere il punto di partenza della nostra escursione, da Varese siamo andati fino al paese  di Cavagnago e successivamente con la macchina siamo saliti fino al Passo del Tedesco 785 m.
Si parcheggia in piccoli slarghi che si trovano lungo la carreggiata piuttosto stretta e tortuosa ma ben tenuta.

Dal Passo del Tedesco un cartello bianco e rosso indica la direzione verso il Monte Piambello e si prende un
sentiero che inizia a salire.

Noi siamo stati in questo posto in una domenica del mese di novembre, e per tutto il percorso abbiamo
camminato su un tappeto sterminato di foglie cadute per il periodo autunnale.

Suggestivo il luogo, tra la nebbiolina classica del mese, i ricci dei castagni e parecchi funghi con la testa rossa a
puntini bianchi, (estremamente velenosi) che sbucavano nel terreno facendosi spazio tra le foglie.

La salita è semplice, adatta a tutti, con un dislivello di soli 350 m. non presenta alcun tipo di difficoltà.
Indicazioni per raggiungere il Monte Piambello, pressoché inesistenti, bisogna andare a intuito.
Abbiamo trovato un cartello a inizio percorso e un secondo cartello a circa 20 minuti dalla vetta, e non conoscendo
la zona, non è stato immediato individuare la traccia che inoltre presenta alcune biforcazioni.

Sulle cortecce degli alberi, ogni tanto sono presenti i classici segni bianchi e rossi che indicano la via, ma una
segnalazione più attenta sarebbe necessaria per evitare di perdersi.

Il sentiero che in alcuni tratti lascia spazio a un’ampia mulattiera, avviene sulla Linea Cadorna dove si trovano ancora
le gallerie realizzate dai militari.

Pace e tranquillità sono di casa, e il luogo permette di immergersi in un ambiente naturale con i profumi del bosco
e una ricchissima vegetazione.

Dopo circa 15 minuti di salita, si giunge in un’area chiamata Belvedere 868 m. (dove è posta anche
una panchina in legno), dalla quale si ammira la vista sulle montagne circostanti, sulle Alpi e su due laghi:
il Lago di Ghirla e il Lago di Ganna.

Una sosta è obbligatoria in questo luogo, particolarmente suggestivo nelle giornata limpide,
con una balconata stupenda.

Riprendiamo il cammino verso il Monte Piambello su un manto unico di foglie.
Vediamo spesso spuntare delle “teste rosse” dal terreno: sono decine di funghi che abbelliscono e colorano
ulteriormente il luogo.

Troviamo delle frecce che indicano vari percorsi per le mountain bike.
Il luogo si presta molto per fare lunghi giri in questi boschi e raggiungere in breve tempo più mete, rispetto a quelle
che si possono fare in giornata solo attraverso il trekking.

Sicuramente da valutare per la prossima volta.
Noi continuiamo il nostro cammino fino a raggiungere delle gallerie realizzate e utilizzate in tempo di guerra
e ancora in buone condizioni.

Come detto in precedenza, le indicazioni pressoché assenti, ci portano a dover chiedere a degli escursionisti
se siamo sul percorso corretto.

Sappiamo dell’esistenza di percorsi ad anello, ma senza una traccia chiara da seguire è molto difficile anche solo
immaginarli: un vero peccato, questo è un aspetto che andrebbe migliorato in tempi ragionevolmente stretti.

Dalle gallerie della Linea Cadorna, al Monte Piambello il percorso è breve e in circa 20 minuti arriviamo sulla cima.
Dal pianoro posto sulla cima, (con un curioso presepe realizzato in una nicchia), osserviamo il Lago di Lugano e il
versante Svizzero, fino al Monte San Giorgio.

Voltandosi dalla parte opposta, c’è il versante italiano, il Lago di Ganna, il Lago di Ghirla e tutta la catena delle Alpi.
Ci fermiamo per rilassarci e ci facciamo scaldare ancora un pò da un tiepido sole, considerato
il periodo di autunno inoltrato.

Approfittiamo per fare un volo con il drone e documentare la nebbia che all’orizzonte avvolge le varie colline,
i colori autunnali su migliaia di alberi che popolano il luogo e tutte le montagne circostanti.
Piacevole riflettere e godersi un panorama niente male.
Luogo (purtroppo), piuttosto affollato.
Il percorso di discesa è il medesimo di quello affrontato per la salita.
Rientriamo soddisfatti della giornata e delle riprese video che abbiamo realizzato.
L’autunno è una stagione affascinante e i suoi colori sono impareggiabili.
Questi boschi sono un patrimonio da preservare e curare.

Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
piacevole escursione di trekking che si svolge quasi per tutta la tratta all’interno dei boschi.

Percorso di salita poco impegnativo, nel nostro caso con i colori autunnali che hanno reso l’ambiente “magico”.
Peccato per l’assenza di segnalazioni lungo il sentiero: un aspetto da migliorare perchè può disorientare chi non
conosce la zona.