Sentiero da Brienno a Torriggia (Italia – Brienno – sponda occidentale Lago di Como)
SCONSIGLIATO: il sentiero pur essendo ottimamente indicato (e attrezzato), dopo un’ora e 3/4 di cammino e di salita,
si disperde nel nulla, non permettendo di raggiungere la destinazione finale.
Molte le piante cadute, che con i loro tronchi ostacolano la progressione

Località di partenza: Brienno 203 m. (sponda occidentale del Lago di Como)
Punto di arrivo: Torriggia 199 m.
Quota di partenza: 203 m.
Quota massima raggiunta: 539 m.
Dislivello: circa 336 m.
Posizione: il punto di partenza è uno dei borghi più antichi e tra i più belli e caratteristici del Lago di Como
Difficoltà: E / EE nei tratti più esposti [scala delle difficoltà]
Ore: non definite in quanto il sentiero si disperde nel nulla e non conduce a destinazione
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: inizialmente n° 1 seguendo le bandierine rosse e bianche, su un percorso ben segnalato,
ma solo fino a un certo punto, poi tutto svanisce…
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
La relazione che scriviamo oggi, è diversa dalle solite.
Tutti i percorsi di trekking che trovate all’interno del nostro sito, hanno un punto di partenza e (ovviamente)
una destinazione di arrivo.
Non è stato così per il sentiero che da Brienno dovrebbe condurre a Torriggia.
Salvo una nostra distrazione o errata interpretazione della traccia da seguire, noi a Torriggia non siamo mai arrivati.
Vi spieghiamo tutto nel dettaglio.
Benvenuti sulle pagine del nostro sito.

In una mattina presto di metà marzo, abbiamo raggiunto il borgo medioevale di Brienno, tramite la SS340 Regina.
Siamo a circa 17 km di distanza da Como.
Brienno, riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia, lo si trova dopo aver attraversato e superato le rinomate
località di Moltrasio e Laglio.
Fin dai primi passi all’interno del borgo, resterete affascinati da questo paese, rassomigliante a un presepe,
con le sue strette vie, che si snodano dolcemente, e, a fatica, separano gli edifici, intersecando tunnel ricavati tra le case,
caratteristici portici, antiche arcate e scale in pietra che salgono e scendono, in un infinito groviglio,
intatto e mantenuto così da secoli.
Se decidete di andare a Brienno, il nostro consiglio, è quello di visitarlo e “gustarlo” con calma, perché qui,
tutto è restato immutato.
A questo link trovate la relazione completa del “borgo labirinto”.
Tramite la SS340 Regina, in auto si passa accanto a Brienno, questo particolare luogo, che vi saprà “catturare”
fin dai primi passi.
Fortunatamente dal 1986 la strada statale evita il centro storico del paese.
Infatti grazie alla costruzione di una recente galleria, tutto il traffico veicolare resta sulla SS340, senza dover
attraversare il borgo medioevale, così da mantenere inalterata la sua tranquillità e preservando le sue antiche caratteristiche.
Tuttavia questa “deviazione”, alle volte tende a far proseguire i turisti, perdendo la possibilità di entrare e visitare Brienno”.
Passeggiare lungo le tortuose e romantiche stradine, dove ogni cosa è collocata al posto giusto, e curata fin nei dettagli,
a noi è piaciuto parecchio, in particolare la mattina presto, quando è tutto deserto e si riesce maggiormente ad apprezzare
la bellezza del luogo.
Troverete un susseguirsi di angoli, che si aprono improvvisamente, lasciando spazio all’immensità del lago.
A 203 m. di altitudine e con circa 300 abitanti, Brienno è considerato uno dei luoghi più belli del Lago di Como.
Precedentemente siamo stati qui per percorrere il trekking ad anello Via della Poesia – Sentiero Elsa Somalvico,
che trovate descritto a questo link.









