“I Sentieri di La Morra”:
sentiero “numero 2” Madonna di Loreto (Italia – La Morra)
semplice percorso di trekking, adatto a chi non vuole fare troppa strada, ma essere comunque immerso in un
ambiente romantico e di gran valore paesaggistico
Località di partenza: La Morra (CN)
Località di arrivo: La Morra (giro ad anello)
Tempo richiesto: 1 h 10 minuti
Lunghezza del percorso: 3,7 km
Altezza: 513 m.
Dislivello: 130 m.
Livello di difficoltà: E [scala dei livelli]
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Eccoci ritornati nelle Langhe oggi per andare a percorrere il “sentiero numero 2” Madonna di Loreto, che fa parte dei
7 sentieri che “ruotano” attorno al borgo di La Morra.
Benvenuti o bentornati sul nostro sito, mettetevi comodi perché vi raccontiamo tutto quello c’è da sapere di questo
percorso e ho preparato anche il video ad esso dedicato, con alcune riprese dal drone.
Siamo nell’ultima domenica del mese di marzo, la temperatura è gradevole, anche se il sole fatica a uscire dalla
spessa coltre di nubi presenti nel cielo.
Poca gente in giro, questa notte siamo appena passati all’ora legale, e molti sonnecchiano ancora.
La Morra è un borgo incantevole, in una posizione geografica straordinaria, con una vista da un lato totalmente
aperta sulle colline delle Langhe patrimonio dell’Unesco, dal lato opposto con una vista meravigliosa su tutta la
catena delle Alpi, dalle quali svetta ben visibile il Monviso e poi sulla Valle Tanaro.
Ovunque si guarda, si resta estasiati da tanta bellezza.
Che posto!!
Che favola!!
E’ uno di quei luoghi dai quali non hai mai voglia di andare via, perché riesce a farti sognare.
Il punto di partenza è l’Ufficio del Turismo di La Morra, dove si prosegue per via Vittorio Emanuele, si supera
la caserma dei Carabinieri (che troveremo alla nostra sinistra), si oltrepassa una rotatoria e poco dopo alla nostra
destra troveremo il campo sportivo.
Poco dopo aver superato il campo sportivo, troveremo ancora alla nostra destra il bivio per il
“sentiero numero 2” Madonna di Loreto.
Le indicazioni sono sempre presenti lungo tutto il tragitto, chiare e ben disposte, senza lasciare spazio a
dubbi o interpretazioni.
Inizialmente faremo un piccolo tratto di strada asfaltata che passa accanto ad alcune abitazioni, ma ben presto
ci addentreremo nella campagna, incominciando a trovare i primi vigneti.
La strada asfaltata si trasforma in una poderale sterrata che ci condurrà a un bivio.
Noi ci terremo sulla destra, con una vista che si apre totalmente su tutte le colline della Langa che scorgiamo tra
migliaia di piccoli paletti in cemento che hanno il compito di sorreggere i filari dei preziosi vigneti.
Mi fermo ad osservare l’orizzonte con un sali scendi infinito di colline e collinette una accanto all’altra e che si
accavallano senza sosta disperdendosi tra le foschie mattutine.
Vi anticipo che il “sentiero numero 2” Madonna di Loreto è un percorso rilassante, semplice, piacevole, romantico e
lo si percorre in poco più di un’oretta.
Filari, filari e ancora filari, con queste coltivazioni che si disperdono, regalando un senso di pace e di benessere che
ci “ristora” dopo la lunga settimana lavorativa.
La poderale scende dolcemente iniziamo a scorgere un chiesetta, con accanto due grandi Cedri del Libano.
Ci avviciniamo, non c’è nessuno, attorno a noi solo il silenzio.
La chiesetta è la Cappella della Madonna di Loreto (dalla quale prende il nome il sentiero).
E’ un edificio costruito nel 1750 a forma rettangolare, a navata unica e con le mura che sono in parte in pietra,
e in parte in mattoni.
Guardiamo all’interno, lo spazio è piccolo, pochi banchi e qualche sedia.
