Cerca

“I Sentieri del Barolo”
Verduno – La Morra – Verduno (Italia – Langhe)
percorso di trekking molto panoramico e piacevole che si completa in poco più di un’ora, andando a unire tra loro
due borghi storici, (e bellissimi), di questi luoghi meravigliosi.
Oggi i colori autunnali hanno “acceso” ulteriormente un paesaggio incantevole dall’inizio alla fine

sentiero verduno - la morra


Località di partenza:
 Verduno 381 m. (CN – Langhe)

1° punto intermedio: Località Castagni 405 m.
2° punto intermedio: Località Madonna di Loreto 430 m.
Punto di arrivo: La Morra 513 m.

Quota di partenza: 381 m.
Quota di arrivo: 513 m.
Dislivello: circa 132 m.
Posizione: partenza dal borgo di Verduno, precisamente da via Carlo Alberto, che andremo a percorrere
per poche decine di metri, per poi svoltare a sinistra prendendo via Madonnina

Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 1h e 5 minuti in andata e stesso tempo al ritorno
Tempistica che non considera la visita al borgo di Verduno e a quello di La Morra
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: n° 301
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

verduno

Qualsiasi stagione dell’anno è ideale per venire a conoscere la prestigiosa campagna delle Langhe e percorrere
i sentieri, “perdendosi” tra i vigneti e raggiungendo borghi con storie millenarie.

Il trekking di oggi è semplice, di breve durata e poco impegnativo per il dislivello modesto.
Unisce due paesi particolarmente belli e molto curati: Verduno e La Morra.
Vi raccontiamo la nostra impressione, di una giornata trascorsa nel pieno dei colori autunnali del mese di novembre,
ma con ancora il tepore del sole che ci ha piacevolmente riscaldato e accompagnato per tutto il tragitto,
in un “intreccio” di sentieri.

E’ sempre un piacere dedicare del tempo “immergendosi” tra queste colline.
Stiamo poco per volta “mappando” e “illustrando” i tantissimi percorsi presenti in zona, per far conoscere a tutti
questo tesoro che abbiamo nel cuore del Piemonte, peraltro già apprezzato in molti paesi del mondo e non a caso
riconosciuto come Patrimonio dell’Unesco.

sentiero 301 verduno - la morra

Immaginate la linea di una metropolitana che unisce due punti di una città, distanti tra loro.
Ma, in questo caso, ogni fermata è un paesaggio, ogni stazione un paese, ogni passaggio un’incanto.
Questa “linea” da percorrere a piedi o volendo in MTB è la 301 
301 è il numero del sentiero che abbiamo già esplorato in precedenti escursioni e che a breve andremo a prendere
per un breve pezzettino della sua lunga tratta.

Il punto di partenza del trekking di questa giornata è il paese di Verduno, un piccolo borgo che conta meno di 600 abitanti
e dove quasi tutta l’intera economia, ruota attorno alla produzione del vino.

Verduno fa parte dell’Unione dei Comuni delle colline della Langa e del Barolo.
Il paese è molto curato e le vie con la pavimentazione in acciottolato arricchiscono la sua eleganza.
Da non perdere una visita al Parco Belvedere, che si trova accanto alla chiesa di San Michele.
Questo parco, è una grande balconata e offre una vista impagabile su una parte delle colline langarole e del Roero.
Sulla ringhiera della balconata, sono stati incisi nel ferro battuto, i nomi dei paesi arroccati e visibili all’orizzonte,
in modo da poterli riconoscere uno per uno.

verduno

L’esatto punto di partenza del giro di oggi è via Carlo Alberto, che andremo a percorrere per poche decine di metri,
per poi svoltare a sinistra prendendo via Madonnina.

Si passa accanto a una chiesetta che troviamo alla nostra destra.
Dopo circa 150 m. l’asfalto lascia ben presto il posto a un’ampia poderale in terra battuta, che andrà a lambire
dei vigneti e dei noccioleti. 
Fin da subito, ci troviamo a passeggiare in un ambiente piacevole e rilassante.

