Slieve League 609 m. – Sentiero del Pellegrino – Pilgrim Path
– passaggi in cresta – (Irlanda – Donegal)
tracciato che prevede lunghi passaggi in cresta sopra le pareti strapiombanti nelle acque dell’Oceano Altlantico
con salti nel vuoto superiori ai 500 m. Paesaggi e scenari indescrivibili per la loro bellezza.
Meteo impeccabile, abbigliamento adeguato ed esperienza di montagna sono requisiti fondamentali
Località di partenza: Teelin 69 m. parcheggio inizio “Sentiero del Pellegrino”
Punto di arrivo: catena delle Slieve League 609 m.
Quota di partenza: 69 m.
Quota di arrivo: 609 m.
Dislivello: 540 m.
Posizione: zona sud occidentale del Donegal
Difficoltà: E / EE [scala delle difficoltà]
“E” nel tratto compreso tra il parcheggio e poco dopo la fine della strada poderale
“EE” lungo tutto il tratto della linea di cresta
Ore: 3h 10 minuti in andata nel tratto compreso tra il punto di partenza e la fine della linea di cresta
e circa 2h 50 minuti in ritorno
Tempistica che non considera le soste per ammirare i paesaggi
Periodo: da fine febbraio a fine novembre
(previa attenta verifica delle condizioni meteo, e assenza totale di nuvole basse, nebbia, pioggia o neve)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: seguire per il “Pilgrim Path” (Sentiero del Pellegrino)
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Il “Sentiero del Pellegrino” alle Slieve League è un’escursione di trekking che possiamo definire “ultra panoramica”
e si trova nella costa sud occidentale del Donegal.
Il tracciato che si snoda per quasi il 50% del percorso in cresta, offre visuali e paesaggi da brivido e strapiombi
di circa 600 m. direttamente a picco nell’oceano.
Vi anticipo che si tratta di un’uscita di trekking impegnativa, consigliata solo ad escursioni esperti, che conoscono
bene i percorsi montani, e capaci nella gestione di condizioni meteo che qui sono molto variabili.
Prestare particolare attenzione alle violente raffiche di vento, sempre presenti in quota, con cambi di direzione
improvvisi e inaspettati.
In caso di pioggia, nebbia o nuvole basse, non valutate neppure l’avvicinamento.
Concentrazione, prudenza e valutazione dei vari passaggi da effettuare, sono requisiti fondamentali per affrontare
in sicurezza un’uscita e una giornata che vi regalerà grandi emozioni.
Mettetevi comodi che partiamo per andare a fare un “giretto” un pò particolare.
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L’Irlanda è un paese che offre paesaggi molto molto diversi tra loro, che nel giro di pochi km variano completamente,
passando da incantevoli spiagge e calette che compaiono e scompaiono a seconda delle maree, a laghi dal sapore
alpino, per poi ritrovarsi in ambienti lunari, sperduti nel nulla, circondati da immense distese di piantine di erica,
per poi vedersi comparire davanti agli occhi parchi straordinari, che non capiamo da dove siano “saltati fuori”,
per poi arrivare su montagne che nascondono poco dopo l’immensità dell’oceano.
Il meteo qui è spesso “capriccioso”, le nuvole cariche di pioggia rincorrono il sole facendo a gara tra chi riesce a
rendersi il protagonista della giornata.
Nei 12 giorni a nostra disposizione, avevamo inserito l’escursione del “Sentiero del Pellegrino” al primo posto tra
quelle programmate e vi confessiamo che siamo riusciti a salire solo il giorno prima della nostra partenza.
Il tracciato che a breve vi andrò a spiegare e illustrare, dev’essere intrapreso solo in condizioni meteo buone e
soprattutto in assenza totale di “nebbia da nuvole basse”, che a 600 m. di altitudine, qui in Irlanda sono una
presenza costante per la maggior parte del periodo dell’anno.
Il “Sentiero del Pellegrino” è un percorso a “U” che può essere intrapreso da due differenti punti di partenza.
Noi abbiamo optato per la salita che parte dal paese di Teelin, non lontano dal pub Rusty Mackerel che vi permetterà
di salire fin da subito su un tracciato poco frequentato, particolarmente affascinante, incontaminato e selvaggio.
Posti solitari che a noi piacciono particolarmente.
Ci andremo a inerpicare lungo la vallata orientale della catena montuosa, entrando nel cuore del Monte Larghadagtan.
Quando arrivate al paese di Teelin, troverete in zona dei cartelli marroni con la scritta in bianco “Pilgrim Path”,
che vi condurranno al piccolo parcheggio dove potrete lasciare la macchina.
