Verduno 381 m. (Italia – Langhe)
borgo incantevole, con una terrazza immersa nei tigli ed esposta su tutte le colline della Langa: super panoramico !!
Località di partenza: Verduno (CN)
Località di arrivo: Verduno
Tempo richiesto: —
Lunghezza del percorso: —
Altezza: 381 m.
Dislivello: 0 m.
Livello di difficoltà: T [scala dei livelli]
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Verduno è un piccolo borgo che fa parte dell’Unione dei Comuni delle colline della Langa e del Barolo.
Anche in questo caso, come per altri comuni di queste zone, la sua posizione privilegiata, lo pone in un contesto
geografico di gran valore, in quanto si affaccia su tutte le colline coltivate con i vigneti per la produzione dei prestigiosi vini.
Ma andiamo con ordine.
Stiamo parlando di un borgo piccolino, che conta meno di 600 abitanti e dove l’intera economia, salvo qualche B&B e
qualche ristorante, ruota attorno alla produzione del Barolo.
Ma Verduno ha una particolarità che rende unico questo luogo.
Qui viene prodotto il vino DOC Verduno Palaverga, che è una rara eccellenza delle Langhe, circoscritta a soli 18 ettari,
in prevalenza all’interno di questo comune.
Le origini di questo vino sono molto lontane e molto antiche, ma solo negli anni 70 il comune, ha autorizzato la
trasformazione di un terreno, in vigna sperimentale e dopo anni di lavoro e di prove, nel 1995 arriva il
riconoscimento della DOC.
Si tratta di una produzione di élite, dove gli agricoltori che lavorano su questi vigneti particolari, sono una decina,
e la produzione annua è pari a circa 140.000 bottiglie.
Il paese è molto curato e le vie hanno l’acciottolato al suolo, pulito e decoroso.
Nel periodo primaverile ed estivo, sono tanti i vasi di fiori che abbelliscono un luogo già bello di suo a ridosso
delle colline.
Un grande valore aggiunto è dato dal Parco del Belvedere di Verduno (vedi punto “A” sulla mappa), ossia una
grande balconata che si trova accanto alla chiesa di San Michele (vedi punto “B” sulla mappa), con un prato molto
curato e circondato da tigli, con una vista impagabile su tutte le colline della Langa.
Su questa balconata, è stata ricavata una ringhiera in ferro battuto con sopra indicati i nomi dei paesi arroccati tra le
colline che sono visibili all’orizzonte.
Così, oltre a poter godere di una vista straordinaria, è possibile riconoscere e scoprire i vari borghi che si
intravvedono in lontananza.
Le panchine, l’ombra, la cura dei dettagli e la tranquillità, rendono questo parco uno dei motivi per i quali una
visita qui è d’obbligo.
Al centro del Parco del Belvedere troviamo un monumento dedicato ai caduti per la patria, motivo di riflessione che
dovrebbe insegnarci a coltivare l’amore e la tolleranza anziché l’odio e la battaglia.
Abbiamo girovagato per le vie semi deserte, pur essendo una domenica di inizio giugno e questo rispecchia a pieno
la tranquillità del posto.
Molte case caratteristiche, alcune in pietra antica, altre ristrutturate e altre ancora in fase di ristrutturazione, con i
soffitti a volta e i mattoni a vista, ci portano a sognare e pensare quanto sarebbe bello avere qui un punto di
appoggio per poter ammirare le varie stagioni dell’anno, con il variare dei colori, l’arrivo della primavera e il risveglio
di tutto, ma anche l’arrivo dell’autunno con i colori che si accendono e le nebbie e le nevicate invernali.
Borgo molto piacevole, romantico, da vivere e al quale vale la pena dedicare del tempo per visitarlo.
Verduno è una delle “chicche” di queste zone della Langa, che sono tra le parti più belle d’Italia, invidiate
dal mondo intero.
Parecchi sentieri permettono dei giri ad anello in mezzo alle vigne.
Andremo ad esplorare in futuro questi percorsi e li racconteremo nel sito.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj
Note: borgo piacevole, curato e tranquillo.
Ha una terrazza panoramica ricavata all’interno di un piccolo parco immerso tra i tigli.
Notevole lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi, con vista a 180° su tutte le colline delle Langhe e sui vari
borghi sparsi all’orizzonte, identificabili dalle indicazioni poste sulla ringhiera in ferro battuto: gran bella idea.