Cerca

Rifugio La Canua 1.520 m.
(Italia – sponda occidentale del Lago di Como)

la particolarità del percorso di salita è rappresentato per l’intera tratta da una vista impagabile sul Lago di Como,
uno spettacolo incredibile che rende questa escursione particolarmente piacevole e appagante

la vista dal sentiero per il Rifugio La Canua


Località di partenza:
 area picnic Piazzuscel 1.100 m.

Punto intermedio: Alpe Rescascia 1.413 m.
Località di arrivo: Rifugio La Canua 1.520 m.
Tempo richiesto: 1h 40 minuti percorso di andata e 1h 25 minuti per il percorso di ritorno, 
che avviene sulla medesima traccia affrontata in salita

Dislivello: circa 420 m.
Segnavia: inesistente
Livello di difficoltà: E [scala dei livelli]
Periodo: tutto l’anno, previa attenta verifica delle eventuali condizioni di innevamento e della stabilità
del manto nevoso

Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

fiori presso il rifugio la canua

Basta una parola per riassumere il trekking di oggi: “super panoramico”.
E’ da un pò di tempo che frequentiamo e “sgambettiamo” su e giù per le montagne che circondano il Lago di Como,
e abbiamo sempre concluso i nostri giri ampiamente appagati di aver visto dei panorami da incanto, invidiati nel
mondo e frequentati anche da tanti turisti stranieri.

Ma l’escursione di oggi, vi posso garantire che se dovessimo stilare una classifica, potremmo inserirla tranquillamente
ai primi posti, perché fin da subito regala degli scorci pazzeschi e man mano che si sale, sembra quasi di volare.

Vi anticipo che le fotografie che abbiamo scattato, non riescono a “rendere e testimoniare” la particolarità
e la bellezza del luogo.

Benvenuti o ben tornati sulle pagine del nostro sito, mettetevi comodi per leggere il racconto di questo
nuovo giretto.

Siamo in una giornata di fine maggio, il meteo è un pò capriccioso, nella notte c’è stato il temporale e in giornata
sole e nuvole piuttosto basse si sono sempre alternate facendo a gara tra loro.

Nel tardo pomeriggio / prima serata è previsto un peggioramento.
Abbiamo quindi una “finestra” di alcune ore per poter salire in tutta sicurezza al Rifugio La Canua.
L’avvicinamento in auto prevede di arrivare al paese di Rezzonico sulla sponda occidentale del Lago di Como.
Da Rezzonico con la macchina si incomincia a salire lungo una strada asfaltata che ci porterà fino al paese di
San Siro (CO), precisamente all’Area picnic Piazzuscel (c.a. 1.100 m.) dove troverete un piccolo parcheggio,
con accanto un laghetto artificiale.

Il consiglio è di arrivare all’area picnic sul presto la mattina, perché i posti auto a disposizione non sono molti.
Nel caso il parcheggio fosse al completo, è necessario fermarsi a Montuglio 980 m. (dove troviamo un’altra area
di parcheggio), ma in questo caso, bisogna aggiungere circa 30 minuti alla tempistica che vi ho sopra riportato.

L’Area picnic Piazzuscel rappresenta il punto di partenza per l’escursione al Rifugio La Canua.
Per raggiungere più agevolmente l’area picnic, potete impostare sul navigatore di Google Maps questo indirizzo
“Parcheggio, Via ai Monti, 22010 San Siro CO”

La salita in auto avviene su una strada secondaria, asfaltata, piuttosto stretta, con molti tornanti e anche diverse buche
alle volte parecchio profonde: prestare attenzione.

Sconsigliato in caso di neve o ghiaccio, quando ci si inerpica con la macchina, lungo il percorso denominato
Via ai Monti, vedrete dei piccoli cartelli che indicano la direzione per il rifugio.

Da Rezzonico, arriverete dopo 15 – 20 minuti a una prima area parcheggio chiamata Montuglio 980 m. che bisogna
superare per giungere alla successiva Piazzuscel dove lasceremo l’auto.

