5° tratta: Sentiero del Viandante “Dervio – Colico” (Italia – Dervio)
percorso appagante, piacevole e molto vario come ambiente, che ci permette di raggiungere tre punti
straordinariamente panoramici: siamo nella parte alta del Lago di Como, al confine con la Valtellina…
trekking Lecco – Abbadia Lariana: sentiero “rinato, riscoperto e ricostruito” dopo anni di abbandono
trekking Abbadia Lariana – Lierna: piacevole e rilassante percorso di trekking tra mulattiere, sentieri e borghi
trekking Lierna – Varenna “Variante Alta”: sentiero che ci porta a 2 croci di vetta e un totale di 4 punti panoramici
trekking Lierna – Varenna “Variante Bassa”: piacevole escursione di trekking, ma vi suggerisco di optare per la “variante alta”
trekking Varenna – Dervio: lungo giro di trekking che attraversa un totale di 9 paesi, tra borghi, frazioni e storia
Località di partenza: Dervio (Lecco) 220 m.
Quota di partenza: 220 m.
Località di arrivo: Colico (Lecco) 218 m.
Quota di arrivo: 218 m.
Dislivello: circa 500 m.
Posizione: sulla riva orientale del Lago di Como, nella tratta compresa tra i paesi di Dervio e Colico
Difficoltà: E [scala livelli difficoltà]
Ore: 4h 1/2 salendo dal paese di Dervio e scendendo sul paese di Colico
Periodo: consigliato primavera, estate e autunno (previa verifica delle condizioni dell’eventuale manto nevoso)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: seguendo i segnavia che indicano “sentiero del viandante”
La discesa ci porterà in un paese differente da quello dove siamo saliti e bisogna prevedere il rientro in treno,
fattibile e semplice
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Benvenuti o bentornati sul nostro sito.
Oggi vi raccontiamo la 5° (ed ultima) tratta del Sentiero del Viandante, quella che parte dal paese di Dervio, e ci
porta a raggiungere in poco più di quattro ore il paese di Colico.
Non vi nascondo un po’ di malinconia nello scrivere questa relazione.
Malinconia in quanto siamo arrivati all’ultima delle 5 tratte che in questi mesi abbiamo percorso in lungo e in largo,
andando a raccontare i dettagli, le impressioni e le emozioni che abbiamo provato.
Il Sentiero del Viandante vorrei non finisse mai perché, credetemi, vi regala degli scorci e dei panorami sul
Lago di Como indescrivibili.
Parliamo di un cammino mai difficile, un gran percorso di trekking, ben tenuto, ben strutturato, ben segnalato e
soprattutto molto vario come ambiente.
Siamo stati qui in inverno con le nebbie mattutine e il sole che tentava di farsi largo, siamo ritornati in primavera
ammirando la fioritura e vedendo le prime foglioline sui rami degli alberi e siamo ritornati in estate, in pieno sole e con
temperature gradevolissime.
In tutti questi mesi siamo sempre stati appagati.
E anche oggi, nell’ultima tratta, le nostre impressioni sono ampiamente positive.
Quindi diamo “il via alle danze” e partiamo con il racconto della tratta Dervio – Colico.
Arriviamo a Dervio la mattina piuttosto sul presto di una calda giornata di metà maggio.
Temperatura anche questa volta (così come in inverno purtroppo), ampiamente sopra la norma del periodo.
Per comodità parcheggiamo la macchina alla stazione ferroviaria di Dervio.
Vi ricordo che in tutte le 5 tratte del Sentiero del Viandante si parte da un paese e si arriva in un altro, quindi sarà
necessario prendere il treno per il rientro.
Dal parcheggio della stazione ferroviaria di Dervio, risaliamo la scalinata (verso monte), che ci porta su via XX Settembre
che percorriamo fino a intersecare la Strada Provinciale 67 (SP67), dove giriamo a destra e poi subito a sinistra
prendendo via Valvarrone (che è la strada che conduce verso il paese di Vestreno).
Poco dopo troverete le indicazioni per il Sentiero del Viandante, sempre presenti e precise lungo tutto il percorso.
Il tracciato vi porterà a risalire dei gradoni facendovi prendere un pò di quota, dove incomincerete a vedere i tetti
delle case di Dervio e spunterà in parte il Lago di Como.
Continuiamo a salire i gradoni fino a giungere alla frazione di Castello che attraverseremo, passando in strette vie
parzialmente illuminate dai primi raggi del sole e dalle quali vediamo spuntare la Torre di Orezia.
La Torre di Orezia da circa mille anni domina il territorio e il lago e, nel Medioevo, veniva utilizzata come torre di
avvistamento data la sua posizione privilegiata.
Dalla frazione di Castello, seguendo sempre le indicazioni, ci portiamo per un breve tratto sulla strada provinciale
asfaltata, che percorreremo in discesa fino nei pressi di un cavalcavia, per poi riprendere il sentiero sterrato.
