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“Sentiero S1 alternativo” a Monforte d’Alba – giro ad anello
(Italia – Monforte d’Alba)
come si può intuire dal nome, il tracciato di oggi è una alternativa al sentiero gemello S1, che si differenzia da quest’ultimo
con un percorso diverso, soprattutto nella prima parte.
Anch’esso molto panoramico e piacevole, attraversa infinite
coltivazioni di vigneti, per poi passare all’interno di minuscoli borghi e ritornare subito dopo sui crinali di colline incantevoli

una noce a Monforte d'Alba


Località di partenza: 
Monforte d’Alba 480 m. (Langhe)

1° Punto intermedio: Località Bussia Bovi (vedi “A” sulla mappa)
2° Punto intermedio: 1° congiunzione con il sentiero S1 (vedi “B” sulla mappa)
3° Punto intermedio: Località Bussia Soprana (vedi “C” sulla mappa)
4° Punto intermedio: Borgo di Perno (vedi “D” sulla mappa)
5° Punto intermedio: Panchina dei Giganti Fontana delle Gramolere (vedi “E” sulla mappa)
6° Punto intermedio: Panchina dei Giganti di Monforte d’Alba (vedi “F” sulla mappa)
Punto di arrivo: Monforte d’Alba 480 m.
Quota di partenza: 480 m.
Quota di arrivo: 480 m.
Dislivello: circa 161 m.
Posizione: partenza da Piazza Umberto 1° a Monforte d’Alba, dove si scende lungo la strada provinciale SP57
denominata via Monchiero, fino a raggiungere la stradina sulla destra, che conduce in Località Bussia Bovi,
(poco prima della piccola Cappella della Natività di Maria Vergine)

Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: circa 4h per completare l’anello del Sentiero “S1 alternativo”
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: “S1 alternativo” per la prima metà del tracciato e “S1” per la seconda metà del percorso
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Il “Sentiero S1” a Monforte d’Alba, che abbiamo percorso e documentato negli scorsi mesi, c’era piaciuto da subito.
Oltre ad essere molto panoramico, formando un “anello”, permette di ritornare al punto di partenza, attraversando
la campagna e le colline, con un tracciato che non si ripete mai, alterandosi tra strade poderali, immensi e infiniti vigneti e
passando in piccole borgate, con panorami da cartolina.

A questo link, trovate la relazione completa. 
Mentre eravamo impegnati nel precedente giro di trekking, avevamo visto i cartelli che indicavano anche un “S1 alternativo”,
che c’eravamo ripromessi di venire successivamente a scoprirlo.

Oggi, in una mite giornata di metà settembre, siamo ritornati in zona per percorrere questo ”S1 alternativo”,
che potremmo anche definirlo con il termine: “l’intreccio”.

Infatti per la prima metà del tracciato, “S1 alternativo” si snoda su un percorso differente, andando più volte a intersecare S1,
che riprende in modo completo nella seconda metà dell’anello, andando a sovrapporsi.

La vendemmia non era ancora avvenuta, e lungo buona parte del percorso, abbiamo camminato tra i grandi grappoli d’uva,
reduci di una stagione estiva oramai agli sgoccioli.

grappoli d'uva a Monforte d'Alba

Non è un caso che questi posti straordinari siano stati classificati come Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Sono centinaia i sentieri che permettono di raggiungere i borghi millenari, di risalire e ridiscendere lungo le colline,
attraversando km e km di vigneti.

Stiamo cercando di mappare e descrivere al meglio una grande parte di questi tracciati, con l’obiettivo di far conoscere
la ricchezza e la bellezza di questi luoghi.

Ogni volta che ritorno nelle Langhe, in ogni stagione dell’anno, rimango senza parole davanti a questi panorami,
che variano a secondo del mese.

Cambiano i colori, cambiano i profumi, cambiano gli ambienti, cambiano i paesaggi.
Difficile consigliare quale percorso è preferibile, di quelli che stiamo illustrando e pubblicando.
Il Sentiero “S1 alternativo” di Monforte d’Alba, forma un anello che prevede quasi 4 ore di cammino per essere completato
in tutta la sua estensione, è molto panoramico: forse uno tra i più belli della zona.