Nei pressi dell’area picnic Piazzuscel su un cartello, sono indicate 7 escursioni possibili, tra cui quella
al Rifugio La Canua.

Ci incamminiamo su un’ampia strada poderale che sale dolcemente addentrandosi in una boscaglia formata
in prevalenza da betulle.

Ed è proprio tra gli alberi che incominciamo a intravvedere all’orizzonte, giù, molto più in basso il Lago di Como.
Lungo la salita della poderale non troviamo nessun cartello o simbolo che conferma la correttezza del percorso intrapreso,
che tuttavia resta facilmente intuibile.

Mentre prendiamo quota, gli alberi si diradano, e dopo circa 25 minuti si arriva nei pressi di una vasca in cemento
che serve come abbeveratoio per il bestiame.

Accanto alla vasca, dentro una pozzanghera troviamo diversi girini e poco distante alcuni funghi.
I prati dei pascoli, con erba verdissima, grazie anche alle recenti precipitazioni, regalano un senso di pace e tranquillità.

Dall’abbeveratoio si può procedere proseguendo sulla poderale, o in alternativa, come nel nostro caso,
abbiamo preso un sentiero che salendo ripido, taglia una breve parte del percorso e in 10 minuti ci ha condotto
nell’ampia conca dell’Alpe Rescascia 1.413 m. nei pressi di un edificio in pietra e cemento, con delle arcate,
adibito a stalla per i bovini e per gli asini.

Nei mesi estivi, in questo alpeggio è possibile acquistare dell’ottimo formaggio.
Dall’area picnic Piazzuscel all’Alpe Rescascia ci si impiega circa 45 minuti di costante, ma leggera salita.
Qui dall’alpeggio, si apre una visuale di straordinaria bellezza sul Lago di Como in particolare verso la biforcazione
di Bellagio e verso Lecco.

Le montagne sia della sponda orientale che della sponda occidentale del lago, scendono a zampa di elefante
dentro le acque offrendo uno scenario che lascia senza parole.

Alla base di queste “zampe” sono ben individuabili i paesi di Bellano, Varenna, Menaggio e Bellagio.
Il nostro sguardo segue il profilo del grande bacino del lago che prosegue fino ad arrivare a Lecco, tra i vari monti
oggi parzialmente mascherati tra le nuvole.

Una bellezza indescrivibile, dove neanche le foto riescono a trasmettere quello che si prova davanti
a tanto spettacolo.

Nei pressi dell’alpeggio, troviamo un bivio con un cartello che ci porta a deviare a destra e abbandonare definitivamente
l’ampia poderale per inerpicarsi su un sentiero.

Inizia qui un piacevole “traverso su pendio” della durata di circa 50 minuti che possiamo definire una “balconata unica”
sul Lago di Como, ma questa volta con lo sguardo rivolto verso Colico e verso Sorico che rappresentano la parte
finale dell’enorme bacino, insieme al Lago di Mezzola, che intravvediamo all’estremo orizzonte.

Nuvole grigie che si diradano e ci passano poco sopra la testa, i vari paesi con le varie penisole “posate” nelle acque
del lago, le vallate che scorgiamo alla nostra destra sulla sponda orientale del Lago di Como, i paesini arroccati
tra le montagne, rendono il trekking di oggi uno tra i più panoramici che abbiamo visto fino ad ora in queste zone.

Il sentiero prosegue lungo un falsopiano mai faticoso e immerso in una vegetazione formata prevalentemente da
arbusti di bassa taglia.

Si attraversano alcuni ruscelli con acqua limpidissima e dopo ogni curva che incontriamo lungo il percorso,
riusciamo a scorgere un pezzo in più del grande lago, passando lungo i tanti pascoli presenti in zona.

Uno sguardo in avanti, uno sguardo al centro, uno sguardo all’indietro, questo sentiero equivale a un viaggio che
vorremmo non finisse mai.

lago di como dal sentiero per il rifugio la canua
lago di como dal sentiero per il rifugio la canua
lago di como dal sentiero per il rifugio la canua

Il Rifugio La Canua, compare quasi all’improvviso, sul versante sud del Monte Bregagno dopo una lunga serie
di dolci curve che ci conducono nei pressi della struttura.

