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Rifugio Alpini Fratelli Pedercini 1.165 m.
(Italia – entroterra dell’Alto Garda – Passo Nota)
rifugio “originale”, diverso dagli altri, ubicato in una zona appartata e tranquilla, con una vista molto aperta su
tutto l’entroterra dell’Alto Garda

rifugio alpini fratelli pedercini


Località di partenza:
 Vesio 626 m.
Quota di partenza: 626 m.
Quota di arrivo: 1.165 m.
Dislivello: 539 m.
Posizione: nell’entroterra dell’Alto Garda, partendo dal paese di Vesio e andando in direzione del Passo Nota

Difficoltà: E [scala livelli difficoltà],
Ore: in auto partendo da Vesio 30 min.
in MTB partendo da Vesio 1h 30 minuti
a piedi partendo da Vesio 2h 20 minuti
Periodo: da metà marzo a fine ottobre (previa verifica delle condizioni dell’eventuale manto nevoso)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: per la via di salita

Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Sappiamo che il Lago di Garda è strepitoso. 
Offre scenari unici, con i suoi borghi a bordo acqua, i porticcioli, le piste ciclabili, la possibilità di prendere i traghetti e
spostarsi da una sponda all’altra, i tramonti, i colori…..

Ma altrettanto bello, molto più tranquillo, meno caotico e super panoramico è l’entroterra del Garda, che offre
innumerevoli escursioni di trekking e di MTB.

Noi oggi siamo andati al Rifugio Alpini Fratelli Pedercini, forse non così conosciuto, ma sono restato innamorato della
sua location, della sua “originalità”, della pace di questo luogo, abbastanza vicino al Lago di Garda, ma anche così
diverso e isolato.

Buongiorno, benvenuti o bentornati sulle pagine del nostro sito.
Siamo in una giornata di sole di metà aprile.
Ieri siamo stati sulla pista ciclabile di Limone sul Garda, oggi abbiamo optato per un’escursione più “appartata”,
lontani dal caos e dal traffico.

In auto da Limone sul Garda, abbiamo percorso la SS45 bis della Gardesana (sulla sponda occidentale del lago),
andando in direzione del paese di Campione, che abbiamo superato.
Successivamente abbiamo svoltato a destra inoltrandoci nell’entroterra e seguendo le indicazioni per Tignale.
La strada si inerpica e inizia a salire, offrendo degli scorci magnifici sul Lago di Garda.
In particolare, lungo il percorso, arriverete in un’area di parcheggio di un locale denominata “Panorama al Fil”,
nel paese di Oldesio, dove vi consiglio assolutamente di fermarvi, perché c’è una balconata aperta a 180° con una
vista strepitosa su tutto il Lago di Garda, in particolare sulla sponda rivolta verso Sirmione e Desenzano del Garda che
si apre quasi a sembrare un mare più che un lago.
Molto romantico e perfetto per gli amanti della fotografia che vogliono immortalare il tramonto: qui è come essere in
viaggio su una nuvola e poter guardare tutto dall’alto verso il basso.

Da Oldesio seguiamo le indicazioni che ci portano a Tignale e successivamente tramite le strade interne,
piuttosto strette e tortuose, immerse nella vegetazione di fitti boschi, tra ripide salite e successive discese,
arriviamo fino al paese di Vesio: nostro punto di partenza dell’escursione di oggi.
Da Vesio ci sono tre possibilità per raggiungere il Rifugio Alpini fratelli Pedercini.
La prima, (a mio avviso la più interessante) se abbiamo portato con noi (o noleggiato) la E-bike, è quella di
parcheggiare qui l’auto e proseguire in bici.
Da Vesio bisognerà semplicemente seguire via Tremalzo.
Un lungo percorso quasi tutto asfaltato che vi porterà fino al rifugio attraversando la Valle del Bondo.
Un tragitto meraviglioso, vario nel paesaggio, dove inizialmente passerete accanto a prati verdi, con all’orizzonte
il Monte La Colma 1.092 m., Cima Tuflungo 1.710 m. e Cima delle Sciape 1.534 m.

vista dal borgo di Vesio Alto Garda

la vista dal paese di Vesio verso l’entroterra dell’Alto Garda

In questo primo tratto si attraversa una sorta di prateria, con campi coltivati, grandi estensioni erbose piacevoli
da vedere e rilassanti da vivere.
Si prosegue passando accanto ad alcune baite e ad alcuni piccoli laghetti naturali che si formano nel letto del
Torrente Valle del Bondo.

Gli unici rumori che sentirete saranno il rotolamento delle ruote e lo scorrere dell’acqua.
Superati i laghetti naturali, via Tremalzo si addentra nel pieno del bosco e la strada stretta e tortuosa, ma asfaltata e
abbastanza ben tenuta, si inerpica senza sosta per un totale di 16 tornanti, tutti curiosamente segnalati e numerati.

Attraverserete dei ponticelli, passerete accanto a delle fontane e vedrete spesso alla vostra destra la strada quasi
parallela a quella che state percorrendo, che sale, e che a breve prenderete.

