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3° tratta: Sentiero del Viandante “variante bassa” Lierna – Varenna
(Italia – Lierna)
piacevole escursione di trekking, ma vi suggerisco di optare per la “variante alta” e non seguire la “variante bassa”:
in questa relazione vi spiego il motivo

sentiero del viandante variante bassa lierna varenna


Località di partenza:
Lierna (Lecco) 202 m.
Quota di partenza: 202 m.
Quota di arrivo: 780 m.
Dislivello: 578 m.
Segnavia: n° 74 direzione Fiumellate -Vezio
Posizione: sulla riva orientale del Lago di Como, nella tratta compresa tra i paesi di Lierna e Varenna
Difficoltà: E [scala livelli difficoltà],
Ore: 4h salendo dal paese di Lierna e scendendo sul paese di Varenna
Periodo: consigliato primavera, estate e autunno (previa verifica delle condizioni dell’eventuale manto nevoso)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: seguendo i segnavia che indicano “sentiero del viandante” n° 74
La discesa ci porterà in un paese differente da quello dove siamo saliti e bisogna prevedere il rientro in treno,
fattibile e semplice
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

In una giornata di (quasi) fine marzo, dopo aver percorso nelle settimane precedenti la “variante alta
del Sentiero del Viandante
” dal paese di Lierna a quello di Varenna, oggi abbiamo optato per la “variante bassa”.

Andiamo per ordine, mettiamoci comodi e ragioniamo su questa “alternativa”.
Benvenuti o bentornati sulle pagine del nostro sito.
La primavera è finalmente partita, la temperatura alle 9:00 della mattina è già gradevole e il pile indossato è
più che sufficiente.

Per comodità, parcheggiamo la macchina nei pressi dell’ufficio postale di Lierna.
Questo è il punto di partenza di vari sentieri che si inerpicano lungo le montagne, compreso il Sentiero del Viandante che
oggi percorriamo nella “variante bassa”.

Il primo tratto prevede di risalire per circa 15 minuti una strada asfaltata che in parte transita nelle vie che si
disperdono tra le abitazioni della parte superiore di Lierna.

Le indicazioni del Sentiero del Viandante sono presenti fin da subito, sempre collocate nel punto giusto e sarà così
lungo tutto il percorso, senza mai lasciare spazio a dubbi o interpretazioni: è stato fatto un gran bel lavoro.

Complimenti a chi ha in gestione questi sentieri che abbiamo trovato in ordine e ben mantenuti.
Dopo aver percorso un breve tratto di asfalto di una quindicina di minuti, si arriva a un bivio, dove troviamo
due indicazioni per il Sentiero del Viandante.

Proseguendo a destra si risale per la “variante alta”, nel nostro caso andiamo a sinistra per la “variante bassa”
direzione Fiumelatte – Vezio.

Il segnavia da seguire per tutta la tratta della “variante bassa” sarà il numero 74.
Il percorso iniziale è su strada poderale, si attraversano dei prati costeggiando e ammirando la vista sul Lago di Como.
Passiamo accanto a orti che incominciano ad essere coltivati per l’inizio della stagione, vari alberi in fiore, ma
anche ulivi e piante di mimose.

Il sentiero risale dolcemente attraverso una fitta boscaglia, è piacevole, e per questo primo tratto la pendenza è
praticamente nulla.

Giungiamo in circa mezz’ora a un punto panoramico dove troviamo due panche in legno con un tavolo dov’è
possibile fare una sosta.

Da qui ammiriamo una vista favolosa sul Lago di Como, sia sulla sponda orientale che su tutta quella occidentale
fino alla diramazione di Bellagio, passando per i paesi di Vassena e Limonta, e all’orizzonte è ben visibile il
Monte San Primo, il Monte Crocione, il Monte di Tremezzo, il Monte Galbiga e il Monte di Lenno, più tutta un’altra
serie infinita di montagne e creste che si disperdono in un sali scendi interminabile.

Che meraviglia, che posti.

Proseguiamo il nostro percorso.
Il sentiero, poco dopo questo punto panoramico, incomincia a salire e si inerpica senza sosta, sempre all’interno
di una fitta boscaglia.

Da qui in poi, dobbiamo mettere in conto una salita di circa un’ora 1/4, non particolarmente impegnativa, ma continua,
che tuttavia offre poco spazio al panorama che ci circonda, perché il bosco e le piante ostruiscono in gran parte la visuale.

In alcuni punti, dei cavi di acciaio proteggono il cammino da una lieve esposizione.
Il sentiero è sempre ben marcato sia con i classici bollini rossi e bianchi, sia con il numero 74 del segnavia che stiamo
seguendo e i vari cambi di direzione restano ben indicati.

Si risale senza sosta, ed è questo il tratto dove faremo quasi tutti i 600 m. di dislivello, fino a giungere al pianoro di Coria
(il punto più alto dell’escursione di oggi), dove troviamo alcune vecchie baite.