Oggi siamo tornati perchè l’intenzione era quella di documentare il tracciato che da Brienno conduce a Torriggia.
Il punto di partenza del trekking, si trova nei pressi del municipio di Brienno, precisamente all’altezza
del Bar “Circolo A.I.C.S.” dove ci sono le indicazioni per l’inizio del Sentiero Elsa Somalvico, “Via della Poesia”,
inaugurato nel febbraio del 2022 e dove troviamo anche quelle per Torriggia.
Ci addentriamo in una stretta e tortuosa via con scalini in pietra, che risale tra le case, facendoci prendere rapidamente quota.
Dopo una decina di minuti si giunge a un bivio, contrassegnato da alcune frecce.
Come indicato, si gira a sinistra seguendo per Torriggia e Pian d’Erba, abbandonando il sentiero che sulla destra,
proseguirebbe in direzione della “Via della Poesia”.
Questi primi passaggi, riservano una vista panoramica sul Lago di Como e sui tetti del borgo di Birenno.
Si procede seguendo un ampio sentiero a mezza costa, con scarsa pendenza e contrassegnato da bollini bianchi e rossi,
che ci ha portato nei pressi di un ponticello in cemento che sovrasta un corso d’acqua.
Inizia poco dopo questo ponte, un lungo tratto di salita all’interno di un fitto bosco di castagni, su un sentiero scarsamente
frequentato e quasi totalmente ricoperto da fogliame.
Tuttavia i tanti bollini bianchi e rossi, molto frequenti, facilitano l’orientamento, senza lasciare spazio
a dubbi o interpretazioni.









Man mano che avanziamo, ci rendiamo conto che questo tracciato, raramente vede la presenza di escursionisti.
Sul terreno non troviamo nessuna impronta, ma solo molti detriti di legname e terra smossa, che hanno parzialmente
mascherato il percorso.
In molti punti, abbiamo dovuto scavalcare diverse piante di grossa taglia precedentemente cadute e mai tagliate o rimosse.
Proseguendo, si giunge su un tratto attrezzato con funi in acciaio, che permettono di procedere tenendosi in sicurezza.
Infatti il sentiero è una sorta di traverso su pendio piuttosto scosceso e in parte esposto.
Non abbiamo trovato difficoltà, ma in alcuni punti la zona calpestatile è stretta tra la montagna e la pendenza piuttosto
marcata che scende decisamente ripida verso il lago.
Le lunghe funi in acciaio, sono state anch’esse travolte dai tronchi d’albero, ed è evidente l’assenza totale
di manutenzione del sentiero.
Bisogna attraversare due cascatelle, che al nostro passaggio, con scarsa portata d’acqua non hanno creato alcun
tipo di problema.
Fate attenzione in caso di pioggia o temporali, perchè l’eventuale aumento del volume d’acqua, potrebbe rappresentare
un’insidia non facilmente superabile.
Dopo circa un’ora e 45 minuti di cammino, accade l’inaspettato che ci ha sorpreso.
I tanti bollini rossi del segnavia, terminano nel nulla, svaniscono nei pressi di un piccolo pianoro.
Abbiamo cercato invano la via da seguire, provando a individuare una esile traccia che potesse indicarci la direzione.
Ma pur inoltrandosi “alla cieca” tra la fitta vegetazione, è restato impossibile proseguire, rischiando di finire nei pressi
di salti di roccia che avrebbero rappresentato un possibile pericolo.





Non trovando nessuna alternativa, abbiamo ripreso il percorso a ritroso, rientrando su Brienno.
Siamo restati stupiti che i segnavia si siano volatilizzati improvvisamente nel nulla.
Salvo nostri errori di interpretazione della traccia, a oggi, giorno nel quale scriviamo la nostra relazione, (marzo 2025),
il sentiero che da Brienno conduce a Torriggia, non è percorribile.
Unico incontro della giornata con una volpe che arrivava in senso contrario e che, dopo averci guardato in modo sospetto,
si è ben presto dileguata.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj



Note: la tratta che da Brienno dovrebbe condurre a Torriggia, la possiamo definire come il “sentiero fantasma”.
Man mano che si avanza e che ci si inoltra all’interno del fitto bosco, la traccia viene quasi completamente mascherata
da detriti e fogliame.
Tuttavia i tanti bollini rossi presenti sui tronchi degli alberi, permettono di individuare il percorso da seguire.
Addentrandosi ulteriormente, si incontrano diversi alberi di media o grossa taglia, caduti, e che ostacolano la progressione.
A un certo punto, dopo un’ora 3/4 di cammino, svaniscono i segnavia e non si riesce più a individuare il percorso.
Non ci sono alternative: bisogna tornare indietro al punto di partenza.
Un vero peccato.