Davanti alla chiesetta troviamo un tavolo e due panche in cemento: una semplice area di sosta dove si può
ammirare tutta la Valle Tanaro le Alpi e la vista su Alba.
la cappella Madonna di Loreto lungo il sentiero numero 2 di La Morra
Il nostro percorso prosegue tendendo a destra come le indicazioni ci suggeriscono, e scendiamo
in mezzo ai vigneti.
Davanti a noi con vista a 180°, tutte le colline del Roero, oggi parzialmente offuscate da una lieve nebbiolina,
ma comunque ben individuabili.
Poco distante, troviamo un primo “ciabòt”, molto comuni nel territorio piemontese, in particolare tra i vigneti.
Il “ciabòt” oggi è fondamentalmente un ricovero per gli attrezzi agricoli.
Ma nel passato queste piccole e semplici costruzioni avevano un compito ben preciso che era quello di
offrire un ristoro ai contadini, spesso utilizzati anche per dormire in quanto le abitazioni erano piuttosto lontane dai
terreni e dalle coltivazioni.
Inoltre nei tempi con un prolungato periodo di siccità, il ciabòt era particolarmente utile per conservare l’acqua per
innaffiare le viti e preparare il verderame.
Scendiamo tra i vigneti, uno sguardo all’indietro e la Cappella della Madonna di Loreto è alle nostre spalle,
decisamente più in sù.
Camminiamo su un terreno in parte erboso e in parte formato da terra secca.
Mi fermo a guardarmi attorno.
Apprezzo il silenzio e la pace del luogo, mi appoggio a uno dei tanti paletti di cemento per riflettere.
Corriamo, corriamo e corriamo sempre, in questa folle vita frenetica.
Ma è arrivando in questi posti, con questo ambiente, con questa vista di una bellezza infinita, che mi rendo conto di
quanto sia fondamentale fermarsi e apprezzare tutto ciò che ci circonda.
Abbiamo perso la capacità di osservare e pensare.
E mi ricordo che spesso le cose semplici, sono le più belle, le più importanti, quelle che ci arricchiscono veramente.
La mulattiera adesso scende con un pendenza piuttosto ripida, portandoci nei pressi di un cascinale e di una
strada asfaltata dove gireremo a destra e l’andremo a risalire dolcemente.
Alla nostra destra tutti i vigneti, alla nostra sinistra le colline.
Risaliamo la piccola stradina asfaltata passando accanto ad alcune coltivazioni di nocioleti e successivamente
ancora una volta ci ritroviamo su una “balconata naturale” totalmente aperta sul Roero, con centinaia di
sentieri e mulattiere che scendono e risalgono le colline e si disperdono tra curve e percorsi infiniti,
con casette sparse qua e là.
Intravvediamo la collina di Grinzate Cavour con il suo castello e Diano D’Alba.
Siamo quasi giunti al termine di questo sentiero.
La piccola e stretta strada asfaltata ci conduce verso La Morra, passa accanto alle prime abitazioni e in
circa 15 minuti ci ritroviamo nei pressi dell’Ufficio del Turismo, nostro punto di partenza.
Si conclude qui una semplice escursione di trekking, poco impegnativa, ma di gran valore paesaggistico.
Sono tutti belli, tutti piacevoli e tutti diversi tra loro i 7 sentieri di La Morra.
Li abbiamo percorsi uno per uno nelle varie stagioni dell’anno, per apprezzare maggiormente il luogo scandito
dal tempo e dal clima, dalle temperature e dai colori che variano.
Abbiamo raccolto la nostra testimonianza nelle pagine che trovate nel sito, e riportato tutto nel nostro libricino virtuale
dedicato a questi percorsi e a queste vie che si disperdono tra le campagne e le colline.
Un ricordo di momenti unici che condividiamo volentieri con voi.
A presto, con nuovi giri, nuove avventure, nuove testimonianze e nuovi percorsi di trekking.
Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano
Note: breve e piacevole percorso di trekking tra i vigneti, con vista ampiamente appagata sia dalle colline
del Roero che dalla Valle Tanaro.
E’ un sentiero che si conclude in poco più di un’oretta di cammino, romantico, rilassante, adatto a chi non vuole
fare troppa strada, ma essere comunque immerso in un ambiente di gran valore paesaggistico.
una parte del Sentiero numero 2 Madonna di Loreto, visto dal drone