Stiamo ora andando in direzione della frazione di Corenno Plinio, che con il suo castello e il borgo medioevale,
rappresenta uno dei paesi più belli e suggestivi di queste zone.
Il Sentiero del Viandante non entra nel borgo di Corenno Plinio, lambendolo all’esterno.
Tuttavia suggerisco una breve deviazione per scendere tra le strade di Corenno Plinio, portandosi fin sulle sponde
del lago nella zona del piccolo porticciolo: ne vale veramente la pena.
Superato Corenno si rimane per un breve tratto sulla strada provinciale, per poi seguire le indicazioni e risalire una
stradina sterrata che ci porterà nei pressi del cimitero.
Da qui si comincia a prendere dolcemente quota passando tra le frazioni di Torchiedo e Panico, a monte
dell’abitato di Dorio: siamo nella zona della Valle dei Mulini.
Attraversiamo un fitto bosco dove i raggi del sole, che filtrano tra i rami, illuminano i tronchi d’albero come un
riflettore acceso e direzionato solo in alcuni punti.
Incomincia qui la parte più spettacolare del tracciato che inizialmente ci porta alla piccola chiesetta di
San Giorgio in Mandonico, costruita nel Medioevo, e posta su un pianoro rialzato molto panoramico.
Qui troviamo una panca in legno sulla quale è possibile sedersi e ammirare la zona nord del Lago di Como,
esposta verso il Laghetto di Piona.
Subito dopo la chiesetta il tracciato prende rapidamente quota; attraversiamo la minuscola frazione di Mandonico,
portandoci dopo circa 15 – 20 minuti di salita al primo punto panoramico (vedi n° 1 sulla mappa).
Stiamo parlando di una bella panca di legno, posizionata in un posto semplicemente incantevole.
Qui la visuale è completamente aperta sul Lago di Como, permettendoci di individuare facilmente il borgo di
Corenno Plinio e Dervio sulla sponda orientale.
Ma lo sguardo si spinge ben più in avanti, arrivando a vedere la punta di Bellagio, dove avviene la diramazione delle
acque e poi tutta la sponda occidentale con i paesi di Menaggio, Santa Maria, fino a Pianello del Lario.
Ci fermiamo ad ammirare.
Risalendo ancora per circa 10 minuti, arriviamo al secondo punto panoramico (vedi n° 2 sulla mappa), che è una sorta
di replica del primo, ma in posizione più rialzata e privilegiata, con un pianoro più ampio e un comodo e
caratteristico tavolo.
Da qui, la vista è ancora più bella rispetto a prima.
Sostiamo e ammiriamo.
Non vi nascondo che ci saremmo fermati molto volentieri a guardare per lungo tempo l’accavallarsi una dopo l’altra
delle montagne, che andrebbero percorse una per una insieme alle loro creste che confinano con l’azzurro del cielo.
Osserviamo il colore delle acque del lago disegnate dalle varie correnti e un’infinita vegetazione che scende quasi
a strapiombo.
Che bellezza, che meraviglia.
Dopo una sosta di una decina di minuti, riprendiamo la mulattiera che si inerpica ripida facendoci guadagnare quota
e portandoci al terzo punto panoramico, quello rappresentato dalla chiesetta di San Rocco (484 m.).
Parliamo di una chiesetta su un piccolo pianoro, protetta da una staccionata di legno e posta in una posizione
particolarmente panoramica, in quanto da questo punto la visuale sul Lago di Como è aperta a 180° fino a giungere
all’inizio della Valchiavenna e della Valtellina.
Alla nostra destra vedremo da un lato la fine del lago, con i paesi di Cinque Case, Gera Lario e La Punta,
davanti a noi il Sasso di Musso (1.140 m.), il Monte Bregagno (2.107 m.), e molti paesi della sponda occidentale, quali
Musso, Pianello del Lario, San Vito, Prato, Rezzonico, fino a giungere alla diramazione di Bellagio.
Un incontro e un mix tra le province di Como, Lecco e Sondrio.
Questo è in sostanza quello che offre la 5° tratta del Sentiero del Viandante.
Vi riporto qui sotto un breve video che riepiloga quanto sopra descritto.
Dopo aver ammirato questo panorama veramente unico, che con i colori delle prime ore dell’alba o della sera al tramonto,
renderà il posto ancora più spettacolare e pittoresco, riprendiamo verso nord – est la nostra traversata in quota
andando in direzione del piccolo Laghetto di Piona con le sue acque particolarmente scure.
Il promontorio dove sorge anche l’Abbazia di Piona è purtroppo in parte bruciato da un passato incendio e in quella
zona la vegetazione è tuttora miseramente compromessa.
Questo aspetto deve far riflettere, in quanto in poco tempo si riesce a distruggere intere zone che poi però richiedono
decenni per riacquistare solo in parte il patrimonio perduto.