Con l’auto imboccherete una stretta strada asfaltata con ai bordi due muretti in pietra che vi accompagneranno a un
cancello che andrà aperto manualmente, e richiuso subito dopo, per evitare che escano le pecore al pascolo.
Superato il cancello, proseguite in auto ancora per qualche minuto, fino a trovare due piccoli parcheggi uno a poca
distanza dall’altro, dove lascerete la macchina.
Inizia qui su un’ampia mulattiera il “Sentiero del Pellegrino” – Pilgrim Path –
La poderale sale dolcemente e per i primi 20 minuti si cammina su un terreno ben battuto, di facile accesso.
Accanto a noi, la costante presenza delle pecore che indisturbate continuano a brucare l’erba in tutta tranquillità.
Poco distante dal punto di partenza, alla nostra sinistra, troviamo il piccolo Croleavy Lough, un lago che si forma
dai tanti rivoli d’acqua che scendono dalle vette circostanti.
Nella prima parte della dolce salita, troviamo due curiose costruzioni in pietra, alte circa 2 metri a forma di uovo,
e dove nella zona superiore sono state ricavate due piccole vaschette per la raccolta dell’acqua piovana,
(immagino a scopo religioso).
Uno sguardo all’indietro ci permette di vedere a 180° tutta la baia di Donegal, e in piccolo il paese di Teelin,
con le nuvole del cielo che disegnano strane forme sull’acqua dell’oceano.
Alla nostra destra le magnifiche scogliere delle Slieve League sulle quali saliremo.
Guardando in avanti, veniamo deliziati dal colore viola delle piantine di erica che diventano più fitte e andranno
a ricoprire quasi per intero le montagne, man mano che si prenderà quota.
Proseguendo, la poderale rimane sempre ampia, ma il terreno è più accidentato, cosparso da sassi sparsi
un pò ovunque, fino ad arrivare nei pressi di un cartello, il quale avvisa che la parte più ampia del sentiero
finisce qui.
Da questo punto in avanti parte un altro sentiero, ben tracciato, ben segnalato e marcato a poca distanza uno dall’altro,
da decine di segni gialli che indicano la correttezza del percorso.
I tanti simboli gialli, posti uno accanto all’altro, uniti a paletti in legno, servono a orientare l’escursionista nel caso
si trovasse avvolto dalla nebbia.
Questa condizione è piuttosto frequente qui in Irlanda e in particolare in questa zona, a causa delle
nuvole basse.
Il sentiero sale in modo costante, così come il vento che aumenta in considerevolmente quando ci portiamo a
pochi metri dalla sommità della vetta.
In circa un’ora abbiamo completato 500 m. di dislivello e, un ometto, assieme ai ruderi di probabili vecchie malghe,
ci accolgono sulla sommità di questo largo pianoro dal quale si apre una vista spaziale sull’Oceano Atlantico.
Inizia qui la parte più spettacolare e anche più impegnativa del trekking di oggi.
Arrivati sul pianoro, si può decidere se proseguire sulla cresta di destra (andando in direzione di Maling Beg)
percorso particolarmente complesso, conosciuto con il nome di “One Man’s Pass”, (che rappresenta un’estensione
del “Sentiero del Pellegrino” – traccia in giallo sulla mappa -), oppure proseguire sulla cresta alla nostra sinistra
per completare il tracciato a “U” (in rosso sulla mappa) su un percorso anch’esso impegnativo, ma meno
rispetto all’altro.
Noi come indicato nella mappa, abbiamo preso a sinistra.
Forti raffiche di vento, ci impongono un abbigliamento adeguato.
Il vento, in particolare sulla linea di cresta delle Slieve League è una costante, ma questo può rappresentare
un problema che dev’essere affrontato con particolare attenzione.
Le violenti e improvvise raffiche tendono a spingere l’escursionista con una forza considerevole, costringendo
alle volte ad abbassarsi per non cadere.
Ma l’insidia maggiore è rappresentata dalla direzione del vento che cambia frequentemente e in modo improvviso,
spesso prendendoci di sorpresa: è necessario non farsi cogliere impreparati.
Aspetto da non sottovalutare assolutamente, in particolare se vi trovate nei pressi dei bordi delle cliffs:
una eventuale caduta sarebbe fatale !!
L’antico sentiero, forma una “U”, siamo a circa 600 m. di altitudine e ci troviamo su questa immensa catena montuosa,
la più alta e imponente in Europa che cade a picco nell’Oceano Atlantico.
