Furnas – Terra Nostra – Garden 198 m. (Azzorre – São Miguel)
percorso di trekking in un ambiente paradisiaco, che si svolge all’interno di uno dei parchi più belli al mondo.
Vi consiglio di trascorrere qui una delle vostre giornate, perché ammirerete degli scenari e dei colori veramente unici
Immaginate un percorso di trekking.
Un percorso con decine di stradine e sentieri che si intersecano una con l’altra, quasi un labirinto, ma dove “perdersi”
è sempre piacevole e dove più si cammina e più si resta stupiti da quello che si incontra, da quello che si scopre.
Immaginate un luogo dove la temperatura esterna è quella ideale, “quella che ti fa stare bene”, dove l’ombra si alterna
al sole perfettamente, senza mai essere “troppa o troppo poca”.
Pensate a un immenso giardino, tenuto benissimo, curato nei minimi particolari, dove ogni cosa è collocata al posto giusto.
Immaginate un posto dove quando si è stanchi, ci si può immergere in piscine naturali di acqua ferrosa e calda,
circondati da fiori e da piante secolari.
Un posto più simile a un paradiso che a una possibile realtà.
Bene, questo è il Parco di Terra Nostra Garden nel piccolo paese di Furnas.
Mettetevi comodi e rilassatevi, vi raccontiamo la nostra esperienza in un qualcosa di quasi inimmaginabile.
Località di partenza: Furnas, Rua do Parque – Terra Nostra Garden –
Punto di arrivo: Furnas Rua do Parque – Terra Nostra Garden – (giro ad anello)
Quota di partenza: 198 m.
Quota di arrivo: 198 m.
Dislivello: 0 m.
Posizione: Furnas è una frazione di Povoação, città sull’isola di São Miguel, nelle Azzorre
Difficoltà: T [scala delle difficoltà]
Ore: circa 2 h 1/2 per il tour dell’intero parco, ma la tempistica è variabile dalle frequenti soste per ammirare il luogo e
da eventuali bagni nelle piscine termali
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: in questo caso nessuna
Segnavia: troverete diverse indicazioni e pannelli informativi lungo il percorso
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Benvenuti o bentornati nel nostro sito internet.
Se avete organizzato una vacanza alle Azzorre e in particolare nell’isola di São Miguel, dovete prendervi un giorno intero
per visitare il parco Terra Nostra di Furnas, perché è qualcosa di incredibile, mai visto nulla del genere.
Furnas è un piccolo paese di circa 1.500 abitanti che ha la caratteristica di trovarsi in quello che viene definito un
“complesso vulcanico”.
Quando arriverete nel paese, sarete accolti e dovete fare l’abitudine a un odore piuttosto marcato di “uovo marcio”
e da nuvole di vapore generate da acqua che ribolle ed esce dal terreno lungo le strade.
Questo a testimonianza che l’attività vulcanica è tutt’ora piuttosto attiva, e Furnas rimane una delle località termali tra le
più interessanti al mondo.
Un posto quasi surreale, dove è possibile far cuocere le pietanze dentro alle pentole, direttamente nel terreno,
perché la temperatura è adatta.
Ma il grande plus del luogo è il grandioso parco Terra Nostra Garden, un immenso giardino risalente all’anno 1776
che oggi ha un’estensione di 12,5 ettari e si trova al centro di un magnifico sistema idrico di ruscelli e torrentelli.
Inizialmente il parco contava solo 2 ettari di dimensione totale, ma i vari proprietari che si sono succeduti nel tempo,
hanno sempre lavorato per migliorare e ampliare questo gigantesco giardino, anzi definiamolo pure “gigantesco parco”,
andando a sviluppare canali, grotte e sentieri fiancheggiati da viali con alberi che nel tempo sono stati spediti dal
Nord America, Australia, Nuova Zelanda, Cina e Sud Africa, arricchendo così il patrimonio floreale del luogo.
Un grande lavoro di conservazione e abbellimento che è sempre continuato attraverso le varie generazioni e che oggi
ha portato questo parco ad essere uno tra i più belli e ricchi al mondo.
Il Parco di Terra Nostra, incastonato all’interno di un cratere vulcanico dormiente dal 1630, ha delle particolari condizioni
climatiche con temperature che oscillano dai 10° d’inverno ai 25° d’estate.
L’accesso a Terra Nostra Garden avviene da Rua do Parque a Furnas, attraverso un piccolo ingresso che prevede
l’acquisto di un biglietto.
Una cifra modesta che vi permetterà di trascorrere una giornata memorabile tra oltre 3.000 speci di alberi (di cui alcuni
di questi centenari), e centinaia di arbusti arrivati da tutto il mondo.