Novello, l’intera catena delle Alpi, il Monviso, Barolo, il Castello della Volta, La Morra, Perno, Castiglione Falletto,
Serralunga d’Alba, 2 “panchine dei giganti” e ovviamente Monforte d’Alba, sono alcuni dei passaggi previsti per oggi.

Un trekking piacevole e rilassante dall’inizio alla fine: un altro gioiello di queste zone.

In una delle ultime giornate di fine estate, siamo tornati a Monforte d’Alba.
Il punto di partenza dell’escursione di oggi, è Piazza Umberto 1°, che lasciamo alle nostre spalle, scendendo per circa 650 m.
lungo la strada la strada provinciale SP57 denominata via Monchiero, fino quasi a raggiungere la piccola
Cappella della Natività di Maria Vergine.

Bisogna girare a destra in Località Bussia Bovi, che è la via prima, di arrivare alla Cappella della Natività di Maria Vergine.
Da qui si prende una strada secondaria asfaltata, che dolcemente scende, facendoci inoltrare nel pieno della campagna.
Guardando alla nostra sinistra, complice una giornata particolarmente limpida, all’orizzonte intravvediamo
tutta la catena delle Alpi.

Venendo più verso di noi, il borgo di La Morra, poi le tante colline, con una “ragnatela” di strade poderali e sentieri
che le risalgono e le scendono in tutte le direzioni.

I filari dei vigneti, sembrano quasi pettinati da quanto sono ordinati, e infine troviamo gli alberi da frutta.
Passando accanto ai primi vigneti che incontriamo, è una meraviglia vedere appesi tutti i grappoli d’uva, che qui rappresentano
il vero tesoro di queste zone, oramai famose in tutto il mondo per la qualità del vino prodotto.

I raggi del sole “attraversano” gli acini di uva nera, colorandoli quasi di un viola trasparente.
Le foglie delle viti sono ancora verdi, l’autunno non ha ancora bussato alla porta…
Spesso all’inizio dei vari filari, abbiamo notato la presenza dei rosai.
Questi ultimi non sono solo un “abbellimento estetico”, come a prima vista si potrebbe immaginare, ma anzi,
svolgono una funzione molto più importante.

Le rose sono indicatori di malattie, funghi, batteri e parassiti che possono attaccare la vite.
Infatti queste due piante, condividono alcune malattie a cui sono soggette, e quando un rosaio mostra i sintomi
di una specifica patologia, gli agricoltori possono intervenire rapidamente, per evitare che la stessa problematica
si estenda anche alla vite, rischiando di compromettere lo sviluppo della stessa e la qualità dei grappoli prodotti.

Al contrario, individuando precocemente l’insorgere di focolai, si riesce a intervenire evitando patologie ben più serie.
Inoltre le radici dei rosai producono sostanze antibatteriche e antifungine.

sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
grappoli d'uva a Monforte d'Alba

La strada poderale asfaltata continua a scendere dolcemente, e dopo circa 20 minuti, si trasforma in sterrata,
facendoci immergere nel pieno delle coltivazioni.

Attraversiamo infinite “corsie” di filari, che risalgono le colline, immersi nel silenzio e nella pace di questi luoghi,
sempre piacevoli, particolarmente romantici e molto molto panoramici.

Superiamo minuscole borgate, formate da poche case.
Questa prima parte del percorso è ben segnalata, con i cartelli che riportano la scritta indicando “S1 alternativo”.
I tanti bollini bianchi e rossi spesso disegnati sui pali in cemento che sostengono le vigne, indicano
il percorso corretto da seguire.

Dopo circa mezz’ora, intersechiamo il sentiero S1 che arriva e scende da una collina alla nostra sinistra.
Proseguiamo su S1 per una quindicina di minuti, per poi deviare a sinistra riprendendo “S1 alternativo” che ci porterà
a lambire altri vigneti, ma questa volta di uva bianca.