Ci fermiamo per una sosta e ci sediamo nel prato: qui commettiamo un errore che vi spiego a breve.

Il posto è tranquillo, tutto immerso nel bosco, piacevole, ma la vista sul Lago di Como, da Coria è praticamente nulla,
in quanto la fitta vegetazione, maschera quasi per intero il panorama.

Questo non avviene assolutamente nella “variante alta”, che offre ben 4 punti panoramici favolosi (descritti nella relazione dedicata), dove si resta “ipnotizzati” dalla bellezza e con uno sforzo fisico abbastanza simile e più graduale,
rispetto a quello affrontato oggi.

mappa sentiero del viandante variante bassa e variante alta lierna varenna

mappa dei due percorsi: in giallo la “variante alta” del Sentiero del Viandante, in rosso la “variante bassa” descritta in questa relazione

Non c’è paragone tra la “variante bassa” e la “variante alta”: quest’ultima offre una vista nettamente più aperta.
Vi consiglio di tralasciare la “variante bassa” che abbiamo comunque voluto affrontare per dovere di cronaca e
descrizione dell’intero capitolo del Sentiero del Viandante.

Resta tuttavia un ottimo e piacevole percorso di trekking e allenamento.
Ma ritorniamo a Coria dove ci fermiamo per una breve sosta sedendoci nel prato.
La zona del Triangolo Lariano è purtroppo in parte infestata dalla Trombicula, un acaro aggressivo, invisibile,
presente nei prati, e responsabile di importanti e fastidiose dermatiti che durano anche per più giorni.

Subito non vi accorgerete di nulla, ma sedendosi nell’erba, permettere a questo acaro di infilarsi al di sotto dei
vostri vestiti.

La Trombicula, è un parassita microscopico, della dimensione di 0,1 – 0,2 mm di colore rosso / arancio e con 6 zampe,
che gli consentono di correre molto rapidamente e spostarsi sulla nostra pelle senza che ci accorgiamo minimamente
di averlo addosso.

Una volta raggiunta la pelle umana, questi acari, si attaccano sulle parti superficiali della cute, in particolare tra
i pori o dove la pelle è particolarmente sottile, nutrendosi dei detriti cellulari epidermici.

Terminato il pasto, si staccano e ritornano al suolo.
La puntura non viene mai percepita subito, quindi il parassita ha tutto il tempo di iniettare la sua saliva (che contiene
un potente enzima digestivo) sui nostri tessuti.

In sostanza, questo acaro resta attaccato alla nostra pelle, dalla quale si nutre attraverso la sua saliva che ha
il compito di dissolvere la cute e succhiarla.

Il risultato di queste punture lo vedremo nei giorni successivi, in quanto incominceranno a comparire sulle braccia,
gambe, glutei e addome, delle bolle rosse che portano un forte prurito e che scompaiono dopo alcuni giorni.

A questo link, trovate una descrizione completa dell’argomento.

Da Coria il sentiero prosegue in costante discesa sempre all’interno della fitta boscaglia, fin quasi a Varenna che
tuttavia da qui dista ancora un’ora 1/2 abbondante.

Troviamo lungo il percorso di discesa in alcuni tratti piuttosto ripido, degli scorci che ci permettono di ammirare la
diramazione dei due rami del Lago di Como nei pressi di Bellagio e si intravvede Varenna, il nostro punto di arrivo.

Si scende per quasi tutta la tratta, su sentiero, fino a giungere e passare accanto a delle reti “para massi” che
proteggono la superstrada da eventuali cadute di detriti: quest’ultimo tratto è per fortuna breve e lo si supera in
pochi minuti.

Dopo la lunga discesa si arriva e si passa dietro al cimitero di Varenna, fino a trovare la strada asfaltata che
in circa 20 minuti conduce alla stazione ferroviaria.

Il rientro in treno del tragitto Varenna – Lierna, avviene in circa 15 minuti e c’è una corsa ogni ora che copre la tratta.
Una soluzione pratica, veloce ed economica che permette di tornare al punto di partenza per poter ritrovare
la macchina.

Si conclude una piacevole giornata, con i colori della sera e gli ultimi raggi di sole che vanno a creare un’atmosfera
magica in un posto veramente molto molto bello e romantico.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
piacevole escursione di trekking che permette di arrivare a Varenna partendo da Lierna.

La “variante bassa” è una alternativa alla “variante alta”.
Ma quest’ultima con poco dislivello in più, offre uno scenario completamente diverso, decisamente più aperto e con
ben quattro punti panoramici che non troviamo nella “variante bassa”.

Inoltre il percorso di salita della “variante alta”, anche se con un dislivello lievemente maggiore, è più graduale e
decisamente più appagante.

Nella scelta, vi consiglio assolutamente la “variante alta”: non c’è paragone.
Attenzione alla presenza della Trombicula nei prati: un vero peccato, sarebbe importante un’opera di
disinfestazione (se possibile).