Poco dopo essere entrati all’interno del parco, pur non avendo conoscenze specifiche di botanica, siamo stati stupiti
dall’immensa varietà di fiori coltivati, che vanno da quasi tutti quelli presenti nell’arcipelago delle Azzorre, a quelli
tropicali delle americhe.
Abbiamo trovato piante di ananas e “piante aree” che sostanzialmente crescono sui tronchi degli alberi.
Abbiamo così iniziato a girovagare senza meta, seguendo le bellezze che man mano incontravamo.
Una serie piuttosto vasta di sentieri, (come riportato nella mappa qui sotto), permette di “perdersi” all’interno del parco,
dove troviamo una grande piscina naturale di acqua calda ferruginosa e torbida, di colore marrone chiaro nella quale
è possibile immergersi e rilassarsi.
A prima vista questa grande piscina (risalente all’anno 1780 e successivamente ampliata), non sembra molto attraente
in particolare per il colore, dovuto al ferro disciolto.
Ma la sua acqua termale con temperatura compresa tra 35 e 40° ha un forte potere curativo.
Noi abbiamo approfittato a lungo di questa opportunità, rilassandoci in un bagno caldo, piacevole e ristoratore.
L’unico inconveniente è dato dal fatto che quando vi rimetterete i vestiti, quest’ultimi diventeranno marroni per il ferro
che sarà restato sulla vostra pelle.
Alcuni lavaggi successivi in lavatrice, porteranno a nuovo le vostre magliette.
Ma l’acqua di questa piscina che sgorga all’infinito da diverse bocchette, si snoda successivamente in torrenti che
sfociano dopo un lungo tragitto in uno stagno, dove potrete ammirare una collezione di oltre 200 tipi differenti di felci.
Camminando lungo i vari percorsi, ci siamo trovati all’interno di una coltivazione di aranceti, che conta oltre 85 esemplari
differenti di specie e sottospecie: una delle più grandi collezioni a livello europeo.
Ma la ricchezza del luogo viene ulteriormente avvalorata da oltre 800 esemplari differenti di camelie provenienti da varie
parti del mondo, ma anche dal Pino Wollemi, di origine australiano considerata una rara pianta fossile vivente.
Sono presenti alberi centenari e sequoie di grade valore storico e culturale.
Proseguendo tra i vari sentieri, ci siamo imbattuti in un enorme giardino di bambù, con piante alte diversi metri e poco dopo
in un lago artificiale che ospita delle piante acquatiche originarie dell’Argentina, del Paraguay, del Brasile e della Bolivia.
Laghi e laghetti sono disseminati in varie zone del parco, di cui alcuni con un riflesso magico di alberi, nuvole e azzurro
del cielo, il tutto condito con un silenzio e una pace incredibile.
Abbiamo trovato delle ninfee gigantesche e uniche al mondo con un diametro delle foglie di oltre 2 metri che danno
origine a fiori bellissimi, ma della breve durata di solo 48 ore di vita.
Particolare anche il passaggio all’interno delle grotte, dove l’acqua con i raggi del sole, si riflette sul soffitto,
andando a illuminare in parte e con un luccichio argentato il cammino.
Quello che vi ho descritto sopra è un piccolo assaggio di un giardino considerato come un’eccellenza al mondo,
nel quale è stato ricavato un lungo e ingarbugliato percorso di trekking di una bellezza indescrivibile, e che difficilmente
incontrerete altre volte nella vostra vita.
Vale veramente la pena trascorrere qui una giornata apprezzando i colori, le forme, gli odori e le bellezze di tanti paesi e
di tante lontane località saggiamente riprodotte e successivamente mantenute in questi 12 ettari 1/2.
A nostro avviso, per ammirare le meraviglie che incontrerete e per percorrere almeno una parte dei tanti sentieri,
servono diverse ore, senza contare eventuali soste nelle piscine termali che vi consigliamo vivamente di provare.
Nel nostro caso, abbiamo intrapreso il percorso di trekking verso le ore 11 della mattina, e siamo usciti dal parco
(senza averlo visitato completamente), verso le 18 della sera.
Tempistica che comprende anche le soste alle piscine termali.
Esperienza unica.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj
Note: percorso di trekking che si svolge per intero all’interno di un parco considerato tra i più ricchi al mondo come
varietà di piante, fiori e felci, e dove tre piscine termali alimentano ruscelli e laghetti nei quali vivono pesci e ninfee con
fiori paragonabili a un dipinto sulla tela di un pittore.
Il parco permette di camminare e rilassarsi in un ambiente paradisiaco.