I vari passaggi tra le strade poderali, gli infiniti filari e le vecchie abitazioni, vengono deliziati all’orizzonte dalla vista
sul borgo di La Morra posto sulla sommità di una collina.

“Appena più sotto”, traslato verso sinistra, ecco comparire il Borgo di Barolo e poco sopra di esso, l’imponente
Castello della Volta.

Zone che abbiamo già frequentato e documentato all’interno del nostro sito, ma che ci emozionano come se le vedessimo
per la “prima volta”.

Antichi e vecchi cascinali parzialmente abbandonati, contrastano con eleganti e nobili tenute che incontriamo
in questo lungo viaggio mai stancante, sempre vario e molto piacevole.

La tipologia di terreno del sentiero, è prevalentemente formata da strade sterrate che si alternano con brevi tratti d’asfalto.
Sono molti i passaggi tra i filari delle vigne che prevedono l’attraversamento di alcune zone boschive.
Il paesaggio è incantevole lungo tutta la tratta, e permette di vedere in un orizzonte, “non così lontano”, alcuni tra i borghi
più prestigiosi della Langa.

La prima parte del sentiero, “corre parallela” alla catena delle Alpi, e, poco dopo aver superato la “Tenuta Bussia”,
un gioco di prospettiva, materializza la punta del Monviso, “accanto” al Castello della Volta e leggermente più in basso,
circondato e assediato dai vigneti si individua facilmente il borgo di Barolo.

Arrivati in Località Bussia Soprana, abbiamo trovato una piccola terrazza con un tavolino e due panche ricavate
sul muretto in pietra.

Paesaggio da fiaba, e complice la piacevole giornata di fine estate, se capitate in zona, vi consiglio una rilassante sosta
in questo luogo magico.

sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
una rosa a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
uva bianca a Monforte d'Alba
sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba

Qui il sentiero “S1 alternativo”, si fonde completamente e si sovrappone all’S1, che percorreremo fino al nostro
arrivo a Monforte d’Alba.

L’attenzione ai dettagli che si riscopre nelle Langhe, amplifica il benessere e la piacevolezza di posti dove lo sguardo
si “perde” nell’orizzonte.

Pensate che in molti vigneti abbiamo trovato delle piccole casette in legno, appese tra i filari.
Queste casette si chiamano “Bat Box” e sono distribuite in mondo uniforme nei vari appezzamenti di terra.
Il progetto nasce con l’obiettivo di preservare la biodiversità delle colline, che costituisce un patrimonio inestimabile.
La “Bat Box” è spesso il rifugio ideale per i pipistrelli locali, che rappresentano un prezioso alleato nella lotta
agli insetti nocivi, e svolgono una importante funzione di “sentinella” ambientale.

Da Località Bussia Soprana, seguendo le indicazioni, sempre ottimamente disposte lungo tutto il tracciato,
dopo pochi minuti ci si addentra in un fitto bosco, per poi ritornare nel pieno dei vigneti, andando a risalire una collina.

sentiero S1 alternativo a Monforte d'Alba
all'interno del bosco del sentiero S1 a Monforte d'Alba
dettagli del bosco
la Bat Box di Monforte d'Alba
sentiero S1 a Monforte d'Alba
sentiero S1 a Monforte d'Alba
sentiero S1 a Monforte d'Alba
il Borgo di Perno

In breve si raggiunge il paese di Perno, nel quale non entreremo, andando ad aggirare una piccola chiesetta,
che tramite un sentiero ci condurrà tra i vigneti della Località Castelletto.

Qui, timida e quasi nascosta, ma dal colore lilla piuttosto acceso, troverete la prima “panchina dei giganti” del trekking di oggi,
posizionata poco distante dalla Fontana delle Gramolere.

Installata in un posto da incanto, sedetevi e rilassatevi a guardare l’orizzonte, che in una giornata tersa come quella di oggi,
permette di individuare persino la basilica di Superga.