La lieve pendenza che stiamo risalendo, in breve ci porterà a vedere Verduno tutto raccolto su una collinetta
e circondato dai vigneti, oggi con colori particolarmente accesi dalla stagione autunnale.

In circa 15 minuti si arriva in Località Castagni 405 m., che divide e segna il confine tra i comuni di Verduno
e di La Morra.

Si percorre un breve tratto della strada provinciale, per poi deviare a sinistra poco prima di un capannone giallo,
e ritornare sulla poderale che ci accompagna nei pressi di un’ampia coltivazione, con piantine dal colore verde.

Questo campo ci stupisce, perché in pieno autunno, è raro trovare sul terreno un “verde” così acceso,
e inevitabilmente la nostra mente viene proiettata verso la primavera, ancora ben lontana.

Un colpo d’occhio particolare, piacevole: quasi uno “sguardo al futuro”.

sentiero 301 - varduno - la morra
sentiero 301 verduno - la morra

Nel silenzio e nella tranquillità di questi luoghi, arriviamo in Località Madonna di Loreto 430 m., dove il sentiero 301
che stiamo percorrendo, si intreccia con il sentiero n°2 di La Morra, denominato “sentiero Madonna di Loreto”,
descritto all’interno del nostro sito.

Scorgiamo alla nostra sinistra una chiesetta con accanto due grandi Cedri del Libano.
Con una breve deviazione rispetto alla traccia che stiamo seguendo, ci portiamo nei pressi della cappella,
con una vista invidiabile.

Infatti alla sua destra troviamo infinite coltivazioni di vigneti, con tutte le colline della Langa.
Mentre alla sua sinistra abbiamo il panorama sull’intera Valle Tanaro con tutta la catena delle Alpi, in questo caso
“marcate a vista” dal Monviso con la sua forma a punta e ahimè….. poca poca neve…

La chiesetta Madonna di Loreto, è un edificio, costruito nel 1750, con una forma rettangolare, a navata unica
e con le mura in parte in pietra e in parte in mattoni.
Dalla porta in legno semiaperta, (ma protetta da una grata in ferro che ne impedisce l’accesso), riusciamo a curiosare
all’interno, dove troviamo qualche banco e un altare: lo spazio è piccolo, l’ambiente è raccolto.

sentiero 301 verduno - la morra
chiesetta Madonna di Loreto
sentiero 301 verduno - la morra

Attorno a noi non c’è nessuno, solo il silenzio e la pace tipica di questi luoghi, rilassanti e piacevoli.
Ci fermiamo e ci appoggiamo alla ringhiera posta accanto alla chiesetta, per ammirare il panorama sui filari,
con le foglie oramai ingiallite dall’avanzata stagione autunnale.

Scorgiamo tra le viti una casetta, che qui viene identificata con il termine piemontese “ciabot”.
Il “ciabot” è una semplice, caratteristica e piccola costruzione in muratura, abbastanza comune nella
campagna piemontese.

Oggi vengono prevalentemente usati come depositi per l’attrezzatura agricola, ma molti anni fa la loro funzione
era ben diversa.

Nel passato queste casette avevano il compito di offrire ristoro ai contadini che lavoravano qui in zona i terreni,
ma abitando lontani dalle loro abitazioni, non potevano far ritorno alle stesse.

Il “ciabot” veniva spesso utilizzato per far dormire al suo interno il personale addetto ai lavori della campagna
e per molti anni, ha rappresentato una valida alternativa di “appoggio logistico”.

Inoltre nei periodi di prolungata siccità, il “ciabot”, era particolarmente utile per conservare l’acqua per l’irrigazione
delle viti e nella preparazione del “verderame”.

sentiero 301 verduno - la morra
sentiero 301 verduno - la morra

Dopo una breve deviazione dal sentiero 301, per la visita alla chiesetta Madonna di Loreto e al “ciabot”,
riprendiamo il percorso andando in direzione del borgo di La Morra che da qui dista circa 25 minuti.