Ecco infatti che davanti a noi si materializza questa casetta in pietra, con il tetto marrone scuro, le ante in metallo
e un’ampia tettoia che consente di mangiare fuori, ma al coperto.

Davanti al rifugio è stata ricavata una grande area con tavoloni e panche in legno, e dov’è possibile pranzare o cenare
con una vista che non dimenticherete facilmente.

Parliamo di un terrazzo naturale che offre uno scenario unico a 180° e permette di spingersi visivamente
da Nord a Sud sul Lario, la bassa Valtellina, la Valchivenna, il Monte Legnone, la Valsassina e giù fino a Lecco, in un
panorama formato prevalentemente da prati, cielo, lago e montagne.

Gradazioni di verdi e azzurri, con un gioco di contrasti di colori, pazzesco.

Il Rifugio La Canua conta un totale di 22 posti letto ricavati in un unico e grande camerone con letti a castello.
Pulito, decoroso, ha servizio ristorante, docce e servizi igienici.
Dal parcheggio dell’Area picnic Piazzuscel, fino all’arrivo al rifugio, noi abbiamo impiegato circa 1h e 40 minuti.
Il rifugio è gestito dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, un movimento che dal 1967 lavora gratuitamente
in favore delle popolazioni più bisognose del’America Latina.

Infatti il ricavato dalla gestione di questi rifugi, serve per costruire le case da regalare alle famiglie più indigenti
di quell’area.

Nello specifico, gli introiti del Rifugio La Canua vengono devoluti alla casa degli ammalati in Goiania, Brasile.
Negli anni, l’entusiasmo e la dedizione di migliaia di giovani e adulti, hanno generato un movimento diffuso
in tutta Italia, impegnato a favore delle numerose spedizioni presenti in Brasile, Bolivia, Ecuador e Perù.

L’accoglienza al rifugio nel nostro caso è avvenuta da una persona di origini toscane, che particolarmente gentile,
ci ha illustrato la struttura e soprattutto l’ottimo menù che abbiamo gustato seduti sulle panche della terrazza naturale.
Sul tetto del rifugio sono state posate delle funi di acciaio, con la funzione di proteggere lo stesso da eventuali forti
e violente raffiche di vento, nei periodi di intenso maltempo.

Rifugio La Canua

Dopo una piacevole sosta nei pressi del rifugio, alternate da altre brevi soste per ammirare ulteriormente
il paesaggio che si scorge lungo il sentiero, facciamo lentamente ritorno verso il parcheggio.

Il percorso di rientro, è lo stesso affrontato in salita e arriviamo alla macchina in circa 1h e 30 minuti di cammino.
Si conclude così una giornata particolarmente appagante dal punto di vista paesaggistico, ma anche molto piacevole
per l’ambiente selvaggio incontrato nel tratto di sentiero che dall’Alpe Rescascia porta fino al Rifugio La Canua,
una sorta di lungo traverso su pendio.

Anche oggi come sempre d’altronde, la montagna ha saputo farci un regalo di vita di grandissimo valore.
Un nuovo tesoro che si aggiunge al nostro bagaglio di esperienze vissute.
Ci siamo ripromessi di ritornare in zona, per assaporare altri trekking presenti in queste vallate e che troverete
ampiamente descritti all’interno del nostro sito.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
la particolarità di questa escursione è rappresentata dal panorama molto molto aperto e dalla visuale
sull’intero “letto” del Lago di Como, circondato dalle montagne che “affondano” dentro al lago con entrambi i versanti.

Il trekking è piacevole, mai faticoso e in meno di due ore, permette di raggiungere comodamente il rifugio.
La struttura è ben tenuta, accogliente e, nel nostro caso, l’incontro con il gestore è stato particolarmente ospitale.
Il percorso si snoda su strada poderale dal parcheggio fino all’Alpe Rescascia e successivamente su sentiero
fino al raggiungimento del rifugio.

l'ape al rifugio la canua
l'ape al rifugio la canua