Questo è il tratto più lungo e faticoso, ma con la E-bike e una piena carica della batteria, arriverete tranquillamente
fino al 16° tornante e poco dopo a un bivio.

Andando a destra è possibile proseguire in direzione del Passo Nota.
Noi invece siamo andati dritti su una strada sterrata che abbiamo percorso per un centinaio di metri in leggera
pendenza e che ci ha portato accanto al Rifugio Alpini Fratelli Pedercini.

In totale abbiamo fatto un dislivello di 539 m.
Il rifugio si presenta in modo un pò diverso dai soliti ai quali siamo abituati.
E’ curioso: ci sono cartelli in legno disseminati un pò ovunque con diverse scritte e diversi pensieri, peraltro
più che condivisibili.

Ma entrando nella terrazza coperta del rifugio, questi cartelli si moltiplicano, li troviamo appesi ovunque, ed è
piacevoli leggerli e rifletterci.

Nel mondo così frenetico nel quale viviamo, qui il tempo sembra essersi fermato o comunque gira molto
molto lentamente.

Siamo invitati a “perdere tempo”, a parlare, a guardare il cielo, a cantare, a fare l’amore, a camminare nel verde,
a circondarci dai colori e ovviamente a spegnere i telefoni.

Niente di più saggio !!
Nei tanti rifugi che ho frequentato, non mi era mai capitato di trovare questi inviti.

Il Rifugio Alpini fratelli Pedercini, è un luogo semplice, ma è proprio questo il suo punto di forza.
Si presenta con una terrazza coperta e una decina di tavoloni in legno con le relative panche, dov’è possibile
pranzare e stare in compagnia.

Sembra ci sia un’ottima cucina, che però non abbiamo purtroppo provato in quanto non sapevamo fosse aperta.
In alternativa alla terrazza, ci sono diversi tavoli all’esterno, un prato con delle sdraio, ed è stata ricavata anche una
piccola area giochi per i bambini con un’altalena e un dondolo.

Appena sopra il rifugio, troviamo un prato con tre panche: due in ferro e una in legno.
E’ qui che mi sono seduto, mi sono rilassato ed ho apprezzato il silenzio e la solitudine del luogo, mentre il sole
caldo mi riscaldava.

Che bel momento, che posto piacevole.
La vista è ampiamente appagata su una grande parte dell’entroterra del Garda, dove vediamo davanti a noi
decine di montagne che si accavallano una dopo l’altra e dietro alle nostre spalle, vette più severe, molto frastagliate.

Seduto con lo sguardo magicamente perso nel vuoto, mi lascio cullare da qualche leggero soffio di vento e dai
raggi caldi del sole primaverile e trascorro qui due orette.

Non mi stanco mai di guardarmi attorno.
E’ vero, ammetto che amo la montagna e mi accorgo che ho sempre meno voglia di scendere e cerco spesso
“scuse” per ritardare la partenza.

Per chi preferisce raggiungere il rifugio a piedi, è fattibile seguendo semplicemente via Tremalzo, e facendo quattro
chiacchiere mentre si attraversa il bosco, non vi accorgerete delle 2 ore necessarie per arrivare.

In alternativa, è possibile giungere nei pressi del rifugio anche in macchina: ma la montagna è fatta per essere
conquistata e non c’è niente di più bello che passeggiare e ammirare il paesaggio che ci circonda.

La soluzione della e-bike resta la migliore in assoluto.
Il Rifugio Alpini Fratelli Pedercini non va però considerato solo come un punto di arrivo, ma bensì anche un
punto di partenza per le seguenti escursioni in zona:

– Rifugio Passo Nota (1.210 m.) 15 minuti
– Passo Prà della Rosa in circa 1h
– Bivacco Segala (1.250 m.) in circa 1h 15’
– Bocca dei Fortini (1.243 m.) in circa 1h 15’
– Monte Carone (1.621 m.) in circa 2 ore
– Malga Tremalzo di Molina (1.620 m.) in circa 2h 45’
– Corno della Marogna (1.953 m.) in circa 4h 10’
– Passo Tremalzo (1.702 m.) in circa 4h 40’
– Bocca di Lorina (1.431 m.) in oltre 7 ore
Ci fermiamo fino al tardo pomeriggio rilassandoci nel prato e godendoci il posto.
Poi a malincuore dobbiamo scendere, ma felici anche oggi di aver scoperto un altro spicchio del mondo
meraviglioso che ci circonda.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
il Rifugio Alpini fratelli Pedercini è facilmente raggiungibile partendo dal paese di Vesio e offre una vista
molto aperta sull’entroterra dell’Alto Garda.

Ubicato in una zona tranquilla e panoramica, può essere considerato sia come punto di arrivo per trascorrere
una piacevole giornata fuori dal caos, sia come punto di partenza per altre escursioni.

Abbiamo apprezzato la sua tranquillità e l’ambiente che lo circonda.