Complice una giornata limpida, questo trekking si svolge quasi per intero con dei colori autunnali meravigliosi.
Il giallo, il verde, l’arancione, il rosso, il marrone, sono i colori predominanti delle foglie ancora in parte appese ai filari e
alle piante, e tra le quali si intrufolano i raggi del sole.

In queste campagne, tra queste colline, con accanto l’intera catena delle Alpi che si affaccia sulla Valle Tanaro,
il panorama “non stanca mai”, anzi, al contrario, ci si innamora di luoghi che hanno un tocco di magia.

sentiero 301 - verduno - la morra
sentiero 301 - verduno - la morra
sentiero 301 - verduno - la morra

La poderale continua in direzione La Morra e in una quindicina di minuti dopo aver lasciato la chiesetta,
ci ricongiungiamo con la strada provinciale che andremo a risalire per arrivare a una rotonda.

Si prosegue dritto superando prima il Pilone di San Sebastiano e successivamente la caserma dei Carabinieri
che troviamo alla nostra destra.

Si prende così via Vittorio Emanuele che in breve ci porta in via Umberto I, la via centrale di La Morra.
Risaliamo questa strada in acciottolato che tra negozietti e locali arriva in Piazza Castello dove troviamo anche qui,
(come a Verduno), la terrazza panoramica del Belvedere.

Davanti ai nostri occhi il paesaggio sui vigneti.
Coltivazioni “aggrappate” alle colline che si disperdono nell’orizzonte, con decine di poderali e sentieri che con il loro
andamento sinuoso, vanno a collegare i borghi.

I nomi dei paesi sono stati incisi sulla pavimentazione della piazza, andando così a indicare la loro posizione
nello splendido panorama che ci troviamo davanti.

Mentre ammiriamo uno tra gli spettacoli più belli che si possono vedere qui nella Langa, risuona nella piazza
la musica di due artisti che con i loro strumenti, vanno a rallegrare e addolcire ulteriormente una giornata
e un borgo bellissimo.

La Morra
La Morra e le sue colline
La Morra

Passeggiare tra i vicoli di La Morra equivale a un piacevole “ritorno indietro nel tempo”.
Girovaghiamo tra le vie, passando lungo le strade che scendono verso i Bastioni Medioevali, testimonianze di
un passato che risale a metà del 1200.

La Morra è un borgo bellissimo che merita di essere visto, frequentato e amato, ed è anche il punto di partenza
di altri meravigliosi trekking, quali i “7 sentieri di La Morra”.

Il percorso di rientro, è lo stesso affrontato all’andata.
Sul sentiero mi sono soffermato ed ho fotografato un vaso rotto e abbandonato sul terreno.
Mi piace osservare e alle volte riflettere sugli oggetti che a prima vista possono sembrare insignificanti.
Ma non è sempre così.
Dedico questa relazione a tutte le persone che, in questo momento, stanno attraversando un periodo di difficoltà
nella loro vita.

Ricordatevi che c’è sempre una “via d’uscita”, una alternativa, che va ricercata e trovata, per rinascere e ripartire
ancora più forti di prima.

Non rassegnatevi mai, vivete la natura.
Abbandonate le “idee della massa” e seguite sempre i vostri pensieri, per concretizzare i vostri progetti.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Elfrida Martinat

sentiero 301 verduno - la morra


Note:
il sentiero n° 301 che da Verduno conduce a La Morra, è un percorso di trekking semplice,
decisamente panoramico, piacevole e con un dislivello limitato.

Questa poderale collega tra loro due borghi medioevali bellissimi e molto curati.
Lungo il vostro cammino avrete da un lato le colline con i prestigiosi vigneti che si disperdono nell’orizzonte,
mentre dal lato opposto l’intera catena delle Alpi, con il Monviso e la Valle Tanaro.

Verduno – La Morra è un’altra favola di questi luoghi ricchi di magia e piacevoli in qualunque stagione dell’anno.

sentiero 301 verduno - la morra
sentiero 301 verduno - la morra