Skagsanden Beach (Norvegia – Lofoten – Ramberg)
sabbia bianca, acqua cristallina, prati verdi, l’azzurro del cielo e il blu del Mare di Norvegia.
Sono i quattro colori predominanti che troverete su questa spiaggia, piacevole e rilassante da percorrere, dove ancora
una volta si riesce ad apprezzare la naturalezza di luoghi naturali e semplici
Località di partenza: il parcheggio di Rasteplass Flakstad, lungo la E10, a pochi km dalla cittadina di Ramberg
Punto di arrivo: Skagsanden Beach 0 m.
Quota di partenza: 0 m.
Quota di arrivo: 0 m.
Dislivello: 0 m.
Posizione: Skagsanden Beach, si trova nella provincia di Flakstadøy, a qualche km di distanza da Ramberg
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: circa 30 minuti dal parcheggio, per percorrere in andata l’intera lingua di sabbia, stessa tempistica al ritorno
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: ==
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Montagne, laghi, fiordi, isole, sentieri, passi, strade poderali, pendii, morene e… spiagge….
Le Lofoten, questa immensa catena montuosa lunga circa 160 km che si innalza direttamente dal Mare di Norvegia,
con ripide e scoscese pareti che, strapiombanti, si tuffano nelle gelide acque, regalano una molteplicità di paesaggi
che sono incredibilmente raccolti tutti insieme, a poca distanza tra loro.
Quest’ultimo aspetto, è una delle cose che mi ha maggiormente sorpreso.
E’ qui che troviamo alcune tra le rocce più antiche del Nord Europa che da migliaia di anni resistono a qualsiasi
forma di intemperie.
Ambienti totalmente diversi uno dall’altro, che si sono creati nel corso dei secoli, dall’erosione dei ghiacciai e dall’eterna
erosione marina che hanno modellato e dato la forma a quello che oggi troviamo davanti ai nostri occhi.
Si riescono così a scoprire, facendo dei semplici giri di trekking luoghi emozionanti, e alcune volte ci siamo imbattuti
per caso in posti incantevoli dei quali non sapevamo neppure l’esistenza. (vedi Stokvika).
L’acqua è riuscita a scavare tra gli strati di roccia meno resistenti, i fiordi, che dividono le Lofoten in una serie di isole,
oggi collegate tra loro da ponti e (qualche) tunnel, permettendo così un rapido accesso da una parte all’altra
di questo paese incantato, dove la “purezza” della natura è ancora “quella di una volta”.
Moskenesøy, Flakstadøy, Vestvågøy, Gimsøy e Austvågøy sono le 5 isole principali che compongono le Lofoten.
Non mancano le spiagge nel contesto generale, alcune di esse remote e nascoste, spesso raggiungibili dopo un lungo
cammino, (vedi Kvalvika), o direttamente via mare, e altre invece, come quella che vi raccontiamo oggi, facilmente accessibile.
Skagsanden Beach, si trova nella provincia di Flakstadøy, a qualche km di distanza dalla cittadina di Ramberg.
Lungo il bordo della E10, questa strada che attraversa totalmente e taglia in due parti le Lofoten, e arriva fino in Luleå in Svezia
per una lunghezza complessiva di 850 km. troviamo Skagsanden Beach.
Una distesa di sabbia bianca, “inserita” tra il Mare di Norvegia e le montagne che si innalzano subito dietro.
Essendo facilmente raggiungile, è anche piuttosto frequentata, ma in queste zone (fortunatamente), l’affollamento non esiste
e vi troverete spesso da soli in luoghi magici, dove gli unici incontri garantiti sono quelli con le pecore, disperse un pò ovunque.
Oggi, complice un cielo azzurro, quasi completamente sgombro da nuvole, il sole ha illuminato questo litorale,
dove le tante pozze d’acqua, create dalla marea e racchiuse tra le rocce, sono sempre riuscite a riflettere, quasi come
uno specchio, il paesaggio che le circonda.