Il luogo offre molto a livello paesaggistico.
I tanti percorsi di trekking di queste zone, che come in questo caso, si snodano in location di bellezza straordinaria,
vanno a unire tra loro borghi millenari.

Quando si passa nei pressi dei vecchi cascinali abbandonati, è inevitabile non sognare di “far rinascere e rivivere”
queste antiche case e trasferirsi in queste zone, particolarmente accoglienti, lontani dalla confusione e dal caos.

Qui si apprezza e si riscopre la bellezza della “vita semplice”, formata solo da quello che abbiamo accanto, e scandita
dai ritmi naturali.

E’ passeggiando in queste zone che si percepisce il grandioso valore della libertà.
Spesso siamo circondati e distratti da decine di input, che ci distraggono e ci rendono incapaci di sederci, e semplicemente
riuscire ad osservare e apprezzare una montagna, una collina, un campo fiorito.

uva bianca a Monforte d'Alba
sentiero S1 a Monforte d'Alba
la panchina dei giganti sul sentiero S1 di Monforte d'Alba
la panchina dei giganti sul sentiero S1 di Monforte d'Alba
vecchi cascinali a Monforte d'Alba
un ciabot lungo il sentiero S1 di Monforte d'Alba
vista dal drone del sentiero S1 di Monforte d'Alba

Dalla panchina dei giganti posta nei pressi dei vigneti Manzone, si raggiunge Monforte d’Alba in circa 35 minuti
tramite un’ampia strada poderale.

Poco prima di addentrarsi nel centro storico del borgo, troviamo la seconda panchina dei giganti, che rivolta verso
l’auditorium Miecio Horszowski, permette di vedere, raccolto come in un presepe, l’intero paese medioevale.

L’escursione di oggi si conclude entrando direttamente nel borgo di Monforte.
Qui nella Langa, è difficile consigliare un percorso rispetto ad un altro, tra quelli che si snodano e si diramano lungo
queste zone.

Sono tutti veramente molto belli e molto diversi tra loro.
Il sentiero “S1 alternativo” nella prima parte si snoda lungo un percorso “tutto suo”.
Successivamente si interseca più volte con S1 e verso la metà del tracciato, si unisce andando a sovrapporsi.
Il giro ad anello di oggi, che parte e ritorna a Monforte d’Alba, vi permetterà di vivere un’esperienza di trekking
particolarmente appagante e di grande prestigio.

sentiero S1 Monforte d'Alba
sentiero S1 Monforte d'Alba
Monforte d'Alba
Monforte d'Alba

Il tempo complessivo di percorrenza a piedi per concludere l’intero anello è di circa 4 ore.
Il tracciato è particolarmente piacevole, mai impegnativo e con un dislivello limitato.
Noi abbiamo seguito fin dall’inizio le indicazioni per “S1 alternativo” che dopo circa 1h 1/2 di cammino, si unisce
in modo definitivo alll’S1.

Bollini rossi e bianchi, insieme a una segnaletica precisa e ben disposta, permettono un facile orientamento lungo l’intera tratta.
Optare per “S1 alternativo” o “S1”, non fa differenza, l’importante è inserire nella vostra agenda o una, o l’altra escursione:
entrambe appaganti dall’inizio alla fine, e avrete così trascorso un giorno indimenticabile nella Langa.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Elfrida Martinat

le Langhe viste da Monforte d'Alba
uva dei vigneti della Langa


Note:
 “S1 alternativo”, come si intuisce già dal nome, è una alternativa al sentiero gemello S1.

Entrambi piacevoli, entrambi appaganti e panoramici, differiscono tra loro per alcuni tratti, e si intrecciano più volte,
fino a unirsi in modo definitivo verso la metà del percorso.

Lungo il tracciato che avviene in prevalenza all’interno dei prestigiosi vigneti, non mancano gli scorci verso i borghi millenari,
quali Barolo, Novello, La Morra, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba.

Le infinite strade poderali e i sentieri, che risalgono e scendono le colline, sono da scoprire tutte, una dopo l’altra.
Ognuna ha il proprio fascino, la propria identità, e la propria storia.