Il panorama spazia da Maling Beg e dall’isola di Kinkeel sul quale è posato il Rathlin O’Birne Lighthouse,
fino al Lough O’Mulligon che si trova sul versante opposto, attraversando con lo sguardo tutto il blu scuro
dell’Oceano Atlantico, per poi arrivare fino al piccolo paese di pescatori di Teelin, che si trova nel Donegal
sud occidentale, nostro punto di partenza.
Il Sentiero del Pellegrino prosegue con passaggi in cresta a strapiombo, con salti nel vuoto di centinaia di metri.
Lungo la linea di cresta non troverete gli “ometti” e nessun bollino giallo: si procede a vista.
Il terreno si alterna tra roccia e piantagioni di erica, con frequenti passaggi in zone fangose, dove lo scarpone
affonda abbondantemente nella torba intrisa dalla pioggia precedentemente caduta.
Il verde dell’erba, il viola delle piantine di erica, il blu dell’oceano e il bianco delle onde che si infrangono a
circa 500 m. sotto i nostri piedi, regalano una sensazione di colori e di libertà incredibile.
Il passaggio sulla linea di cresta andando in direzione del lago “Lough O’Mulligon” permette di vedere in modo
chiaro tutta la traccia in parte percorsa e in parte ancora da affrontare.
Le nuvole nel cielo (oggi fortunatamente molto alte), disegnano delle forme del tutto particolari sull’immensità
dell’oceano.
Le Slieve League, sono ricoperte da un fitto manto erboso, quasi come una moquette, e scendono a strapiombo
con canaloni ripidissimi e inaccessibili, esposti e senza barriere.
Dal lato verso l’Oceano Atlantico le pareti rocciose precipitano con una inclinazione di circa 60°, mentre dal lato
opposto del versante l’inclinazione è meno marcata, restando attorno ai 45° di pendenza.
La bellezza del tracciato, risale ripidi pendii posti quasi al confine con il cielo, dove lo sguardo è rivolto verso
le nuvole, per poi ridiscendere come sulle “montagne russe” e risalire ancora.
In totale noi abbiamo impiegato circa 3 ore per compiere il percorso a “U” in andata, e circa 2h e 50 minuti al ritorno.
Esperienza grandiosa.
Da appassionati di montagna e con diverse escursioni alle nostre spalle, quella di oggi è stata veramente
particolare, per l’ambiente, per il paesaggio, per il tracciato, per l’estensione.
Sedersi nei pressi dei bordi di queste gigantesche scogliere, osservare il panorama, scrutare l’orizzonte
è un’esperienza difficile da trasmettere in un racconto.
Il percorso di rientro avviene sulla stessa traccia affrontata all’andata.
Il consiglio è quello di partire sul presto la mattina, solo dopo aver consultato attentamente le previsioni meteo
che devono essere ottimali e non prevedere la pioggia che, inevitabilmente, porterebbe delle nuvole, rendendo
molto scarsa la visibilità in un luogo dov’è necessario vedere in modo molto chiaro quello che si sta facendo.
Non sottovalutate le tempistiche di salita e di discesa che potrebbero dilatarsi in modo considerevole anche per
l’eventuale terreno, reso fangoso dopo precedenti giornate di pioggia.
Abbigliamento tecnico impermeabile e calzature adeguate sono indispensabili.
Il drone che portiamo sempre con noi nello zaino, oggi non era neppure immaginabile di farlo alzare in volo per
il forte vento.
Ma credo che le fotografie, siano riuscite almeno in parte a illustrare un posto che merita veramente di essere
visto e vissuto a pieno.
La regione del Donegal vanta un ambiente ricchissimo di natura, di paesaggi molto differenti tra loro.
Le 19 relazioni che trovate all’interno del sito su questa regione irlandese, descrivono percorsi che ci hanno
ampiamente appagato.
Le Slieve League oltre a questo, vi regaleranno un’emozione e un brivido difficilmente dimenticabile.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: il “Sentiero del Pellegrino” – Pilgrim Path – partendo dal paese di Teelin, è un tracciato ultra panoramico
che offre visuali pazzesche sull’Oceano Atlantico, con le pareti delle montagne che scendono a strapiombo
direttamente in mare con una pendenza di circa 60°
La straordinaria particolarità del luogo e la sua bellezza veramente unica, non devono tuttavia distogliere
l’attenzione da un percorso che va affrontato solo da escursionisti esperti e in condizioni meteo ottimali.
L’assenza di nuvole e pioggia è un requisito fondamentale.
Attenzione al vento forte, e ai cambi di direzione dello stesso, improvvisi e inaspettati.
Esperienza da vivere a pieno, ma sempre in totale sicurezza: non dimenticatelo !!