Giochi di colori, di ombre e di riflessi, dove le sagome delle conchiglie e delle alghe del mare, posate sulla sabbia dall’avanzata
e dal conseguente ritiro dell’acqua, hanno disegnato forme astratte e geometrie incredibili.
Passeggiando lungo il bagnasciuga, da un lato si apprezza l’orizzonte e il colore blu scuro del Mare di Norvegia, mentre
dal lato opposto troviamo il verde dei prati che ben presto risalgono le imponenti montagne poste a poca distanza da noi.
Montagne che abbiamo in parte risalito e dalla vetta ci hanno sempre regalato paesaggi, visuali e scenari epici.
La parte più bella è questa natura selvaggia, quasi incontaminata, con i suoi contrasti, sia di colore che d’ambiente.
Una delle caratteristiche positive delle isole Lofoten è la temperatura particolarmente mite, che nonostante la latitudine nordica,
prende il beneficio della corrente del Golfo, che almeno in parte la ripara e la protegge dai polari e freddi venti invernali.
Sabbia bianca e acqua turchese, formata da piccole onde che si infrangono dolcemente sulla spiaggia, ci hanno sempre
accompagnato nel semplice trekking, che in poco più di mezz’ora ci ha portato quasi a ridosso dell’imponente montagna
posta davanti a noi.
Siamo dei minuscoli puntini rispetto alla maestosità e grandiosità di questo bellissimo ambiente naturale, qui formato
principalmente da quattro colori: il bianco della sabbia, il blu del mare, l’azzurro del cielo e il verde del prato.
Questa terra del nord, si trova a circa 200 km di distanza dal Circolo Polare Artico.
E’ la luce che qui caratterizza molto questi luoghi, con il sole che dal 27 maggio al 17 luglio non tramonta mai,
restando all’orizzonte per tutte le 24 ore, e al contrario scompare completamente dal 7 dicembre al 4 gennaio, creando
l’oscurità più totale, conosciuta anche come la “lunga notte artica”.
In realtà non si tratta di buio totale, perché un tenue barlume, permette di osservare le sfumature di questi luoghi magici.
I puntini rossi che si intravvedono verso l’entroterra non sono effetti ottici, ma i tipici Rorbuers, ossia le leggendarie
e antiche case in legno dei pescatori, utilizzate nella stagione invernale per la pesca del merluzzo, che hanno avuto
un ruolo molto importante fino verso la metà del 900.
Poi l’attività della pesca ha conosciuto un periodo di declino e molti Rorbuers rimasero vuoti, abbandonati, e, complici
le intemperie, alcuni di essi andarono distrutti.
Solo successivamente, vennero ristrutturati e attrezzati per ospitare i turisti e oggi sono diventati parte integrante
del paesaggio e punti d’appoggio indispensabili.
Il semplice percorso di trekking che vi ho descritto, è perfetto per una rilassante escursione in un ambiente naturale
di facile accesso.
Noi l’abbiamo apprezzato al rientro da una escursione decisamente più impegnativa, la quale ci ha appagato così tanto,
che ci ha portato a non avere voglia di abbandonare questi luoghi naturali e così piacevoli e intensi da vivere.
Il sole in parte calante di fine agosto, ha allungato la nostra dimensione sulla sabbia bagnata.
Ogni momento e ogni istante vissuto qui alle isole Lofoten, corrisponde a un ricordo che custodiremo a lungo nel nostro cuore.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj
Note: la spiaggia di Skagsanden è caratterizzata dalla sabbia bianca, piacevole da vedere e morbida quando si passeggia sopra.
E’ facilmente raggiungibile, la si trova lungo la E10 nei pressi della cittadina di Ramberg.
Poco più di trenta minuti per percorrerla e arrivare a lambire il prato che troviamo verso la fine del litorale.
Acqua cristallina, forme geometriche particolari degli “oggetti del mare”, posati sulla sabbia dal ritiro e dall’avanzata
delle maree e il profumo di questo ambiente naturale, hanno allietato questo semplice trekking.