Il nostro percorso si alterna ora tra il bosco e alcune ripide ma brevi risalite, fino a giungere nelle frazioni di Perdonasco
(600 m.) e Sparesee.
Parliamo di minuscoli e tranquilli paesini, formati da poche case, spesso in posizioni con vista meravigliosa sul
Lago di Como, con piccoli sentieri sterrati o piccole stradine in pietra che conducono tra le varie abitazioni.
Qui troviamo una fontana e una piacevole area picnic, con tavoli e panche in legno, all’interno di una pineta.
Approfittiamo della tranquillità del posto per una sosta rigeneratrice, prima di ripartire e iniziare la discesa in parte su
strada in cemento, e in parte su strada asfaltata, che ci farà perdere quota andando in direzione di Colico.
Una doverosa segnalazione.
Lungo questo cammino abbiamo incontrato una vipera e una biscia piuttosto grande.
Sono incontri “normali” quando si affrontano percorsi di trekking, ma è importante avere sempre calzature adeguate e
non sottovalutare mai l’ambiente montano.
Dalla frazione di Sparesee scenderemo attraverso il bosco, dove abbiamo trovato tra i tronchi dei funghi colorati e
curiosi per forma e dimensione, oltre ad aver camminato su un tappeto infinito di fiori caduti dai tigli, che hanno quasi
fatto immaginare un percorso su di un manto nevoso.
Percorso che ci ha portato alla chiesa di S. Rocco (omonima della precedente, ma completamente diversa e
in tutt’altro luogo).
Da Sparesee proseguiamo fino ad arrivare al bivio che conduce alla frazione di Robustello, e ci fermiamo poco
prima di attraversare il Torrente Inganna (452 m.).
A questo bivio abbiamo due possibilità: scendere su Colico oppure proseguire per Robustello.
In realtà la 5° tappa del Sentiero del Viandante, non si conclude a Colico, ma il percorso rimane a mezza costa fino a
raggiungere il comune valtellinese di Piantedo, precisamente arriva fino al santuario della Madonna di Volpazzo.
Ma quest’ultima parte ha però l’inconveniente che termina a 4 km di distanza dalla stazione ferroviaria più vicina,
(in questo caso quella di Colico), e per raggiungerla bisogna prevedere un’altra ora di cammino lungo la strada provinciale.
Noi arrivati al bivio per Robustello abbiamo deciso di scendere a Colico per praticità, seguendo le indicazioni che
in circa 20 minuti scarsi, ci hanno condotto nel centro del paese.
Da qui è possibile prendere il treno che in pochi minuti riporta alla stazione di Dervio dove abbiamo lasciato l’auto.
Nel nostro caso, una volta arrivati alla stazione ferroviaria, abbiamo scoperto che c’era sciopero e tutti i treni erano
soppressi…..
Ci siamo quindi diretti verso il porticciolo di Colico e all’imbarcadero abbiamo preso (dopo 2 ore di attesa), il
battello che ci ha portato a Bellano (non ferma a Dervio).
Da Bellano sempre tramite il Sentiero del Viandante, siamo tornati a Dervio in circa un’ora abbondante di marcia rapida
e forzata.
Un buon allenamento considerando che eravamo a fine escursione….
Un piccolo disguido che preso con filosofia, ci ha fatto sorridere.
Si è conclusa una giornata molto piacevole e appagante, in un ambiente quasi sempre vario.
Questa è stata l’ultima tappa del Sentiero del Viandante, un lungo e antico percorso di circa 45 km conosciuta nel
passato come “Via Ducale” o “Strada dei Cavalli”.
Molti anni fa, usata per traffici commerciali che funzionava da passaggio tra Milano e la Svizzera.
Oggi il Sentiero del Viandante è stato valorizzato, molto curato, ben tenuto e soprattutto ben segnalato.
Il nostro consiglio è quello di percorrere tutte e 5 le tappe che permettono di partire da Lecco e arrivare all’estremità
opposta del Lago di Como.
Tappe tutte diverse tra loro, con paesaggi differenti, ambienti differenti e grandissimi scorci.
Un posto da vedere e vivere, almeno una volta nella vita.
Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: la 5° tappa del Sentiero del Viandante che parte da Dervio e arriva a Colico offre tre punti panoramici
meravigliosi e si dirama sulla parte terminale del Lago di Como, quella che confina con la Valtellina.
Il cammino non è difficoltoso e la salita non è impegnativa.
Ambiente molto vario: attraverserete dei borghi, dei boschi, successivamente dei sentieri, per poi giungere a tre piccoli
pianori dove si può ammirare la bellezza del luogo.
Troverete acqua lungo il percorso e alcune aree attrezzate con panche e tavoli in legno.
Un gran bel giro di trekking, appagante e piacevole.