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Mull Head  (Scozia – Orcadi)
meravigliosa riserva naturale con un lungo percorso di trekking tra scogliere a picco sul mare, manti erbosi, fiori e piante di erica

mull head

la mappa del percorso che abbiamo fatto tutto all’interno della riserva naturale di Mull Head


Punto di partenza:
poco dopo il paese di Deerness si arriva a Mull Head
Punto di arrivo: Mull Head (giro ad anello)
Dislivello complessivo: 0 m.
Tempo impiegato: 4 h 30 minuti
Difficoltà: E [scala livelli difficoltà]
Periodo consigliato: tutto l’anno (attenzione alle improvvise e violente raffiche di vento e all’esposizione delle cliffs)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Mull Head è una meravigliosa riserva naturale che permette un lungo percorso di trekking tra scogliere a picco
sul mare, manti erbosi, fiori e piante di erica.
Per raggiungere questa località, è sufficiente digitare “Mull Head” in google maps o in alternativa, raggiungete il paese di Deerness, attraversatelo e la strada finirà a Mull Head.
Al fondo di questa strada, troverete un piccolo parcheggio (indicato anche da cartelli).
Lasciata quindi l’auto, si prende un sentiero in direzione mare e in pochi minuti, arriverete al “The Gloup” che è
una grotta marina, visibile dalla superficie in quanto è collassato il terreno, formando un cratere.
Particolare.
Mai visto nulla del genere.
Immaginate un prato, con un bel manto erboso, e improvvisamente trovate una grande voragine, molto profonda con
all’interno il mare.
Questa voragine, denominata “The Gloup” è collegata direttamente al Mare del Nord tramite una grotta sotterranea.

Nel silenzio del luogo, si sente l’eco del moto ondoso all’interno di questa caverna.
Personalmente l’ho trovato inquietante di giorno, non oso pensare con il buio della notte…..
The Gloup è una delle particolarità di questo luogo.
Il nostro cammino prosegue tenendo il mare alla destra, siamo sopra le cliffs di questa riserva naturale, immersi
nel silenzio, con il rumore del soffio del vento, sempre presente, ma (cosa non scontata per questi luoghi),
con anche il sole !!

Poco frequentata dai turisti, noi in una giornata del mese di agosto, avremo incontrato forse 10 persone.
Dopo circa 1 km di trekking lungo la scogliera con vista a 180° sul Mare del Nord, si arriva al Brough of Deerness.
Brough of Deerness è una sorta di isolotto, parzialmente attaccato alle cliffs che abbiamo percorso.
Per arrivarci, serve attenzione, c’è un tratto un pò esposto e si passa su una roccia molto erosa dal tempo e dal mare.
Un sistema di catene ancorate alla parete della roccia, permette una più agevole risalita tramite la scalinata
scavata nella roccia.

Questa piccola isola, è stato nel lontano passato un insediamento vichingo e restano alcune “rovine” di una
cappella precedentemente costruita.
La particolarità e la bellezza di Brough of Deerness (per quanto di piccola dimensione) è la vista su tutta la baia, sulle
cliffs e sul Mare del Nord.
In lontananza si intravvede qualche barca di pescatori, il silenzio è solo interrotto dal verso dei gabbiani.
Posto particolare, selvaggio, immersi nell’erba che spesso nasconde il bordo della scogliera, è quindi
richiesta attenzione.
Ben visibili una spiaggia e una baia.

Abbiamo proseguito per altre 2 ore il nostro cammino, sempre su un manto erboso, spesso formato da piante di erica.
Troverete piccoli stagni di acqua dolce, e osservando bene il mare, è possibile intravvedere le foche che spesso si
riposano sopra le scogliere che affiorano dall’acqua.
Noi siamo arrivati fino a una staccionata che delimita il circuito.
Il rientro può avvenire tramite il percorso di andata, oppure tagliando in mezzo all’erica, dove troverete comunque
dei sentieri tracciati.
Come detto in precedenza, la poca “presenza umana” rende questo luogo un’oasi naturale con tanti uccelli e
le relative nidiate.
Sarete voi e la natura selvaggia.

La copertura cellulare è scarsa, spesso assente e non vi è alcun punto di ristoro.
Bisogna quindi prevedere cibo e acqua, oltre a un abbigliamento classico da trekking, che ripari dal vento e
dal possibile arrivo della pioggia.
Prima di prendere la macchina per rientrare, merita una visita il Mull Head Visitor Center.
Si tratta di una casetta sempre aperta, molto ben tenuta, dove all’interno è possibile trovare spiegazioni dettagliate
e depliant del posto.
Con una simpatica e creativa struttura di legno, vengono spiegate le varie razze di uccelli, e fino a quale profondità
arrivano per andare a pescare il pesce….
Ma non mancano molte altre informazioni.
Bella iniziativa, indice di un paese civile, dove esiste ancora il rispetto per le “cose comunitarie” utili a tutti.

La giornata si conclude con un bel ricordo di un posto che ci è piaciuto tanto.
Uno dei molti luoghi belli delle Orcadi.
Ho trovato Mull Head selvaggio quasi quanto Yesnaby dopo essermi addentrato per ore.
Due luoghi fantastici che meriterebbero una seconda visita più accurata, magari  per fare foto e riprese
in condizioni particolari.
Purtroppo manca il tempo, ma con la promessa di un ritorno appena possibile.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj


Note: fantastico giro di trekking ad anello, immersi nella natura, in un posto incredibile.

Mai visto delle “crepacciate” (classiche dei ghiacciai alpini), sulla terra ferma e al mare.
Camminando si incontrano voragini anche di 30 m. di profondità con sotto il mare e la risacca.
Il resto del percorso avviene tra scogliere, cliffs, e campi sterminati di erica.
Molto bello, attenzione alle raffiche di vento, spesso violente e improvvise.
Non state mai sul bordo delle scogliere, abbiate cura di mantenere una distanza di almeno una decina di metri.
Giornata fenomenale in un ambiente strepitoso.